20 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Niente esaurito a Palermo

Questo Milan non tira più

Saranno meno di 20.000 (ben lontani dalla quota 30.000 toccata qualche settimana fa contro la Juventus) gli spettatori che assisteranno a Palermo-Milan. Sintomo evidente di un crollo di appeal da parte della società di Silvio Berlusconi, fotocopia sbiadita di quello che una volta era il club più titolato al mondo.

PALERMO -  Era il 14 marzo, quando una folla compatta di oltre 30.000 appassionati di calcio (confusamente mischiati tra tifosi rosanero e fedelissimi juventini) assiepava festosamente le tribune del Renzo Barbera di Palermo per assistere al match di cartello contro i campioni d’Italia di Massimiliano Allegri.
Una volta, nemmeno tanto tempo fa, a contendersi a colpi di record da tutto esaurito il titolo di squadra più amata in Sicilia, c’era anche il Milan.
Oggi, purtroppo per i rossoneri, E anche per le casse del presidente Zamparini, non è più così.

MILAN, OLTRE MENEZ C’È DAVVERO POCO - Inutile girarci intorno, questo Milan sbiadito, arruffone, troppo spesso noioso, messo su da Filippo Inzaghi con la gentile e fondamentale partecipazione di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, non tira più. Bei tempi quando c’era la corsa al biglietto - e non solo dei tifosi rossoneri - per vedere da vicino Shevchenko, Rui Costa, Nesta, Maldini, Ibrahimovic, solo per citarne alcuni. Ora al massimo si può assistere a qualche giocata estemporanea di Jeremy Menez, per il resto solo approssimazione, sciatteria, imprecisione e una vaga sensazione di trascuratezza.

INZAGHI: NON CI TURBA NULLA, PENSIAMO SOLO A VINCERE - Poi però arriva Filippo Inzaghi, deus ex machina di questo fallimentare progetto rossonero, che inizia a propinarci la sua sequela di banalità ed ecco montare il crimine: «Al Milan siamo in una botta di ferro. Non ci turba nulla, pensiamo solo a giocare e a vincere le partite, le nostre dieci finali». Senza dimenticare «che Berlusconi è un grande presidente, Galliani è un grande dirigente e io voglio regalare belle partite».
Visto che siamo in clima pasquale perché non svelarci anche che Cristo è morto di freddo e che questo Milan è una delle squadre più forti d’Europa?

L’UNICA SPERANZA È L’ESTREMO ORIENTE - Il vero problema in casa rossonera è che ormai si è perso il senso della misura. Ai piani alti di via Aldo Rossi sembrano convinti del fatto che il tifoso milanista sia un tontolone disposto a farsi infinocchiare con certe fandonie. È questa l’unica spiegazione a questa stupefacente compilation di cialtronaggine messa in piedi dai vertici milanisti durante tutta questa assurda, indecorosa, sciagurata stagione calcistica.
L’unica speranza per il popolo rossonero è che un sano e soprattutto ricco vento dell’est arrivi presto a spirare dalle parti di Milanello, portando via con sé tutte le brutture accatastate negli angoli in tutto questo tempo.
Poi magari ci sarebbe da trattare anche il tema relativo al calcio giocato, con Cerci probabile titolare a Palermo al posto di uno sbiadito Honda e De Sciglio, pienamente recuperato eppure ancora in panchina.
La verità è che al tifoso milanista, di questo scempio perpetrato ai suoi danni domenica, dopo domenica, dopo domenica, non è che interessi più granchè.