29 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Calciomercato

Milan: il mercato dei sogni di gennaio

L’ultimo scudetto dei rossoneri arrivò nel 2011 dopo un mercato di gennaio che portò a Milanello Van Bommel, Cassano e perfino Aubameyang.

Il centrocampista ceco dell'Udinese Antonin Barak
Il centrocampista ceco dell'Udinese Antonin Barak Foto: ANSA

MILANO - Chi l’ha detto che nella sessione invernale del mercato non si riesce mai a piazzare colpi decisivi per il prosieguo della stagione? La storia del Milan racconta di arrivi importanti a gennaio, grazie ai quali sono stati sollevati trofei importanti. Prendiamo ad esempio l’inverno della stagione 2010-11, quella conclusasi con il diciottesimo scudetto rossonero. Durante quel gennaio così intenso sbarcarono a Milanello il comandante Van Bommel, Antonio Cassano (entrambi decisivi per la conquista del titolo tricolore) e perfino Pierre-Emerick Aubameyang, tornato a casa a metà stagione dal Monaco ma ingenuamente rispedito in Francia (pre la precisione al Saint-Etienne) dal poco lungimirante Galliani.

Le linee guida
Corsi e ricorsi storici a parte, in un mondo di allenatori e direttori sportivi, perchè non calarsi nella parte e disegnare il mercato dei sogni per il Milan? Nulla di trascendentale, sia chiaro, anzi perfettamente in linea con i dettami della società: niente nuovi e sconsiderati investimenti, si acquista solo se si riesce a vendere puntando a puntellare una rosa che dopo i continui e francamente inopportuni cambi di modulo ha acquistato ormai una sua fisionomia ben precisa, tanto da delineare in maniera chiara quali dovrebbero essere le strategie di Fassone e Mirabelli.

Un paio di lacune
Con il consolidato 4-3-3, infatti, tre punte centrali in rosa sono eccessive, quindi un centravanti è di troppo. Considerato che Cutrone è il diamante del vivaio rossonero e Andrè Silva è troppo giovane per essere già bocciato, resta il nome di Nikola Kalinic. Il croato, ormai prossimo al compimento dei 30 anni (il 5 gennaio 2018), non si è mai integrato con i compagni e soprattutto non è mai entrato nel cuore dei tifosi. Appigliandosi alla grande stima che l’attaccante croato può vantare in Cina, l’ideale sarebbe provare a vendere l’ex viola a qualche club della Chinese Football Association Super League per una cifra vicina ai 20 milioni e con quei soldi tappare le falle della rosa ancora esistenti.

Torna a casa Geri
Per quanto riguarda il ruolo di attaccante esterno, l’ideale sarebbe indubbiamente il ritorno di Gerard Deulofeu, sempre più ai margini del Barcellona e già dichiaratamente sul mercato di gennaio. Per l’ex canterano, il club blaugrana accetterebbe anche una formula di prestito oneroso, magari biennale, con obbligo di riscatto. Opzione che ha fatto drizzare le antenne anche all’Inter che sarebbe pronta a fare un grosso sgarbo ai dirimpettai di Naviglio. La sensazione è che a parità di offerte Geri scelga ancora il rossonero, consentendo così a mister Gattuso di poter contare su una freccia carica e velenosa per tentare l’attacco alle rivali nella seconda parte del campionato.

Obiettivo Barak
Si, però i soldi incassati per la cessione di Kalinic? Ecco, personalmente quei 15-20 milioni li girerei pressochè interamente all’Udinese per portare al Milan Antonin Barak, vera rivelazione friulano e giocatore realmente prezioso per i meccanismi oliati sapientemente da Massimo Oddo. Il centrocampista mancino nativo di Pribram (Repubblica Ceca), 23 anni appena compiuti, ancora più dei suoi compagni di squadra Jankto e Fofana, anche loro accostati ripetutamente al Milan, sarebbe l’uomo giusto al momento giusto. L’uomo in grado di garantire alla formazione rossonera energia (indispensabile anche per far rifiatare Kessiè), creatività, sostanza, fisicità (190 cm per 86 kg di peso) e un discreto numero di presenza nel tabellino dei marcatori (finora 6 gol e 2 assist in 15 partite con la maglia dell’Udinese).
Praticamente con un mercato a costo zero Fassone e Mirabelli riuscirebbero a dare via un ingombrante esubero e colmare almeno due grosse lacune in rosa. Sognare non fa mai male, ma stavolta potrebbe trattarsi di un sogno quanto mai concreto…o sbaglio?