Cosa ha deciso Donald Trump su Hong Kong
In arrivo sanzioni di tipo commerciale e finanziario contro Pechino da parte di Washington, in seguito al pugno duro cinese contro le proteste nell’ex colonia
In arrivo sanzioni di tipo commerciale e finanziario contro Pechino da parte di Washington, in seguito al pugno duro cinese contro le proteste nell’ex colonia
Il Presidente americano ha firmato l'«Hong Kong Human Rights and Democracy Act», le misure a sostegno delle contestazioni nell'ex colonia britannica
Il Presidente americano intervistato da Fox News: «Sto con gli attivisti, ma anche con l'amico Xi Jinping». Intanto Pechino denuncia «provocazione» americana nel Mar della Cina
Migliaia di attivisti a favore della democrazia di Hong Kong stanno sfidando il divieto di proteste e sono scesi nelle strade dell'ex colonia britannica
Abbiamo fronteggiato manifestanti «estremamente violenti». È la prima volta che un vero proiettile viene sparato dall'inizio della crisi
Commento sul Quotidiano del Popolo, dopo le parole di Trump: «Naif pensare che la Cina possa fare concessioni se loro giocassero la carta di Hong Kong»
Le manifestazioni sono iniziate mesi fa, quando l'amministrazione dell'ex colonia britannica ha cercato di far approvare una di legge sulle estradizioni
La prova? La foto di un incontro tra una funzionaria del consolato americano e alcuni capi della protesta
La governatrice di Hong Kong che ieri ha fatto un parziale dietro front, decretando la sospensione dell'iter per l'adozione della controversa legge, è ancora nel mirino dei manifestanti.
«Sospesa» la legge che ha scatenato le proteste senza precedenti nell'ex colonia britannica, costringendo la governatrice, Carrie Lam, al dietro front.
Albert Ho ed Helena Wong del Partito democratico, e Charles Mok, indipendente, si sono volontariamente consegnati stamani su richiesta degli inquirenti.
I tre fondatori del movimento pro-democrazia di Hong Kong hanno annunciato tra le lacrime che si «arrenderanno», consegnandosi alla polizia, e hanno invitato gli studenti ancora per le strade dell'ex colonia britannica a ritirarsi.
Ieri notte scontri molto violenti tra manifestanti e polizia. Sciopero della fame per alcuni leader del movimento studentesco. I manifestanti chiedono che le elezioni del 2017 si svolgano senza alcun intervento di Pechino.
L'operazione si è svolta un giorno dopo che oltre 100 manifestanti sono stati arrestati, mentre gli agenti sgomberavano un'altra sezione del campo dei manifestanti a Mongkok. Centinaia di poliziotti hanno respinto i dimostranti e rimosso le barricate, le tende e gli altri ostacoli che ostruivano Nathan Road.
Un piccolo gruppo di attivisti pro-democrazia si è radunato davanti alla sede del governo inglese e ha accusato l'ex potenza coloniale di non aver fermato la Cina dalle indebite ingerenze sulle elezioni e dalle minacce alle libertà sancite da un trattato congiunto