26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
MotoGP | Gran Premio del Qatar

È subito Dovizioso-Marquez: il primo round alla Ducati

Il Mondiale 2018 inizia come si era concluso il precedente, ma stavolta è Desmodovi a prevalere: dopo tre secondi posti consecutivi, fa sua la gara di Losail

Andrea Dovizioso in sella alla Ducati in Qatar
Andrea Dovizioso in sella alla Ducati in Qatar Foto: Michelin

DOHA – Il Mondiale MotoGP 2018 inizia così come si era concluso il precedente: all'insegna del duello tra Andrea Dovizioso e Marc Marquez. Solo che stavolta è il forlivese della Ducati a prendersi la rivincita sul campione del mondo in carica: dopo tre secondi posti consecutivi, infatti, Desmodovi riesce finalmente a far suo il Gran Premio del Qatar, grazie ad un arrivo in volata che lo ha visto prevalere per soli 27 millesimi sul catalano della Honda. Una battaglia che ha ricordato quelle dell'anno passato in Austria e in Giappone: il Cabroncito ha tentato l'assalto all'ultima curva dell'ultimo giro, ma l'italiano gli ha risposto sfruttando la migiore trazione della sua Desmosedici GP18, andando a cogliere la sua nona vittoria in carriera nella classe regina. A completare il podio Valentino Rossi, autore di una gara solida e costante coronata con il terzo posto: si è accodato al duo di testa, di cui però non è riuscito a tenere il passo, staccandosi solo nelle fasi decisive.

Il crollo di Zarco
Fuori dalle prime tre posizioni si accomodano invece i piloti satellite Cal Crutchlow (Honda), quarto, e Danilo Petrucci (Ducati), quinto, mentre la seconda Yamaha ufficiale di Maverick Vinales è sesta davanti alla seconda Honda di Dani Pedrosa, settimo. Solo ottavo al traguardo, invece, Johann Zarco: partito dalla pole position, il francese del team Tech3 ha comandato la gara fino al diciottesimo giro, ma poi ha pagato l'usura delle sue gomme cedendo di schianto sul finale. Completano la top ten la Suzuki di Andrea Iannone, nono, e la seconda Ducati di Pramac, guidata da Jack Miller, decimo. Si è conclusa con la caduta, invece, sia la gara di Alex Rins, che era sesto fino a quando non è finito per terra al dodicesimo giro, che quella di Jorge Lorenzo, che era comunque già fuori dalle prime dieci posizioni.