28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
Calcio | Serie A

Galliani e Mihajlovic al lavoro per un nuovo Milan

L’amministratore delegato da una parte, il tecnico dall’altra, uniti malgrado le intemperie, sono al lavoro per dare una sterzata importante ad una stagione iniziata nel peggiore dei modi per il Milan. Berlusconi sembra intenzionato ad attendere paziente, i tifosi un po’ meno.

Adriano Galliani e Sinisa Mihajlovic
Adriano Galliani e Sinisa Mihajlovic Foto: ANSA

MILANO - Quando due figure chiave di una società di calcio, come l’amministratore delegato per la parte sportiva e l’allenatore, vanno d’amore e d’accordo con un obiettivo comune, forse, per la squadra in questione, c’è la speranza di vedere qualcosa di buono all’orizzonte.
Certo, non sempre va così. Basta andare indietro di qualche mese quando Adriano Galliani e Filippo Inzaghi prendevano sottobraccio il Milan e lo trascinavano «amorevolmente» insieme nel baratro. Ma rispetto a quelle lotte intestine che squassano dall’interno gli umori di una squadra (sempre restando in ambiti rossoneri, vedi lo scontro sanguinoso tra lo stesso Galliani e Clarence Seedorf appena un anno prima), è pur sempre un passo in avanti.

Sinisa, addio al trequartista

All’indomani della partita amichevole contro il Monza che ha visto il Milan vincere 3-0, disputando una gara quanto meno dignitosa, condita peraltro da alcuni buoni spunti e prestazioni decorose da diversi uomini, il tecnico rossonero e l’esperto dirigente sembrano pronti a fare fronte comune per risollevare il buon vecchio diavolo, sempre più sofferente.
Dal punto di vista tecnico, Sinisa Mihajlovic ha messo a punto alcuni correttivi sostanziali che potrebbero ridisegnare, in vista del prossimo impegno di campionato a Torino contro i granata di Ventura, un nuovo Milan senza trequartista. Conscio che una scelta del genere avrebbe il potere di infastidire - e non poco - il presidente Berlusconi, da sempre un fiero paladino del 4-3-1-2, ma altrettanto consapevole che senza una mezza punta di ruolo, un modulo del genere è improponibile, il tecnico serbo ha iniziato a studiare contromisure.

Soddisfacenti risposte dal 4-4-2

Quella più evidente è stata messa in mostra nel secondo tempo di Monza, quando il Milan è passato ad un 4-4-2, forse meno spettacolare, ma probabilmente più consono alle qualità tecnico-tattiche degli uomini a disposizione di Mihajlovic. Il tecnico rossonero non ha voluto dare anticipazioni su quello che potrebbe accadere sabato sera all’Olimpico di Torino, ma le risposte offerte dalla squadra, seppur al cospetto di una squadra di serie D, sono state soddisfacenti: «È stata una partita per far mettere minuti nelle gambe a chi ha giocato meno. Per fortuna nessuno si è fatto male. Sono soddisfatto perché i ragazzi si sono impegnati e io sono riuscito a provare quello che volevo, pur con tante assenze. Per quanto riguarda il Torino, non dobbiamo dimenticare che i nazionali torneranno giovedì e noi abbiamo la sfortuna di giocare sabato, quindi saremo costretti a fare in due giorni quello che si fa in una settimana. Il passaggio tattico al 4-4-2? Vedremo.».

Galliani: «Fiducia assoluta in Mihajlovic»

A rassicurare Mihajlovic, il rapporto con Galliani sembra filare liscio, a dispetto dei temporali sempre più minacciosi che hanno iniziato ad abbattersi su Milanello nelle ultime settimane: «Dialogo con Galliani? Non ho bisogno di parlare con lui per capire quali sono i problemi del Milan - le parole del tecnico rossonero -. Comunque la nostra chiacchierata è stata costruttiva, come sempre. Stiamo lavorando per risolvere i problemi del Milan».
Teoria confermata anche dall’ad, tornato ieri a casa, a Monza, dove ha preso il via la sua carriera: «Non ho voglia di fare commenti perché la mia lunga storia calcistica mi ha insegnato che chi vince parla e chi perde deve stare zitto, quindi speriamo di tornare presto a vincere e a parlare. Mihajlovic? C'è assoluta e totale fiducia in Sinisa».
Sarà, ma la tifoseria rossonera già inizia ad avere dubbi sul tecnico e adesso - con la scelta di escludere il trequartista dall’assetto tattico rossonero - anche l’appoggio del presidente Berlusconi potrebbe venire a mancare. Urge assolutamente una vittoria a Torino per rimettere in fretta a posto le cose. Il tempo per Galliani e Mihajlovic sta per scadere.