La carriera di Fernando Alonso non è finita: lo vuole la Mercedes
A dieci anni dall'ultimo titolo mondiale, frustrato da una striscia di stagioni non competitive, l'ex ferrarista sembra pronto a lasciare la McLaren alla scadenza del suo attuale contratto, a fine anno. E per lui potrebbero aprirsi le porte dei campioni del mondo

ROMA – Per il 2017 anche gli ultimi giochi sembrano ormai fatti: Valtteri Bottas sostituirà il prepensionato Nico Rosberg alla Mercedes, Felipe Massa ritarderà il suo ritiro per riempire il sedile rimasto vuoto alla Williams, e il giovane Pascal Wehrlein si consolerà con la ferrarina Sauber. Ma per il 2018? «Sono in scadenza i contratti sia del nostro Fernando Alonso che di Sebastian Vettel, a quanto ne so. Perciò, come potete immaginare, sarà un mercato piloti molto emozionante». Parola di Zak Brown, nuovo arrivato nel ruolo di direttore esecutivo della McLaren. Uno che di trattative se ne intende, e proprio per questo sa che quella per far rimanere l'ex ferrarista spagnolo nel suo team sarà tutt'altro che semplice: «Decisamente è impegnato con il nostro progetto – ha confermato alla tv americana Nbc – ma ha delle pretese molto elevate. Ovviamente ci piacerebbe rinnovare il contratto: è uno dei piloti più bravi in pista, se non il migliore. Ma vogliamo aspettare di vedere come andranno le cose e non inizieremo questi negoziati prima di qualche gara».
Verso l'addio
Un'apparente conferma della fiducia della McLaren nei confronti del suo campione, che in realtà, però, a leggere bene tra le righe, conferma ben poco. Vuoi per le sue esose richieste economiche (nel 2016 Alonso ha ricevuto uno stipendio di 30 milioni di euro, pari a quello di Sebastian Vettel e inferiore solo a quello di Lewis Hamilton), vuoi per la perdurante scarsa competitività della monoposto motorizzata Honda, infatti, Brown sembra più convinto che il suo pilota sia destinato a fare i bagagli a fine anno piuttosto che a restare. E anche lo stesso Nando, che non ha mai nascosto la crescente frustrazione per essersi ritrovato tra le mani una serie di vetture che non gli hanno più consentito di rivincere il Mondiale negli ultimi dieci anni, ha del resto fatto intendere che proprio nel corso del 2017 valuterà con attenzione cosa fare del proprio futuro.
La strada che porta a Stoccarda
Se la McLaren non tornerà a vincere, potrebbe lasciarla. Se la Formula 1 non lo divertirà più nemmeno con i nuovi regolamenti tecnici al debutto, potrebbe passare ad un'altra categoria, magari alla leggendaria 24 Ore di Le Mans. Ma, se invece andasse soltanto alla ricerca di un altro volante in una scuderia più vincente? Ebbene, forse potrebbe trovarlo più facilmente di quanto crede. E proprio nel team più ambìto di tutti: la Mercedes. Per questa stagione, infatti, manca solo l'ufficialità alla scelta di Valtteri Bottas come sostituto del campione prepensionato Nico Rosberg, ma la sua sembra a tutti gli effetti soltanto una soluzione di transizione. A lungo termine, la casa di Stoccarda vuole un fenomeno al fianco di Lewis Hamilton, per ricostruire un nuovo dream team ma anche per non lasciare campo completamente libero all'anglo-caraibico, che nella scorsa stagione ha irritato non poco la dirigenza a suon di sospetti di complotto ai suoi danni e di comportamenti da superstar. Il lungo e complesso lavoro di tessitura necessario per corteggiare il due volte iridato spagnolo è già iniziato, da un mese e mezzo fa. E chissà che Alonso non si ritrovi davvero di nuovo Hamilton come compagno-rivale nel 2018. Stavolta a fine carriera, ma non certo intenzionato a cedere la sua ultima chance di tornare sul tetto del mondo.
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