25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Continua il duello in MotoGP

Rossi tiene alta la guardia: «Marquez recupererà»

L'incidente nel GP di Argentina ha dato al Dottore una spinta importante verso il titolo mondiale: «Devo continuare così». Ma guai a tagliare fuori il campione del mondo in carica: «Ha dimostrato di saper rimontare»

ROMA Lo ha ammesso lo stesso Marc Marquez: «In Argentina Valentino Rossi mi ha dato una bella lezione». Ma non basterà. Lo stesso nove volte campione del mondo è convinto: il giovane spagnolo reagirà rapidamente. Si riprenderà dalle delusioni di inizio stagione ed entrerà a pieno titolo nella lotta per il titolo. Un giorno dopo le dichiarazioni dell'iridato in carica, tornato sul tema dell'incidente nel Gran Premio di Termas de Rio Hondo per mettere la parola 'fine' alle polemiche, tocca al Dottore dare la sua versione. E colui che dal talentino iberico è stato definito come il suo maestro dimostra di avere ancora un grande rispetto per il suo allievo.

Rossi si sente più vicino al titolo
Perché è vero che l'onda lunga del periodo positivo è tutta con il centauro di Tavullia, reduce da due vittorie nei primi tre Gran Premi. Ma Marquez resta il pilota più veloce, come dimostrano le due pole position già conquistate in questa stagione. Eppure è la caratteristica che lo ha reso più famoso a dimostrarsi anche il suo peggiore limite: la predisposizione per strategie di gara ad alto rischio, che nei giorni favorevoli lo conducono al successo, ma in quelli sfortunati gli costano una valanga di punti. Nella gara inaugurale in Qatar, il pilota della Honda ha commesso un errore alla prima curva, chiudendo quinto. Domenica scorsa in Argentina, per non accontentarsi di un comodo secondo posto, ha tentato il tutto per tutto cascando per terra. Ora, dopo tre gare, Marquez ha 30 punti di distacco da Rossi, che sostiene di aver già compiuto un passo decisivo nella corsa al titolo mondiale: «La vittoria in Argentina è stata importante, perché ho già 66 punti e lo stesso numero di vittorie che ottenni in tutta la stagione scorsa – commenta – Ho già tre podi e due successi in tre gare, perciò devo continuare così. In particolare, ora che si torna in Europa, mi aspettano molte gare che mi piacciono molto. Ma so che anche i miei rivali sono molto forti».

Ma Marquez è l'uomo delle rimonte
Ce ne sono molti, di rivali: «Ora il più vicino è Dovizioso, che ha solo sei punti di distacco dopo un fantastico inizio di stagione, quasi perfetto per lui – prosegue il pesarese – È lì vicino e il campionato è ancora molto lungo. Mi aspetto anche che Lorenzo, che ha avuto qualche problema all'inizio della stagione, abbia il potenziale per ottenere migliori risultati». Ma il più preoccupante, nonostante sia ad oggi il più distante in classifica mondiale, resta Marc Marquez: «Un pilota che punta sempre tutto o niente – lo definisce Vale – In Argentina gli sarebbe bastato finire secondo, ma non penso che uno come lui cambierà mai atteggiamento. E ha dimostrato anche in passato di poter recuperare». Rossi si riferisce alla stagione di debutto dello spagnolo, il 2013, quando dopo sei Gran Premi aveva lo stesso distacco che ha oggi: 30 punti. Poi, delle restanti 12 gare, Marc ne vinse sei, laureandosi più giovane campione del mondo di sempre in MotoGP. Eppure, questo entusiasmante inizio di stagione 2015 una cosa gliel'ha già insegnata: la giovinezza non è tutto. In gara, a volte, bisogna mettere a frutto l'esperienza. E nessuno ne ha di più di Valentino Rossi.