Milan, l’arma in più a disposizione di Montella
Le statistiche di queste prime giornate indicano una nuova ed importante tendenza tra i rossoneri. Dopo anni in cui il Milan ha sempre sofferto sulle situazioni derivanti da palla inattiva, subendo spesso e volentieri gli attacchi avversari, da quest’anno il vento pare cambiato: già 10 gol su 25, il 40% della produzione totale, segnati da palla inattiva.

MILANO - Il calcio è cambiato. Lo ripetono in tanti da diversi anni, dai più illustri e autorevoli esperti di calcio fino all’ultimo dei tifosi. Opinioni tra le più disparate, alcune condivisibile, altre del tutto insensate e campate in aria. Su una cosa però tendono tutti a convergere, come attirati da un’idea-calamita. Da un po’ di anni a questa parte uno degli aspetti più rilevanti del nuovo football, capace addirittura di spostare gli equilibri, è la gestione dei calci piazzati.
Controtendenza
Al Milan lo sanno bene, visto che fin dai tempi di Ancelotti allenatore, una delle più gravi pecche dei rossoneri consisteva in un’imbarazzante vulnerabilità nei calci piazzati, non supportata da una pericolosità altrettanto determinante in area avversaria. I tifosi milanisti ricordano bene gli attimi di angoscia ogni qual volta un calciatore avversario si preparava a battere un tiro dalla bandierina, perchè il rischio concreto di prendere gol era sempre dietro l’angolo. E spesso, purtroppo, accadeva, con una ripetitività oggetto di analisi, approfondimenti, studi fatti dai vari staff tecnici di tutti gli allenatori che si sono alternati a Milanello negli ultimi 15 anni. Per la verità senza apprezzabili e significativi risultati.
10 su 25
Adesso, finalmente, sembra che qualcosa stia cambiando. Merito soprattutto di innesti preziosi nella rosa del Milan, ci riferiamo all’acquisto di grandi specialisti dei calci piazzati quali lo svizzero Ricardo Rodriguez, il turco Hakan Calhanoglu e l’ivoriano Franck Kessiè.
Ebbene, secondo una statistica relativa a queste prime settimane della stagione 2017-18, considerando naturalmente campionato ed Europa League, 10 reti su 25 dei rossoneri sono arrivati da palla inattiva, vale a dire il 40% della produzione complessiva.
Nouvelle vague
Merito delle palle liftate del mancino ex Wolfsburg, capace di segnare su punizione a Craiova, ma anche mettere palle perfette in mezzo all’area per i vari Cutrone, Silva etc. etc.; merito della freddezza dal dischetto dello stesso Rodriguez, ma soprattutto di Kessiè; merito dei piedi vellutati di Calhanoglu e Biglia; merito infine della potenza fisica ed atletica dei vari Bonucci, Musacchio, Kalinic, bravi a farsi sempre trovare pronti nell’area avversaria ogni qual volta c’è un calcio da fermo a favore.
Una delle armi più dannose negli ultimi anni per il Milan si sta trasformando in una freccia velenosissima nella faretra dei rossoneri. Un ulteriore segnale che il vento a Milanello sta cambiando definitivamente.
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