Galliani svela: «Ibra voleva restare al Milan»
Nel giorno del 115° compleanno del Milan, l’amministratore delegato rossonero ha celebrato l’evento parlando di Ibra, ma anche del nuovo allenatore: «Inzaghi diventerà un grande come Ancelotti». In vista della trasferta di Roma preoccupa però l’infortunio di Rami, tutta la difesa titolare è out.
MILANO - 115 anni e non li dimostra e allora buon compleanno Milan. La terza società più vecchia d’Italia (dopo Genoa e Juventus), celebra il proprio anniversario in un momento finalmente sereno per il club rossonero. La vittoria sul Napoli ha restituito sorrisi e speranze a tutto l’universo Milan, condizione indispensabile per affrontare al meglio l’ultimo difficilissimo match dell’anno, la trasferta di Roma contro i giallorossi di Garcia.
INZAGHI COME ANCELOTTI - Oggi però è stata giornata di celebrazioni per il vecchio diavolo, e l’amministratore delegato Adriano Galliani si è fatto portavoce dei sentimenti di rivalsa di tutta la società: «Crediamo che con la forza di volontà e la determinazione si possa ottenere tutto ed è quello che speriamo di fare grazie anche al nostro nuovo tecnico, espressione vivente della nostra filosofia. Lui è diventato un giocatore stellare grazie alla sua applicazione e alla sua voglia e intelligenza. Credo che farà bene l'allenatore perché lavora giorno e notte e studia tutti gli avversari nei dettagli. L’augurio che faccio a lui, ma naturalmente anche al Milan, è che Inzaghi possa fare come Ancelotti. Sono persone diverse, ma credo che anche Pippo abbia imboccato la strada giusta per fare come Carletto».
GALLIANI: PIPPO CONOSCE TUTTO DEI SUOI AVVERSARI - Anche per l’Inzaghi centravanti la conoscenza era alla base di tutto: «Esatto - continua Adriano Galliani ai microfoni di Milan Channel -, lui ha segnato tanti gol perché sapeva i punti deboli dei suoi avversari. Ronaldo il Fenomeno era il contrario di Pippo, così come Ronaldinho. Mi chiedo spesso cosa avrebbero potuto fare questi giocatori se avessero avuto l'applicazione di Inzaghi. Pippo si è ripreso alla grande anche dagli infortuni e per questo credo che grazie a questa determinazione farà bene anche l’allenatore. Naturalmente alla guida del Milan».
IBRA AVREBBE VOLUTO CHIUDERE LA CARRIERA AL MILAN - Finiti gli elogi per Inzaghi, Galliani ha affrontato un tema delicato del recente passato rossonero, svelando un inedito retroscena che cambia radicalmente l’immagine di Zlatan Ibrahimovic, identificato spesso e volentieri come un giocatore venale, incapace di affezionarsi alle squadre che lo hanno di volta in volta ingaggiato: «Ibra avrebbe voluto finire la carriera con noi, il problema è che nel calcio una volta contavano solo gli introiti da stadio, poi sono arrivati i diritti televisivi, mentre ora sono arrivati quelli che io chiamo 'i proprietari delle materie prime', che hanno una ricchezza che gli europei non hanno e quindi tutto cambia. Ibrahimovic è stato acquistato da un club che ha come proprietario il reale del Qatar. Purtroppo bisogna capire che questa è la realtà, tutti conoscono l'economia italiana e tu non puoi più offrire ad un giocatore come Zlatan quello che può dargli un club come il PSG. Le cose negli ultimi anni sono cambiate, purtroppo questa è la realtà».
ANCHE RAMI KO CONTRO LA ROMA - La giornata di festeggiamenti per il 115° compleanno del Milan ha fatto passare in secondo piano le notizie provenienti dall’infermeria e che gettano una luce inquietante sul delicato Roma-Milan di sabato sera allo stadio Olimpico. Gli esami hanno infatti confermato uno stiramento alla coscia destra per Adil Rami che costringerà il difensore francese a rimanere fermo almeno fino al nuovo anno. Questo significa che Pippo Inzaghi sarà costretto a rinunciare contro i giallorossi a tutta la difesa titolare, visti i contemporanei infortuni anche di Abate, Alex e De Sciglio. Dando per scontata la presenza in campo di Bonera, Mexes e Armero, già utilizzati nelle ultime partite del Milan, è probabile che Inzaghi farà ricorso ad uno degli ultimi due difensori rimasti in rosa, Albertazzi e Zaccardo, finora mai utilizzati in campionato. L’alternativa potrebbe essere schierare Poli sulla linea dei difensori a destra e spostare Bonera al centro. Per l’allenatore rossonero davvero un bel rebus.
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