19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Calcio - Serie A

Che bello il Milan dei giovani

Le ultime due formazioni messe in campo da Vincenzo Montella, caratterizzate dalla corposa presenza di giovani talenti in maglia rossonera, hanno portano al Milan 6 punti e una ritrovata fiducia nei propri mezzi. Il segnale che è questa la squadra su cui la nuova dirigenza dovrà continuare a lavorare.

MILANO - Prendete un portiere non ancora maggiorenne, tre difensori centrali tra i 20 e i 23 anni (ai quali aggiungere un 22enne entrato negli ultimi minuti di gioco), un centrocampista subentrato a metà ripresa di appena 18 e due attaccanti di 21 e 22. Aggiungete un pizzico di esperienza in difesa, un po’ di maturità a centrocampo e una punta di sana malizia in avanti, shakerate con cura e avrete il risultato a cui Vincenzo Montella sta ormai lavorando da qualche mese: il Milan del presente ma soprattutto quello del futuro.

Ragazzi terribili
La squadra che ha sconfitto la Lazio nell’anticipo del turno infrasettimanale della quinta giornata di campionato è un condensato dell’ottimo lavoro svolto finora a Milanello dal neo allenatore rossonero. Donnarumma in difesa è ormai una sicurezza tanto da aver già esordito perfino in Nazionale (e dietro di lui, a comporre il trio di portieri più giovane in Europa, ci sono il classe ’92 Gabriel e il baby prodigio Plizzari, addirittura classe 2000); Romagnoli e De Sciglio lo sono altrettanto, con Calabria sempre più affidabile e il paraguaiano Gomez in rampa di lancio; Locatelli sembra pronto a rilevare i compiti di regista finora ricoperti con enormi difficoltà da capitan Montolivo; e lì davanti i ragazzini Niang e Suso rappresentano pedine imprescindibili nello scacchiere tattico disegnato da Montella.  

La forza del progetto
Oggi, con la coltre di mistero che aleggia sempre più fitta sulla nuova cordata cinese che sta per acquistare l’Ac Milan, se c’è qualcosa che dovrebbe alimentare i sogni di gloria dei tifosi milanisti, abbrutiti da troppe stagioni di umiliazioni e mortificazioni in serie, è proprio la qualità di una rosa estremamente giovane e sempre più affidabile.
Perché questo straordinario progetto veda la luce occorre che qualcuno - i nuovi proprietari cinesi o chi per loro - decida di portarlo avanti con coerenza e forza d’animo. 

Chi predica bene e razzola male
Tutto il contrario di quanto fatto negli ultimi anni dalla premiata ditta Berlusconi e Galliani che da un lato sbandieravano al vento proclami di ringiovanimento della rosa e dall’altro poi portavano a Milanello Diego Lopez, Essien, Alex, Fernando Torres e, per restare anche all’ultima sessione di mercato, Vangioni, Sosa e Mati Fernandez.
Se i nuovi vertici dell’Ac Milan saranno in grado di tenere fede ai piani di rinascita del club, lasciando lo staff tecnico libero di lavorare in pace su questa banda di enfants terribles e, nello stesso tempo, garantendo nuovi innesti di talenti da portare a Milanello, da qui ai prossimi anni ne vedremo delle belle. E finalmente anche il tifoso rossonero potrà tornare a sognare in grande.