Valentino suona la sveglia: «Occhio Yamaha, la stagione è lunga»
Alla vigilia del Gran Premio sulla pista amica di Jerez e con in mano la leadership del Mondiale, Rossi si complimenta con il suo team ma invita a non abbassare la guardia: «Dobbiamo continuare a dare il massimo»
ROMA – A caccia di un altro record. Nel Gran Premio in programma domenica a Jerez, Valentino Rossi potrebbe diventare il primo pilota nella storia del Motomondiale a raggiungere quota 200 podi in tutte le classi. Con la vittoria in Argentina, infatti, il Dottore è salito sui famigerati gradini iridati per la 199esima volta in carriera. E, scaramanzia a parte, le statistiche sembrano a lui favorevoli anche per il GP di Spagna, una gara in cui ha vinto più di chiunque altro: otto successi su 19 edizioni disputate, durante le quali solo per sei volte è finito fuori dalla top 3. Se riuscisse a ripetersi anche quest'anno, dunque, Vale staccherebbe ulteriormente in questa speciale classifica il grande Giacomo Agostini, che di podi in carriera ne ha conquistati appena (si fa per dire) 159.
Vittorie sudate
Ma questo non è l'unico numero interessante per raccontare questo inizio di stagione del pesarese. Nelle prime tre gare del 2015, infatti, Rossi ha conquistato 66 punti (mai così bene dal 2005). Eppure, sorprendentemente, le sue due vittorie (in Qatar e in Argentina) sono maturate sempre partendo dall'ottava posizione, così come l'ultimo successo dell'anno scorso, a Phillip Island. Nonostante i due successi in tre Gran Premi, il campione di Tavullia ha condotto in testa appena quattro giri nelle prime gare. Un chiaro segnale che, per conquistare la leadership iridata, Valentino ha dovuto lottare contro avversari di altissimo livello. Non è un caso, dunque, se nelle dichiarazioni di rito pre Gran Premio il capolista del Mondiale faccia i suoi complimenti alla sua Yamaha, ma allo stesso tempo suoni anche la sveglia alla squadra: «Il campionato è ancora molto lungo!».
Jerez pista amica
Il primo dei suoi inseguitori, Andrea Dovizioso, è staccato di soli sei punti. Dunque, vietato abbassare la guardia al rientro in Europa del circus della MotoGP: «Sono molto felice di tornare nel vecchio continente – dichiara Rossi – Queste prime tre gare sono state molto positive, anche se alcuni di quei circuiti non sono i preferiti né miei né della Yamaha. Eppure la mia YZR-M1 si è comportata molto bene e abbiamo disputato delle belle gare. Arrivare a Jerez dopo la vittoria in Argentina e con in mano il primo posto in campionato è certamente molto positivo. Ma la cosa più importante è che stiamo svolgendo un ottimo lavoro con i ragazzi del team. Dobbiamo continuare a lavorare bene insieme. La pista è bella, ha curve molto veloci che mi piacciono e anche l'atmosfera è fantastica. In passato ricordo belle gare e cercherò di ripetermi anche quest'anno».
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