Milan, a Firenze ultima chiamata per Inzaghi
Situazione sempre più ingarbugliata per il Milan. Dall’infermeria arrivano notizie positive su El Shaarawy ma per Pippo Inzaghi, attaccato anche da Salvini, è arrivato il momento della verità contro la Fiorentina. I viola sembrano sulle gambe ma il tecnico rossonero non potrà contare su tutto il centrocampo titolare.
MILANO - La vita va avanti in casa Milan. Tra un attacco politico-calcistico di Salvini all’allenatore Inzaghi («Deve essere licenziato») e un responso medico parzialmente rassicurante su El Shaarawy, procede la marcia di avvicinamento a Fiorentina-Milan, posticipo della 27^ giornata di campionato in programma al Franchi di Firenze lunedì alle ore 19.00.
Il leader della Lega non è certo andato giù morbido sul tecnico rossonero: «Ero il primo tifoso di Inzaghi e quando è arrivato in panchina ho stappato lo spumante. È vero, la squadra è penosa, imbarazzante, ma ora il problema è lui, non lo vedo tanto presente».
ANCORA UN MESE DI RIPOSO PER EL SHAARAWY - Analisi sommaria ma non così distante da quanto ribadito più volte anche da queste colonne. È indubbio che la rosa del Milan presenti più di qualche lacuna, ma ad oggi, la condizione psicologica in cui versa la squadra, vittima di tutte le insicurezze del proprio allenatore, non è più tale da garantire un tranquillo evolversi della stagione.
A parziale consolazione del popolo rossonero, è arrivato oggi il responso su Stephen El Shaarawy che quanto meno lascia sperare in una corretta guarigione del Faraone: «Oggi, in linea con i tempi prestabiliti dopo l’infortunio dello scorso 24 gennaio - si legge in una nota ufficiale del club - Stephan El Shaarawy si è sottoposto a indagini radiologiche e a visita specialistica con il professor Niek Van Dijk. Gli esiti sono stati soddisfacenti, la frattura composta alla base del quinto osso metatarsale del piede destro si sta consolidando. Adesso dovrà effettuare un periodo di riposo e cure di circa un mese, al termine del quale verrà sottoposto a ulteriore controllo specialistico».
OCCASIONE DI RILANCIO CONTRO UNA FIORENTINA STANCA - Nel frattempo continuano a rimbalzare voci, alcune attendibile, altre decisamente fantasiose, su quello che potrebbe essere il nuovo assetto societario dell’Ac Milan da qui ai prossimi anni (vedi articolo sui possibili partner di Mr. Bee pubblicato in questa stessa pagina).
Di certo non l’atmosfera migliore per preparare una sfida delicata come quella che attende il Milan nella prossima partita di campionato. Fino a pochi giorni fa, quella contro i viola sembrava una partita praticamente persa in partenza. Oggi invece, alla luce delle ultime non brillantissime prestazioni della Fiorentina, l’avversario non sembra più così fuori portata. Sia contro la Lazio in campionato che contro la Roma in Europa League, i ragazzi di Montella sono apparsi decisamente sulle gambe, probabilmente stressati da un calendario fin troppo denso di appuntamenti, anche alla luce della contemporanea presenza dei gigliati in ben tre competizioni.
CENTROCAMPO TUTTO NUOVO - Per opporre però la benché minima resistenza ad una squadra che, per quanto stanca, ha una sua fisionomia di gioco ben precisa e calciatori dal tasso qualitativo elevatissimo, servirebbe un Milan completamente diverso rispetto a quello visto negli ultimi due mesi. Ed ecco perché non è che ci sia molto da fantasticare, soprattutto perché, contro la Fiorentina, Inzaghi dovrà sperimentare un centrocampo tutto nuovo, con i tre titolari fuori uso (Montolivo, De Jong e Poli) e un reparto che sarà presumibilmente composto dall’oggetto misterioso Van Ginkel, uno tra Essien e Muntari, oltre all’onnipresente Bonaventura, mai troppo a suo agio quando ha giocato fuori ruolo. Non la maniera migliore per giocarsi la partita più importante della stagione, ma per Pippo Inzaghi non è più tempo di calcoli: vincere per continuare a sperare nell’Europa è ormai l’unica opzione possibile per una permanenza a Milanello.
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