29 marzo 2024
Aggiornato 15:30
Il governo ricompatta i sindacati

Sciopero generale anche per CISL e UIL

L'esecutivo della Uil ha deciso di proclamare lo sciopero generale per contrastare le politiche del Governo su legge di stabilità, Jobs act e statali. Domani, prima dell'apertura del congresso confederale, è previsto un incontro con i leader di Cgil, Cisl e Uil per definire una data.

ROMA - L'esecutivo della Uil ha deciso di proclamare lo sciopero generale per contrastare le politiche del Governo su legge di stabilità, Jobs act e statali. Domani, prima dell'apertura del congresso confederale, è previsto un incontro con i leader di Cgil, Cisl e Uil per definire una data. A quanto si apprende, il prossimo leader della Uil, Carmelo Barbagallo, ha svolto un intervento molto critico contro l'esecutivo guidato da Matteo Renzi. La Cgil ha proclamato nei giorni scorsi lo sciopero generale per il 5 dicembre. La Cisl, per il momento, è sembrata disponibile solo a uno sciopero unitario della categoria del pubblico impiego. Domani, i rappresentanti delle tre organizzazioni dovranno sciogliere alcuni nodi: in primo luogo la possibilità di proclamare uno sciopero generale unitario, e in questo senso Cgil e Uil dovranno convincere la Cisl di Annamaria Furlan; poi decidere insieme una data, che potrebbe essere diversa da quella individuata dalla Cgil per il suo sciopero.

CONTRADDIZIONI DEL DDL STABILITÀ - Secondo la Uil «bisognerebbe accrescere l'azione di salvaguardia delle aziende in crisi e determinare le condizioni per favorire la contrattazione anche nel settore privato. Nella legge di stabilità, infine, permangono forti contraddizioni che impediscono di immaginare un progetto di rilancio del Paese, a partire dal Sud, mentre per le imprese si prevede una riduzione indiscriminata dell'Irap, che non premia chi fa innovazione e occupazione. La stessa auspicata riduzione delle tasse sul lavoro può perdere peso e sostanza a fronte di un incremento della tassazione locale, oltreché sul Tfr o sui fondi pensione. Le ricadute negative di questa condizione sarebbero immediate, peralto, nel settore dei trasporti e dei servizi».

IL GOVERNO HA PERSO L'OCCASIONE DI CONFRONTO - Il sindacato di via Lucullo ricorda di aver «avanzato rivendicazioni concrete per dare soluzione ai problemi dei giovani, dei disoccupati, dei pensionati e dei lavoratori. Abbiamo cercato e voluto, con determinazione, il confronto. Ma il Governo non ha dato alcuna risposta chiara ai problemi veri delle persone, né in occasione degli incontri che ha avuto con i sindacati né nella sua attività di definizione e proposta dei provvedimenti necessari ad affrontare tutte le questioni ancora aperte. Il Governo ha perso un'occasione nei confronti del Paese. Contemporaneamente, abbiamo cercato e voluto, con altrettanta determinazione, il rapporto unitario con Cgil e Cisl per definire, insieme, le iniziative di lotta necessarie».