23 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Calciomercato | Milan

Lippi, Conte e Mihajlovic: che intrigo per la panchina del Milan

Tra sussurri e smentite prende corpo la suggestione Lippi sulla panchina del Milan già entro la fine di gennaio. L’alternativa potrebbe essere Conte per giugno. Ma se Mihajlovic riuscisse a vincere la Coppa Italia e portare a casa un trofeo già quest’anno?

MILANO - Silvio Berlusconi ha incontrato Marcello Lippi. Anzi no, le parti in causa smentiscono. Anzi si, fonti ignote confermano l’incontro ma non è dato sapere dove e quando. L’appuntamento - vero o presunto - tra il presidente onorario del Milan e l’ex ct della nazionale azzurra tinge di giallo la vigilia del match più delicato della stagione rossonera, il quarto di finale contro il Carpi in programma mercoledì sera a San Siro, ed indubbiamente finisce per agitare ulteriormente le acque attorno all’attuale reggente a Milanello, Sinisa Mihajlovic.

Il pessimo tempismo di Berlusconi
Abbiamo più volte puntato il dito contro il pessimo tempismo mostrato dal presidente Berlusconi, troppo spesso protagonista di uscite fuori giri in momenti particolari della stagione rossonera, ed anche stavolta non possiamo evitare di sottolineare la discutibile scelta di operare dell’ex premier. È capitato in passato con Carlo Ancelotti, è accaduto a Massimiliano Allegri, a Seedorf, a Pippo Inzaghi, stavolta tocca a Mihajlovic essere l’agnello sacrificale sull’altare della smania di protagonismo del patron milanista.

Match cruciale contro il Carpi
Al di là del fatto che Marcello Lippi possa realmente essere considerato l’uomo giusto per la rinascita del Milan, non si capisce perché determinate notizia debbano uscire fuori sempre in situazioni nelle quali sarebbe invece necessaria un po’ di serenità. Sfido chiunque a non capire che il match contro il Carpi, per quanto indubbiamente avvolto da un’aura tutt’altro che prestigiosa, rappresenta lo snodo cruciale della stagione rossonera. In caso di vittoria, il Milan si ritroverebbe in semifinale di Coppa Italia ad affrontare la vincente tra Spezia, squadra di serie, e Alessandria, protagonista in Lega Pro. Come dire, un biglietto già pagato per la finale dell’Olimpico, con possibile vista Europa, seppure solo l’Europa League, per il prossimo anno.

Lippi, strategia innovativa
Eppure sembra che al Milan ci si diverta a farsi male da soli. Come in una sorta di tafazziano autolesionismo, ogni qual volta ci si avvicina ad un traguardo più o meno prestigioso, ecco la bomba che scuote dalle fondamenta il già precario equilibrio dell’armata brancaleone rossonera.
Tornando a Marcello Lippi, l’eventuale scelta di portare l’ex ct sulla panchina rossonera rappresenterebbe una svolta epocale per le strategie berlusconiane. Mai, infatti, la scelta da Arcore era caduta su un tecnico così vincente come il pluridecorato viareggino: tra scudetti, coppe e addirittura un Mondiale alla guida dell’Italia, Lippi è al top tra gli allenatori italiani, e l’idea di puntare su di lui andrebbe in controtendenza con quanto fatto nei quasi trent’anni di presidenza Berlusconi. 

Sacchi, Capello e gli altri…
In principio fu Arrigo Sacchi, considerato a tutti gli effetti una scommessa assoluta. Inutile raccontare come andò a finire e cosa rappresenta ancor oggi il tecnico di Fusignano per tutto il calcio mondiale. Poi toccò a Fabio Capello, e il percorso fu pressoché analogo: vittorie, successi, trofei in serie e il Milan sul tetto del mondo. Escludendo i vari Tabarez, Terim, Leonardo, Seedorf, Inzaghi che alla guida del club rossonero non hanno conquistato alcun trofeo, anche Zaccheroni prima, Ancelotti poi e per finire Massimiliano Allegri, sono arrivati al Milan con un palmares desolatamente vuoto, salvo riempirlo - chi più chi meno - durante la permanenza a Milanello.

Obbligo di tornare a vincere
La scelta di Berlusconi di puntare su Marcello Lippi - o in alternativa per giugno - ad Antonio Conte, potrebbe voler dire soltanto una cosa: ad Arcore si è persa la voglia di sperimentare e di rischiare. Adesso è tempo di tornare a vincere qualcosa. E se toccasse già a Mihajlovic quest’anno con la Coppa Italia?