2 maggio 2024
Aggiornato 11:30
Formula 1 | GP Singapore - Gara

Rosberg si ritira, Hamilton non fa prigionieri

Gara avvincente con un finale da brividi che consegna i gradini più bassi del podio alle Red Bull di Vettel e Ricciardo. Solo quarto Alonso per colpa della Ferrari.

SINGAPORE - Pochi sorpassi ma tante emozioni. Questa la sintesi del Gran Premio di Singapore vinto, con qualche sofferenza, da Lewis Hamilton che capitalizza al meglio il ritiro di Rosberg per un problema elettrico della sua Mercedes. Sul podio salgono anche Vettel, secondo, e Ricciardo, terzo. Quarto un determinatissimo Fernando Alonso, penalizzato dall'ennesima strategia sbagliata del suo muretto quando si trovava saldamente al secondo posto. I punti in classifica che separano Rosberg dal compagno di squadra e rivale sono ora soltanto tre quando mancano solo cinque gare ancora da correre. Per Hamilton si tratta del settimo successo stagionale. Questo il racconto della notte magica di Marina Bay.

ROSBERG SUBITO NEI GUAI - Prima ancora di schierarsi in griglia arriva il primo colpo di scena: la monoposto di Rosberg, ancora nel box, non si accende. I meccanici cambiano il volante e il leader del mondiale riesce in extremis a uscire poco prima che venga dichiarata chiusa la pitlane. Il problema elettrico però non viene risolto e Rosberg non riesce a partire per il giro di riscaldamento.

PARTENZA - Con la seconda casella lasciata vuota, al via Hamilton conserva senza problemi la testa della corsa, alle sue spalle Alonso brucia le Red Bull ma taglia largo la prima curva ed è costretto a cedere la seconda posizione a Vettel per non incorrere in sanzioni. Parte bene anche Raikkonen che brucia Massa e si porta in quinta posizione alle spalle di Ricciardo. Rosberg, partito dalla pitlane, è in ultima posizione. Primo sorpasso per lui dopo cinque giri ai danni di Chilton. La rimonta appare subito impossibile, soprattutto su questo tracciato poco favorevole ai sorpassi.

PRIME SOSTE - Nel corso del dodicesimo e tredicesimo giro si fermano praticamente tutti, quindi nessuno stravolgimento di posizioni da segnalare. Rosberg si ferma al giro 14 per il cambio gomme, ma la sua Mercedes si spegne ancora. I meccanici provano a intervenire cambiando nuovamente il volante, ma la prima marcia non entra e il tedesco è costretto al ritiro restando a lungo in piedi nel box con il casco ancora in testa. Per lui si tratta della seconda gara stagionale chiusa con zero punti dopo Silverstone. In quella circostanza fu costretto ad alzare bandiera bianca per un problema al cambio.

ALONSO PRENDE VETTEL - Dopo venti giri Alonso inizia a tirare e riduce il gap da Vettel. Nel corso del 25° giro il ferrarista si ferma e monta gomme supersoft (rosse, le più performanti). Al muretto Red Bull richiamano prontamente Vettel nel giro successivo (gomme soft gialle per lui, più dure), ma Alonso sfrutta alla perfezione le gomme da qualifica e si prende la seconda posizione. Il ritardo da Hamilton, fermatosi a sua volta (gomme rosse supersoft), è di +4.111 secondi.

SAFETY CAR A METÀ GARA - Hamilton sfrutta a sua volta le gomme supersoft e porta il vantaggio da Alonso a sei secondi. Nel corso del 31° giro entra però in pista la safety car per un contatto tra Perez e Sutil. Fuori molti meccanici, si ferma prontamente anche Alonso che monta gomme nuove soft (gialle). Restano in pista invece sia Hamilton che le Red Bull di Vettel e Ricciardo. Ora sono loro ad occupare le prime tre posizioni con il ferrarista quarto, ma grazie al regime di safety car sono tutti uno in coda all'altro. 

STRATEGIA FERRARI - A questo punto Alonso monta le stesse gomme di Vettel, ma nuove a differenza del pilota Red Bull. La strategia Ferrari sembra dunque quella di affrontare l'ultima parte di gara ad armi pari con i rivali, sperando magari in un secondo ingresso della safety car per correre gli ultimi giri con le supersoft e giocarsi così il tutto per tutto. Sicuramente un azzardo perchè ora Alonso sarà costretto a sorpassare Ricciardo prima e Vettel poi. 

RIPRENDE LA CORSA - Per ripulire la pista dai detriti lasciati dall'ala anteriore di Perez i commissari di pista impiegano più tempo del previsto e quando la safety car esce di scena mancano ormai solo ventitrè giri alla bandiera a scacchi. Hamilton stampa subito il giro veloce, ma dovrà creare un margine di almeno trenta secondi tra lui e Vettel perché difficilmente riuscirà ad arrivare sino infondo con queste gomme (le supersoft). La vittoria per l'inglese non è più così scontata perchè dietro di lui gli altri hanno già le gomme ideali per finire la corsa senza ulteriori soste.

ALONSO PUNTA RICCIARDO - Dieci giri dopo Hamilton ha già accumulato un vantaggio di diciotto secondi su Vettel, ma ancora non è sufficiente. Alonso invece guadagna decimi su decimi su Ricciardo con l'obiettivo di agguantare almeno il terzo posto. L'altro ferrarista, Raikkonen, è in ottava posizione ma in lotta con Button 7° e Bottas 6°. Congelata a questo punto la quinta posizione per Felipe Massa.

SI FERMA HAMILTON - A otto giri dal termine Hamilton è costretto a fermarsi ma ha accumulato un vantaggio di soli venticinque secondi. Quando tornerà in pista si ritrova in seconda posizione, ma Vettel a sua volta è in crisi con le gomme e viene ripassato. Come se non bastasse, perde anche il vantaggio su Ricciardo e Alonso che si rifanno sotto. 

ULTIMI GIRI - Ultimi cinque giri con Hamilton che se ne va di nuovo, mentre dietro è lotta aperta a tre. Il trenino tra Vettel, Ricciardo e Alonso è serrato, ma si conclude purtroppo con un nulla di fatto. Finisce così, senza ulteriori colpi di scena ma con un mondiale quanto mai apertissimo.