28 marzo 2024
Aggiornato 21:00
Calcio - Serie A

L’ennesimo record del Milan di Montella

23 anni e 343 giorni, l’età media della formazione titolare schierata da Montella contro la Roma. Una squadra giovanissima che però in campo ha offerto una straordinaria dimostrazione di maturità, ha tenuto testa ai giallorossi e ha perfino rischiato di vincere la partita.

MILANO - Quante volte nel corse di questa stagione abbiamo cantato le lodi del Milan baby, della squadra più giovane della serie A, del record della formazione con l’età più bassa del campionato. Ebbene, all’Olimpico contro la Roma, mister Montella ha ritoccato ulteriormente il primato, schierando un undici di ragazzini terribili che ha messo in serio pericolo l’imbattibilità interna dei giallorossi di Spalletti. 23 anni e 343 giorni, questa la media dei rossoneri scesi in campo per il posticipo della sedicesima giornata, il nuovo record della serie A.

Il coraggio del mister

Merito indubbiamente di alcune scelte forzate (il 95 Pasalic, il 91 Bertolacci e il ’90 Lapadula al posto rispettivamente di Kucka ’87, Bonaventura ’89 e Bacca ’86), ma soprattutto del coraggio dimostrato dall’allenatore rossonero nel voler puntare in maniera decisa sui giovani virgulti del vivaio rossonero, a scapito anche di alcuni incomprensibili acquisti estivi (alcuni perfino costosi) quali Sosa, Mati Fernandez, Vangioni.

Prova di maturità

Il dato però maggiormente significativo è un altro: al cospetto di una delle squadre più forti del torneo - tra le favorite se non per la vittoria finale quanto meno per uno dei posti Champions - in quella che era stata annunciata la sfida per il secondo posto, eppure letteralmente impari alla vigilia visti i valori sulla carta degli undici scelti dai due allenatori, il baby Milan ha giocato una delle sue partite più apprezzate. Se non tra le più belle della stagione, sicuramente la più matura. Per nulla intimoriti di fronte al riconosciuto valore degli avversari, i calciatori rossoneri hanno risposto colpo su colpo alla Roma, incoraggiati e sospinti dal gran lavoro tecnico, tattico e mentale svolto da mister Montella a Milanello. 

Alla faccia della fortuna

Alla fine la partita è stata vinta dai giallorossi, ma se l’avesse spuntata il Milan dei giovani nessuno avrebbe potuto dire nulla. Perchè il match è stato deciso da due episodi, il secondo rigore consecutivo sbagliato da Niang e l’indecisione di Donnarumma sul tiro di Nainggolan, entrambi sfortunati per i rossoneri. E meno male che quella di Montella era la squadra baciata dalla fortuna, arrivata al secondo posto in classifica grazie all’occhiolino della buona sorte. La partita dell’Olimpico ha definitivamente spazzato via certe ingenerose illazioni: il baby Milan è forte, sicuro di sè, sfrontato il giusto, ben preparato fisicamente, tecnicamente e tatticamente. È ora che gli avversari  se ne rendano conto.