19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
La polemica

Renzi a Grillo: «Il tuo è un colpo di sole»

I tempi sono contingentati e le riforme dovranno essere portate a casa entro l'8 agosto: a Grillo, che lo accusa di colpo di Stato, Renzi replica che il suo è «un colpo di sole!». Ed è sempre più determinato a voler cambiare le regole del gioco col processo di riforma costituzionale, a prescindere dall'ora «X».

ROMA - Il premier ha deciso per la tagliola, cioé il contingentamento dei tempi. E subito, da tutte le opposizioni parlamentari, si sono levati venti di guerra contro la strategia della maggioranza di voler vincere prendendo per sfinimento gli avversari. Tra lui e leader del M5s il botta e risposta è dietro l'angolo: altro che golpe, è Beppe Grillo ad essere vittima di un «colpo di sole». Scrive, così, su twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi: «Riforme: dice Grillo che il nostro è un colpo di Stato. Caro Beppe: si dice sole. Il tuo è un colpo di sole! No alibi».

Renzi: Le mie riforme si faranno -  Le riforme si faranno, garantisce Matteo Renzi. Non sarà un dramma se al Senato si finirà di votare anche dopo la pausa estiva. In un'intervista ad Alan Friedman trasmessa su La7, il presidente del consiglio assicura: «Non solo sono fiducioso, ma lo sono più di prima". Le barricate delle opposizioni, che ieri sera sono salite al Quirinale per protestare contro la tagliola sul dibattito imposta al Senato, non preoccupano più di tanto il premier: «In Italia c'è un gruppo di persone che dice 'no!', da sempre. E noi, senza urlare, diciamo 'sì'!. Piaccia o non piaccia, le riforme le faremo! Io sono contro la dittatura della maggioranza, ma a maggior ragione sono anche contro la dittatura della minoranza».

Caro Friedman, non mi faccio spaventare - «Loro pensano di farci innervosire, di farci diventare polemici, di farci mollare... Io non mollo, Friedman. Non mollo. Vado avanti dritto. Gli italiani hanno detto con il voto di maggio 'Renzi, cambia il paese'. E secondo lei mi basta una qualche 'minaccina' o una forma di ostruzionismo?». Poco importa se si finirà a settembre, Renzi risponde così quando gli viene chiesto se le riforme promesse si riuscirà a chiuderle prima della pausa estiva: «Spero di sì, spero ci si faccia per le ferie dei senatori. Ma se le facciamo con un ritardo di qualche giorno non sono preoccupato. Non ho un problema di farle entro un'ora 'x'. Ma le facciamo, piaccia o non piaccia».

Aspetterò a fare il nome della Mogherini in Ue - Il premier parla anche dello scontro in Europa sulla candidatura di Federica Mogherini a ministro degli esteri Ue: «Federica Mogherini è una persona molto capace e molto brava, sarebbe un ottimo commissario ma noi, a questo punto, non mettiamo il nome sul tavolo finché non c'è la certezza che tocchi all'Italia, non sono io ad essere arzigogolato, ma le procedure: non farò crocifiggere il mio ministro degli esteri».