20 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Referendum costituzionale

Lo scontro Renzi-Meloni da Vespa

La fondatrice di Fratelli d'Italia e il premier si sono confrontati con toni accesi, sul quesito referendario del prossimo 4 dicembre, ospiti di Porta a porta su Rai1

ROMA – Scontro frontale ieri sera a Porta a porta di Bruno Vespa su Ra1 fra Giorgia Meloni e Matteo Renzi, rispettivamente per il No e per il Sì al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.

Meloni: «Una riforma che ricalca il renzismo»
«Questa riforma ricalca il renzismo, un sistema secondo cui tutto deve avvenire attraverso giochi di palazzo, inciuci, senza sentire il parere della gente» ha sostenuto la leader di Fratelli d'Italia (Fdi). «Il 4 dicembre non si decide se Renzi è simpatico o no, se è ingrassato o no» le ha replicato il premier che ha aggiunto: «La risposta su cosa accade se vince il no la decidiamo il 5 dicembre». Il presidente del Consiglio poi ha chiarito: «Il giorno in cui si va a votare lo decide il presidente della Repubblica sulla base di quello che accade in Parlamento».

Meloni: «Non sono un Alfano qualunque»
La fondatrice di Fdi è stata poi attaccata dall'inquilino di palazzo Chigi, che l'ha «accusata» di essere stata eletta con il porcellum (che prevede liste bloccate), mentre lui è stato scelto direttamente dal popolo quando ha fatto il sindaco. Meloni ha replicato, ricordando come è nato il suo partito, animato da lei a 40 giorni dal voto che era uscita dal Popolo della libertà perché «Non sono un Alfano qualunque, mentre ora Verdini ce l’ha lei e governa con lei». La leader di FdI ha spiegato: «Io ho presentato emendamenti alla legge elettorale, è vero o no che l’Italicum ha le liste bloccate?». Il leader del Pd ha controbattuto: «Non è vero, non ci sono, ci sono i collegi dove si può dare la preferenza». La presidente di Fdi a quel punto ha aperto le braccia e ha dato del «bugiardo» a Renzi, aggiungendo: «Sono scioccata, povera Italia».

La questione dei voltagabbana
Altro siparietto quando il segretario del Pd per spiegare i difetti dell'attuale legge elettorale ha detto: «Può succedere che un parlamentare cambi casacca, se si gira alla sua destra ne trova uno», facendo riferimento all’ex Dem Alfredo D’Attorre presente in studio per il No. Immediata la replica di Meloni: «Anche lei» indicando la ministra della Sanità, Beatrice Lorenzin passata dal Pdl al Nuovo centrodestra di Angelino Alfano.