19 aprile 2024
Aggiornato 07:00
La voce del leader della MotoGP

Rossi: «Il titolo? Ce lo giochiamo io, Lorenzo, Dovi e Marquez»

Con il secondo posto nel Gran Premio di Francia, Valentino rimane in testa al campionato del mondo: «Ma l'equilibrio cambierà di settimana in settimana. Impossibile tagliare fuori chiunque di noi quattro»

LE MANS – Per il Mondiale MotoGP 2015 ormai è lotta a quattro. C'è Valentino Rossi, che continua a guardare tutti gli avversari dall'alto in basso in classifica generale. C'è Jorge Lorenzo, che con le ultime due vittorie consecutive e il secondo posto strappato nella graduatoria iridata è diventato il principale ostacolo tra Vale e il decimo titolo: «In questo momento penso sia il pilota più in forma, più pericoloso, più difficile da battere», analizza il pesarese. C'è Andrea Dovizioso, che non ha ancora vinto una gara, ma grazie ai quattro podi conquistati in cinque GP resta pienamente in corsa: «C'è anche lui, è veloce e costante», conferma Rossi. E poi c'è anche Marc Marquez.

Marquez? Macché crisi
Certo, ad oggi il campione del mondo in carica ha 33 punti di distacco dopo l'ennesima gara deludente in Francia. «Marc è un po' indietro in campionato – ammette il leader della classifica – anche perché gli mancano i 20 punti dell'Argentina». Dove fu un gioco di prestigio di Valentino a farlo cadere al penultimo giro, lasciandolo a bocca asciutta. Ma guai a tagliarlo fuori dalla battaglia: «Dopo le prime tre gare si diceva anche che Jorge fosse in crisi, invece ha vinto due Gran Premi di fila – avverte il pilota della Yamaha – Questo può succedere anche a Marc, perché è un due volte campione del mondo. Un pilota incredibilmente talentuoso, che potrebbe arrivare al Mugello e vincere senza sorprese. Penso che l'equilibrio del campionato del mondo sia destinato a cambiare di settimana in settimana e che tutti e quattro i nomi che ho citato stiano lottando per il titolo».

La gara vista da Vale
Alla luce di queste considerazioni, vale ancora di più il secondo posto conquistato nel Gran Premio di Francia al termine dell'ennesima rimonta. Punti pesanti portati a casa in un fine settimana che era cominciato, anche stavolta, con il piede sbagliato: «Avevamo sofferto molto nelle prove libere – racconta il campione di Tavullia – perché non ero riuscito a portare la moto al limite, ma abbiamo rivoluzionato l'assetto per la gara. Mi ci sono voluti tre o quattro giri per comprenderlo, e dopo ho trovato il passo giusto, ho fatto una bella battaglia con le due Ducati, ma quando sono arrivato alle spalle di Jorge lui ormai era troppo veloce. Comunque questo è un ottimo risultato per il campionato: gara solida, guida solida, mi sono divertito. 20 punti, buon lavoro». La prossima tappa di questa infinita lotta per il campionato porterà i magnifici quattro al Mugello. Ovvero, sulla carta, a Rossi-landia: «Ci arriverò in ottime condizioni e di questo sono felice. Il problema è che è la pista preferita anche di Jorge...».