19 aprile 2024
Aggiornato 23:00
MotoGP

Si è liberato un posto in MotoGP: chi guiderà la Yamaha satellite?

Con il ritiro per malattia di Folger si riapre il mercato. E parte la corsa tra i vecchi trombati della Superbike e i giovani della Moto2 a caccia di promozione

Jonas Folger in sella alla Yamaha satellite del team Tech 3
Jonas Folger in sella alla Yamaha satellite del team Tech 3 Foto: Michelin

ROMA – Oltre a suscitare lo sgomento e l'affetto di tutto il paddock del Motomondiale verso un giovane ragazzo che ha annunciato la sua malattia, per quanto non grave, la notizia dell'abbandono (provvisorio) dalle corse di Jonas Folger ha avuto anche un effetto collaterale: liberare un sellino prestigioso, quello della Yamaha satellite, quando il mercato piloti sembrava ormai ampiamente chiuso e blindato. Insomma, a pochi giorni dal via dei test pre-campionato e a poche settimane dal semaforo verde del Mondiale, riparte a sorpresa la corsa ad un posto in MotoGP. Con l'opportunità per qualche trombato di trovare la sua inaspettata seconda chance, e con la necessità da parte del team Tech 3 di sostituire, fuori tempo massimo, uno dei talenti più promettenti. Quando toccò rimpiazzarlo per qualche gara l'anno passato, alle prime avvisaglie dei suoi malesseri, la squadra francese chiamò prima l'olandese Michael van der Mark, poi il giapponese Kohta Nozane. Il primo è considerato un pilota di buon potenziale, ma è sotto contratto con la Yamaha per la Superbike; il secondo, partito con zero aspettative, ha sorpreso positivamente, ma è pressoché privo di esperienza internazionale. Ed entrambi, alla prova della pista, non hanno comunque avvicinato nemmeno lontanamente il livello di prestazioni del titolare Johann Zarco o comunque quello che è richiesto dalla squadra clienti di riferimento della casa dei Diapason.

Esperti o debuttanti?
Un'altra opzione sarebbe quella di pescare dal mazzo del Mondiale Superbike, magari orientandosi su un pilota più esperto, come Sylvain Guintoli (oggi in Suzuki) o Jonathan Rea (in Kawasaki). Ma il patron della scuderia, Hervé Poncharal, non sembra favorevole a questa idea: «C’è un punto fondamentale: non prenderò mai un pilota sotto contratto con un’altra squadra, non sarebbe corretto. O la squadra li libera e mi assicura di avere già un sostituto, o non si può neanche iniziare a parlare. Su questo sono categorico». Tra quelli liberi a metà vale la pena di citare l'outsider Stefan Bradl, appiedato dalla Honda in Superbike e rimasto a libro paga solo come collaudatore della squadra Hrc in MotoGP. È un ex campione del mondo di Moto2, vanta una lunga esperienza con Lcr, Forward e Aprilia e, non da sottovalutare, ha passaporto tedesco: un bel punto a suo favore visto dalla prospettiva della Dorna che si è ritrovata senza più beniamini per il pubblico teutonico. Eppure, la prima scelta di Poncharal sarebbe un'altra: «Prendere un giovane dalla Moto2 e farlo crescere è il progetto che mi interessa maggiormente, anche perché abbiamo Johann che ora ha un anno di esperienza». E, in questa categoria, di potenziali nomi ce ne sono a bizzeffe, tanto che è difficile fare ipotesi. Uno su tutti, però, è spuntato con grande soddisfazione per noi italiani: il nostro Pecco Bagnaia, debuttante dell'anno in carica nella classe di mezzo e già accostato alla Ducati Pramac per il 2019. Al momento è poco più che un auspicio, ma chissà che non ci metta una buona parola con la Yamaha il suo mentore Valentino Rossi...