Milan a due facce, entrambe preoccupanti
La parziale battuta d’arresto di Empoli ha evidenziato le problematiche attuali dei rossoneri. Urge una terapia d’urto per cambiare il trend negativo.
MILANO - Dieci occasioni da gol pulite messe in fila per tutta la durata del match; almeno 8 parate sensazionali del fin qui sconosciuto portiere empolese Terracciano, suddivise non equamente tra Bonaventura (2), Kessiè (2) e Suso (4); 24 tiri in porta complessivi, 12 nello specchio della porta; un baricentro finalmente alto (55,6 m), molto di più rispetto a quello degli avversari. Sono questi i numeri di Empoli-Milan, una partita che avrebbe potuto rappresentare l’occasione del rilancio e che invece si è trasformato nell’ennesimo psicodramma a tinte rossonere.
Perchè non solo il Milan è andato a segno solo, malgrado le decine di gigantesche opportunità, grazie ad un autogol fortunoso nato da un tiro dal limite di Biglia, segnale inequivocabile di mancanza di concretezza, ma anche stavolta i ragazzi di Gattuso hanno trovato il modo di fare harakiri ed impacchettare il consueto suicidio sportivo.
Solito black out
Una sgradita pratica alla quale ormai i tifosi milanisti si stanno drammaticamente abituando, se è vero che già nel corso del match, anche quando l’andamento era favorevole ai rossoneri, l’onda lunga dei social riportava un senso di inquietudine palpabile tra i fans del diavolo. Inquietudine che poi si è puntualmente materializzata con lo squinternato e tutt’ora incomprensibile rinvio sbilenco di Romagnoli da cui è partita l’azione del pareggio empolese su rigore di Caputo.
Psicodramma
Ce ne sarebbe per organizzare una puntata speciale di Porta a Porta con tanto di plastico di Milanello e un ricco parterre di «dotti, medici e sapienti - per dirla alla Edoardo Bennato - per parlare, giudicare, valutare e provvedere, e trovare dei rimedi per il giovane in questione».
Nella fattispecie il giovane malato sarebbe Gennaro Gattuso e di conseguenza il Milan, considerato sulla carta uno dei candidati più accreditati per arrivare tra i primi quattro in campionato e costretto invece a navigare nelle zone basse della classifica.
Buon calcio
Difficile infatti riuscire a spiegare il perchè una squadra che in queste prime giornate di campionato ha già ampiamente dimostrato di saper giocare a calcio e aver mandato a memoria i dettami tecnico-tattici dell’allenatore in tema di proposte offensive, poi si sciolga come neve al sole ai primi assalti degli avversari. Il Milan di oggi ricorda sempre più dottor Jekyll e mister Hyde: bello dalla cintola in su (anche se ben lontano dai livelli di cinismo ed efficacia sotto porta richiesti a questi livelli), tremebondo ed impaurito quando si tratta di difendere quanto di buono conquistato.
Urge rimedio
Già sette punti lasciati per strada da situazione di vantaggio, il Milan è la squadra italiana che ha subito più rimonte finora: già 3 (Napoli, Atalanta e Empoli) in appena 5 partite giocate. Se non è un record poco ci manca.
Ha ragione mister Gattuso quando dice che nemmeno un doppio o triplo vantaggio oggi può mettere al sicuro la squadra rossonera dal sempre più concreto rischio black out. E allora come procedere? La speranza è che il tecnico calabrese, e con lui anche Leonardo e Maldini, abbiano in mente la soluzione ai problemi del Milan, altrimenti i tifosi dovranno aspettarsi un’altra stagione di patimenti.
- 06/11/2022 Anche l'Atalanta va ko: e ora chi può fermare questo Napoli?
- 30/10/2022 Lecce-Juventus 0-1, Fagioli sbanca Via del Mare. Napoli travolgente, 4-0 al Sassuolo
- 29/10/2022 Massimiliano Allegri: «Locatelli e Vlahovic out a Lecce. Chiesa e Pogba? Forse col Verona»
- 23/10/2022 Milan-Monza 4-1, Napoli agganciato in testa. L'Inter sbanca Firenze al 95', decide Mkhitaryan nel recupero