Vale fa mea culpa: «Ho sbagliato. E la lotta si è riaperta»
Il Dottore manca il podio: «Un peccato, perché avevo la velocità per riuscirci. Ma ho perso troppo tempo inseguendo un assetto sbagliato al sabato». A due Gran Premi dalla fine gli resta un vantaggio di 11 punti: «Solo a Valencia conosceremo il campione»
PHILLIP ISLAND – Bisogna rassegnarsi: azzardare pronostici su questa stagione di MotoGP è semplicemente impossibile. Una settimana prima, sulla pista amica di Jorge Lorenzo, Valentino Rossi guadagna punti e mette una mano sul titolo iridato. La domenica dopo, su uno dei circuiti preferiti dal Dottore, è 'Por Fuera' a finirgli davanti e a recuperare sette preziosi punti in classifica. È il bello di questo Motomondiale thrilling. O il brutto, dipende dai punti di vista. «Un vero peccato, non sono contento di aver mancato il podio – si rammarica il Dottore – Questa è stata una grande gara: dall'inizio alla fine il ritmo è stato elevatissimo, con tanti sorpassi e tanti avversari diversi. Una vera gara da Phillip Island vecchio stile». Di cui però, stavolta, il campione di Tavullia non è riuscito ad avvantaggiarsi. Al termine di 27 giri di costanti cambi di fronte nel quartetto di testa, Valentino ha dovuto cedere il terzo posto ad Andrea Iannone, proprio pochi metri dietro al secondo classificato Lorenzo.
Tempo perso e punti persi
«Peccato non essere salito sul podio – ribadisce Rossi – Avevo il potenziale per riuscirci. E peccato anche avere perso sette punti da Jorge, specialmente perché oggi ero molto, molto veloce in gara e potevo anche arrivare davanti. Per questi motivi non sono contento, ma per il resto sì: specialmente della mia moto e della mia prestazione in gara. Penso che la colpa sia mia e del team: ieri abbiamo commesso errori, abbiamo perso molto tempo seguendo diverse messe a punto che non ci hanno portato a niente, e non siamo arrivati pronti in qualifica. Se fossi partito davanti la gara sarebbe stata diversa, ma la colpa è nostra e non dobbiamo recriminare, solo tenere tutto a mente, perché la prossima settimana ci aspetta un'altra gara cruciale a Sepang».
Imprevedibile
La battaglia con il giovane e arrembante Iannone ha esaltato il pubblico, ma nello scontro diretto Valentino ha sicuramente pagato i 10 km/h di velocità in meno sul rettilineo. «Purtroppo sul dritto non siamo abbastanza forti: la velocità di punta è il punto debole della mia Yamaha – ammette – E non sappiamo perché sia peggiorata dall'anno scorso, ma fatto sta che lottare con le Ducati e le Honda diventa difficile. Però il duello con Iannone è stato grandioso: so che in questo genere di scontri all'ultimo giro è molto forte e ha disputato un'ottima gara, con delle manovre grandiose. Alla fine, nonostante tutto, mi sono divertito». Il rammarico, dunque, resta solo per quei maledetti sette punti persi da Jorge Lorenzo: «Se fossi riuscito a batterlo, oggi la storia sarebbe stata completamente diversa – conclude Rossi – E mi dispiace, perché avevo la velocità per farlo. Ora siamo distaccati di 11 punti e tutto è aperto. Ogni volta in cui arrivo davanti a Jorge, io sono il favorito; quando mi batte, lo diventa lui. Dovremo aspettare le 14:45 della domenica di Valencia per capire chi sarà campione del mondo». Ai pronostici, ormai, meglio rinunciarci.