29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Gli elogi dei suoi colleghi fenomeni

Anche gli ex campioni Doohan e Stoner si tolgono il cappello di fronte a Rossi

«Incredibile», «va fortissimo». I due pluri-iridati australiani, in vista del loro Gran Premio di casa a Phillip Island, si complimentano con Valentino per la sua straordinaria longevità agonistica che gli permette ancora di vincere a 37 anni

Valentino Rossi
Valentino Rossi Foto: Yamaha

ROMA – La straordinaria longevità agonistica di Valentino Rossi, che a 37 anni suonati è ancora competitivo al più alto livello, affamato di vittorie e capace di contrastare avversari della generazione successiva alla sua, continua a strabiliare tutto il mondo del motociclismo. Perfino i suoi colleghi pluricampioni. Perfino un fenomeno come Mick Doohan, che in fondo andò avanti anche lui a correre e vincere Mondiali fino a 34 anni, e si dovette ritirare solo per colpa di un infortunio. Anche l'ex pilota di Brisbane si toglie il cappello di fronte al Dottore: «La sua voglia di correre è incredibile, dopo due decenni di gare è addirittura più alta e questa è una buona cosa per lo sport – ha commentato ai microfoni del programma radiofonico Keeping Track – Non ho idea di cosa lo spinga a correre, ma è sicuramente il motivo principale che spinge le persone a venire in pista la domenica». Da buon australiano, però, Doohan fa il tifo anche per il suo giovane connazionale Jack Miller, già vincitore quest'anno sotto il diluvio di Assen e che, secondo l'illustre ex collega, ha tutte le carte in regola per ben figurare nel suo prossimo appuntamento di casa: «Con il clima incerto di Phillip Island potrebbe essere la giornata di Miller e, anche in condizioni normali, sono sicuro che sfrutterà tutto il suo potenziale. Conosce molto bene il tracciato e potrà dimostrare di saper stare con i piloti di vertice. Con otto vincitori diversi in questa stagione, nessuno è in grado di fare previsioni certe».

I complimenti dell'ex rivale
E proprio Mick Doohan «è la dimostrazione» di quanto l'anagrafe, in fondo, sia un'opinione, quando si corre in moto: «Lui ha raggiunto il top della forma a 30 anni suonati». Ad affermarlo è un altro supercampione australiano come Casey Stoner, anch'egli chiamato ad esprimersi sull'eterno tavulliese: «Valentino va fortissimo perché non si risparmia e la pista ripaga i suoi sforzi – afferma il Canguro a Panorama Auto, a proposito del suo ex rivale – A vantaggio anche del Mondiale: senza di lui, le gare sarebbero di sicuro meno interessanti. La sua presenza incolla il pubblico alla tv e riempiono i circuiti, si sa. Se il fisico resta in buone condizioni, credo farebbe bene a continuare: secondo me l'età non è un limite e avere 20 anni non dà vantaggi particolari, anzi». Un po' di delusione Stoner la prova solo per la stagione agrodolce della sua Ducati: «Mi aspettavo qualche podio in più, ce lo saremmo meritato. Peccato che la sfortuna si sia accanita su Dovi: non per colpa sua, ha perso più di un'occasione per arrivare tra i primi tre e piazzarsi in una posizione più alta nella classifica generale. Però, in agosto al Red Bull Ring, Iannone ha conquistato la vittoria che inseguivamo dall'inizio del campionato: in Austria ci siamo tolti un peso».