Beltramo: Dovizioso freddo e intelligente, Valentino Rossi eterno giovane
La sua vittoria su Marquez è frutto della sua conoscenza dell'avversario e del gran motore della Ducati. Il Dottore terzo? Dimostrazione di consistenza
MILANO – Il primo Gran Premio del Mondiale 2018 di MotoGP, in Qatar, si chiude nel segno di Andrea Dovizioso: «Era il favorito e lo ha confermato – racconta il nostro Paolo Beltramo – dopo una prima parte di gara in recupero, conservando le gomme, con grande freddezza e sicurezza. Ha ribadito di essere davvero quello dell'anno scorso, e tutto è ricominciato da dov'era finito: Dovizioso contro Marquez. Ancora una volta all'ultimo giro: Marquez ha provato a passare all'ultima curva, ma c'è stato un incrocio di traiettorie e Dovi, per la terza volta su tre dopo l'Austria e Motegi, ha vinto la gara, stavolta per 27 millesimi di secondo. Grazie alla sua intelligenza, ormai alla sua conoscenza dell'avversario, e anche al gran motore della sua Ducati. La Honda, però, è molto migliorata: nessuno si aspettava che sarebbe andata così bene in Qatar, Marquez ha sfiorato la vittoria prendendosi anche molti rischi, ma sappiamo com'è fatto. Questa competitività della Honda preoccupa, ma per stavolta è stato un duello fantastico, pieno di sorpassi e di tensione».
Super Vale
Una menzione particolare merita però anche il terzo gradino del podio per un grande Valentino Rossi: «Quando è stato passato, è riuscito a riprendere la scia di Dovizioso e Marquez – prosegue Paolone – Ci ha provato, ma non aveva quel pochino che gli mancava per potersela giocare. Il terzo posto, però, è una bella dimostrazione di consistenza, eterna giovinezza».