26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
13° giorno di guerra Russia-Ucraina

Ucraina - Russia, le news di oggi. Da Biden e Johnson stop a petrolio e gas russo

Le notizie di oggi 8 marzo 2022: gli aggiornamenti in tempo reale e la diretta del tredicesimo giorno di conflitto. Secondo gli esperti l'assalto a Kiev inizierà nei prossimi giorni. Oggi colloquio telefonico Macron-Scholtz-Xi Jinping

Da sinistra a destra: Volodymyr Zelensky (Presidente ucraino), Emmanuel Macron (Presidente francese) e Vladimir Putin (Presidente russo)
Da sinistra a destra: Volodymyr Zelensky (Presidente ucraino), Emmanuel Macron (Presidente francese) e Vladimir Putin (Presidente russo) Foto: Sputnik

Le ultime notizie di oggi in tempo reale sulla guerra tra Russia e Ucraina. Il discorso di Biden in diretta, stop a petrolio e gas russo. Johnson: «L'invasione non va secondo i piani di Putin». Zelensky alla Camera dei Comuni: «Resistiamo come voi ai nazisti».
Anche il Regno Unito annuncerà piano per ridurre importazioni di gas e petrolio russo. Zelensky apre a Putin: «Possibile compromesso su Crimea e Donbass, su NATO mi sono raffreddato da tempo».

21:04 Polonia metterà a dispozione degli USA i propri Mig-29

Il governo polacco è pronto a trasferire «immediatamente e gratis» la propria flotta di cacciabombardieri Mig-29 alla base aerea tedesca di Ramstein, sotto il controllo statunitense e in vista di una possibile consegna alle forze aree ucraine: lo ha reso noto il Ministero della Difesa di Varsavia. La Polonia ha chiesto tuttavia a Washington l.a fornitura di apparecchi di capacità equivalenti, mentre ha invitato tutti gli altri Paesi membri della Nato in possesso di Mig-29 a fare altrettanto.

Il governo polacco ha sottolineato di non essere disposto a consegnare direttamente i propri Mig-29 all'Ucraina poiché questo genere di decisioni compete alla Nato e non a un singolo Paese membro: «Va ribadito che né la Polonia né la Nato sono in guerra, e duqnue la fornitura di armi offensive dovrebbe essere adottata a livello dell'intera Alleanza», ha spiegato il premier polacco Mateusz Morawiecki.

Il Mig-29 «Fulcrum», entrato in servizio nel 1982, rimane di fatto il principale caccia di diversi Paesi ex sovietici, fra cui appunto la stessa Ucraina, i cui piloti non avrebbero quindi alcuna difficoltà nell'utilizzarli in tempi anche brevissimi.

20:42 NATO: «Russia non farà grandi progressi in prossimi giorni»

Nonostante l'utilizzo della quasi totalità delle forze ammassate alla frontiera la Russia non sta ottenendo molti progressi in Ucraina e l'intelligence della Nato si aspetta che la situazione rimanga sostanzialmente invariata anche nei prossimi giorni: lo scrive il sito della Cnn, citando fonti dell'Alleanza. «Vediamo pochi cambiamenti, e per la prima volta non ci aspettiamo che possano fare grandi progressi nei prossimi giorni: nessuno pensava che si sarebbero trovati di fronte a questi problemi, dopo due settimane non sono riusciti a risolvere le difficoltà logistiche» hanno spiegato le fonti, secondo le quali anche l'intensificazione dei bombardamenti dei centri urbani «non ha sortito grandi effetti».

20:21 Zelensky ringrazia Biden per stop import petrolio russo

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha twittato un messaggio di ringraziamento al presidente degli Stati Uniti Joe Biden dopo l'annuncio di oggi che gli Stati Uniti vieteranno le importazioni di petrolio russo, con Zelensky che incoraggia altri leader mondiali a seguire l'esempio. «Grato agli Stati Uniti e alla leadership personale del presidente americano per aver colpito e al cuore della macchina da guerra di Putin e bandito petrolio, gas e carbone dal mercato statunitense. Incoraggio altri Paesi e leader a seguire l'esempio», ha scritto il presidente ucraino in un tweet.

20:13 Pentagono: «Colonna russa avanza su Kiev da nord-est»

Una colonna russa avanza verso Kiev da nord-est, dopo che quella principale da nord è ormai ferma da diversi giorni a causa di difficoltà logistiche e della resistenza ucraina: lo hanno reso noto fonti del Pentagono. Secondo le fonti, le forze russe si trovano a circa una sessantina di chilometri dalla capitale ucraina e l'operazione fa parte del tentativo di accerchiare e costringere a capitolare Kiev, che «rimane uno dei principali obbiettivi delle forze russe».

20:06 Putin blocca export di alcune materie prime e prodotti

Il presidente della federazione russa Vladimir Putin ha firmato un decreto che blocca le esportazioni di una serie di materie prime e beni, assieme all'import di alcuni prodotti allo scopo di garantire la sicurezza degli approvvigionamenti. Lo riporta l'agenzia Interfax, precisando che il provvedimento resterà in vigore fino al 31 dicembre.

La lista precisa delle materie prime e prodotti oggetto delle restrizioni non è stata specificata. Sono invece già previste delle esenzioni a favore di beni esportati dalla Russia o importati da parte di cittadini e stranieri per uso personale. Al di là di petrolio e gas naturale, la Russia è uno dei maggiori produttori mondiali di grano e fertilizzanti.

19:25 USA: «Cyberattachi russi contro Ucraina minori del previsto»

I cyberattacchi russi in Ucraina sono stati molto minori di quanto previsto prima dell'invasione: lo ha riferito il direttore dell'Agenzia per la Sicurezza nazionale statunitense, generale Paul Nakasone, in un'audizione alla Commissione servizi della Camera dei Rappresentanti. La relativamente limitata attività russa nel cyberspazio è dovuta alle misure difensive degli ucraini, alle difficoltà incontrate dai russi e al lavoro che altri hanno fatto per prevenirne le azioni, ha spiegato Nakasone

Di fatto, Washington ha investito milioni di dollari nel rafforzamento della difesa informatica ucraina dopo due attacchi - attribuiti alla Russia - che nel 2015 e 2016 avevano interrotto l'energia elettrica in diverse zone del Paese. Poco prima dell'invasione una serie di cyberattacchi avevano interrotto il funzionamento di diversi siti governativi ucraini, ricorda la Cnn: la Casa Bianca aveva puntato il dito contro il Gru, i servizi segreti militari russi, mentre Mosca aveva smentito qualsiasi coinvolgimento.

19:15 CIA: «Putin non è pazzo, opinioni irrigidite negli anni»

Roma, 8 mar. - Le opinioni del presidente russo Vladimir Putin su Ucraina e altre questioni «si sono irrigidite» nel corso degli anni. E' quanto ha detto il direttore della Cia, William Burns, davanti alla Commissione intelligence della Camera dei rappresentanti, aggiungendo: «Questo non significa che sia pazzo», ma unito alla «contrazione della sua cerchia ristretta», lo rende «estremamente difficile da affrontare». Alla domanda se consideri Putin più «uno scaltro genio o uno spietato tiranno», Burns ha risposto: «Penso che il tiranno spietato si avvicini molto di più».

Riguardo all'Ucraina, secondo Burns «Putin è determinato a dominare e controllare l'Ucraina per plasmarne l'orientamento», aggiungendo che riportare l'Ucraina in quella che considera la sfera di influenza della Russia «è una questione di convinzione personale» per Putin. «Per molti anni ha ribollito in una combinazione infiammabile di rancore e ambizione», ha detto Burns che, come ricorda il Washington Post, è stato ambasciatore in Russia dal 2005 al 2008. «Quindi è andato in guerra sulla base di una serie di ipotesi che lo hanno portato a credere che la Russia si trovasse in una posizione di favore per l'uso della forza», ha concluso.

19:14 Mcdonald's chiude temporaneamente i suoi 850 fast food in Russia

McDonald's ha annunciato la chiusura «temporanea» di tutti i suoi 850 ristoranti e fast food in Russia. Con una lettera a dipendenti e agli addetti dei franchising, l'amministratore delegato Chris Kempczinski afferma che «non possiamo ignorare l'inutile sofferenza umana che sta avvenendo in Ucraina». In Russia il gruppo è presente da oltre 60 anni e conta 62.000 dipendenti, ai quale tuttvia continuerà a corrispondere i salari, secondo quanto afferma il manager, così come ai dipendenti dei ristoranti in Ucraina, che in parte si sono rifugiati in Polonia.

19:00 Bbc riprende a trasmettere in inglese dalla Russia

La Bbc ha annunciato la ripresa delle sue trasmissioni in lingua inglese dalla Russia da martedì sera dopo averli sospesi a causa dell'adozione in Russia di una legge che impone pesanti pene detentive per la diffusione di «fake news sull'esercito». L'emittente pubblica britannica ha affermato di aver «considerato le implicazioni della nuova legislazione, nonché l'urgente necessità di riferire dall'interno della Russia» e «dopo un'attenta considerazione» di aver «deciso di riprendere le trasmissioni in inglese dalla Russia stasera».

18:50 Zelensky a parlamento britannico: «Necessaria non-fly zone sull'Ucraina»

Roma, 8 mar. - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rivolgendosi in video conferenza in diretta ai deputati britannici riuniti ai Comuni, ha detto che le sanzioni sono benvenute ma non sono sufficienti e ha ribadito che deve esserci una no-fly zone sull'Ucraina.

«La decisione della Cpi di indagare sulla Russia per crimini di guerra ci ha dato la speranza che ci saranno conseguenze. Ma non è abbastanza», ha detto ancora il leader ucraino ricordando che più di 15 bambini sono morti in guerra, e queste sono «vite di bambini che avrebbero potuto vivere».

18:49 Zelensky: «La nostra è una guerra contro i nazisti»

«Mi rivolgo a voi come cittadino, come presidente di un grande Paese, con un sogno». Così ha esordito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rivolgendosi in collegamento video in diretta ai parlamentari britannici riuniti alla Camera dei Comuni a Londra.

Zelensky ha proseguito paragonando la lotta dell'Ucraina contro la Russia allo sforzo bellico britannico contro la Germania nazista nella Seconda guerra mondiale. «Non volevate perdere il vostro Paese quando i nazisti volevano prenderlo», ha detto il presidente ucraino ai deputati che prima dell'inizio del discorso gli hanno tributato una standing ovation. «E avete dovuto combattere per la Gran Bretagna», ha aggiunto prima di elogiare il popolo ucraino. «Il mio popolo ha dato prova di eroismo contro le forze russe. I bombardamenti non ci hanno fermati», ha detto ancora Zelensky.

18:42 Zelensky: «Lotteremo fino alla fine»

L'Ucraina «combatterà fino alla fine» e «non verrà sconfitta»: lo ha ribadito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un discorso in teleconferenza al Parlamento britannico. «Continueremo a combattere per la nostra terra, a qualunque costo. Combatteremo nelle foreste, nei campi, sulle spiagge e per le strade», ha continuato Zelensky, evocando il celebre discorso pronunciato da Winston Churchill nel 1940.

18:41 Intelligence USA: tra 2.000 e 4.000 i soldati russi uccisi

L'intelligence americana stima tra 2.000 e 4.000 i soldati russi rimasti uccisi in Ucraina dall'inizio del conflitto, il 24 febbraio scorso. Lo ha detto oggi il direttore della Defense Intelligence Agency (Dia), Scott Berrier, riferendo alla Commissione intelligence della Camera dei rappresentanti. Berrier ha spiegato che la stima si basa sia su fonti di intelligence che su informazioni open source, secondo quanto riportato dalla Cnn.

18:20 Biden: «L'Ucraina non sarà mai una vittoria per Putin»

L'Ucraina non sarà mai una vittoria per Putin. Potrà essere in grado di prendere una città, ma non sarò mai in grado di possedere il paese». Lo ha detto il presidente americano Joe Biden nella conferenza stampa in cui ha annunciato il blocco delle importazioni di petrolio e gas russo. «Putin sembra determinato a continuare il suo percorso omicida a qualunque costo, ora che ha preso di mira le città e nelle città, le scuole, gli ospedali, i condomini» ha aggiunto Biden sottolineando che «la Russia potrebbe continuare a macinare la sua avanzata ad un prezzo orribile».

18:08 Biden: «Putin non potrà usare combustibili come armi»

«Non sarà per sempre che Putin sarà in grado di usare i combustibili fossili come armi contro altre nazioni». Lo ha dichiarato il presidente americano Joe Biden nella conferenza stampa in cui ha annunciato il bando del petrolio e del gas russo. Biden ha aggiunto che «questa crisi è un duro promemoria per proteggere la nostra economia a lungo termine e diventare indipendenti dal punto di vista energetico», spiegando che con i partner europei è diventato pressante «svezzarsi dal petrolio russo» e «accelerare la transizione verso l'energia pulita». Il president ha voluto precisare che questa decisione non abbassera i prezzi dell'energia per le famiglie, ma servirà a trasformare l'economia statunitense.

18:08 New York Times ritira i suoi giornalisti dalla Russia

Il New York Times ritirerà i suoi giornalisti dalla Russia, nell'interesse della sicurezza della redazione. «Per ora li stiamo spostando fuori dal paese», ha detto martedì un portavoce del Times in una dichiarazione, aggiungendo. «Non vediamo l'ora che tornino il prima possibile mentre monitoriamo l'applicazione della nuova legge».

La legge a cui fa riferimento il Times è quella firmata dal presidente russo Vladimir Putin la scorsa settimana e prende di mira le comunicazioni indipendenti sull'invasione russa in corso dell'Ucraina. La norma comporta una condanna fino a 15 anni di reclusione per i trasgressori che diffondono «notizie false» sulle forze russe. Lunedì, il Times in prima pagina aveva pubblicato la foto straziante di Lynsey Addario che mostrava la famiglia ucraina uccisa dai bombardamenti russi nella città di Irpin. Il Washington Post la scorsa settimana ha deciso di rimuovere i sottotitoli e le date da determinate notizia in risposta alla legge,

18:07 Londra: «Stop a importazioni petrolio russo entro fine anno»

Il governo britannico ha annunciato che eliminerà gradualmente, entro la fine dell'anno, le importazioni di petrolio dalla Russia. Lo ha annunciato il ministro per le Attività produttive e l'Energia, Kwasi Kwarteng, su Twitter.

17:50 Biden: «Bando petrolio non sarà a costo zero per gli USA»

«La decisione di oggi non è a costo zero qui in casa. Da quando Putin ha iniziato la sua operazione militare ai confini ucraini proprio da allora, il prezzo del gas e del pompaggio americano di 75 centesimi. E con questa azione, salirà ulteriormente. Farò tutto il possibile per ridurre al minimo questo impatto. Lo ha dichiarato il presidente americano Joe Biden in conferenza stampa. «In coordinamento con i nostri partner, abbiamo già annunciato che rilasceremo 60 milioni di barili di petrolio dalle nostre riserve petrolifere congiunte. La metà viene dagli Stati Uniti» ha aggiunto Biden mettendo in guardia chi approfitterà della situazione per aumentare i prezzi in modo illegale.

17:49 Biden: «Vietiamo tutte importazioni di petrolio e gas russi»

«Sono qui per annunciare che stiamo vietando tutte le importazioni di petrolio, gas ed energia russi».Lo ha dichiarato il presidente americano Joe Biden in conferenza stampa, aggiungendo che è stato concordato con gli alleati europei.

17:35 Partito Zelensky propone patto sicurezza alternativo a NATO

Il partito del presidente ucraino Zelensky, Servitore del Popolo, ha proposto di dare vita a un nuovo accordo per la sicurezza, in alternativa all'adesione di Kiev alla Nato, indicando in Stati Uniti, Turchia e paesi confinanti, compresa la Russia, i garanti della sicurezza del paese.

«L'Alleanza non è pronta ad accettare l'Ucraina per almeno i prossimi 15 anni e lo dice chiaramente. Non abbiamo nemmeno il sostegno in una guerra completamente giusta dall'Alleanza, solo dai singoli Stati. E poiché è impossibile entrare a far parte della Nato nei prossimi anni, non possiamo usare solo le parole della Costituzione sul cammino verso l'Alleanza per difendere il nostro Paese. La rotta è la politica. Non le armi. Non gli aerei. Dobbiamo parlare di azioni concrete. Su un trattato concreto che possa assicurare la sicurezza dell'Ucraina fintanto che la Nato non sarà pronta ad accettarci», recita la dichiarazione pubblicata dal partito sul suo canale Telegram.

E gli Stati garanti della sicurezza dell'Ucraina «potrebbero essere gli Stati Uniti, la Turchia e gli Stati vicini dell'Ucraina». In tale situazione, «la Russia avrebbe anche l'obbligo legale di riconoscere la statualità ucraina e garantire che non minaccerà il nostro Stato».

17:33 Biden: «Strategia con UE per indipendenza da energia russa»

«Possiamo fare questo passo quando gli altri non possono, ma stiamo lavorando a stretto contatto con l'Europa e i nostri partner per sviluppare una strategia a lungo termine per ridurre anche la loro dipendenza dall'energia russa». Lo ha dichiarato il presidente americano Joe Biden in conferenza stampa, aggiungendo che la decisione statunitense di bandire il petrolio e il gas russo ha il consenso bipartisan del Congresso. Biden ha sottolineato che con la Nato, la UE e i nostri alleati «siamo totalmente uniti».

17:11 Putin e Bennett hanno avuto una conversazione telefonica

Su iniziativa della parte israeliana, Vladimir Putin e il primo ministro israeliano Naftali Bennett hanno avuto una conversazione telefonica. Su iniziativa israeliana. Lo rende noto il Cremlino in una nota.

16:52 Media israeliani: «Mosca ha presentato una proposta a Kiev»

La Russia ha presentato una versione «finale» della sua offerta per porre fine alla guerra che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky deve accettare o rifiutare. Una proposta «difficile», ma non «impossibile». E' quanto hanno riferito al quotidiano israeliano Maariv fonti al corrente dell'incontro avuto sabato scorso dal premier israeliano Naftali Bennett, a Mosca, con il presidente russo Vladimir Putin.

Le fonti hanno sottolineato che si tratta di una proposta peggiore di quello che Zelensky avrebbe potuto ottenere prima dell'aggressione russa, ma «il divario tra le parti non è grande». Le stesse fonti hanno fatto sapere che Putin ha ordinato alle proprie forze armate di fermarsi in attesa della decisione di Zelensky. Se il presidente dell'Ucraina rifiuta la proposta, hanno aggiunto, è probabile che accada quanto detto nei giorni scorsi dal presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui «il peggio deve ancora venire».

Zelensky è combattuto: può rafforzare l'indipendenza dell'Ucraina, ma a caro prezzo, secondo il resoconto del Maariv rilanciato dal Jerusalem Post, perchè si presume che sarà costretto a rinunciare alla regione del Donbass, a promettere che l'Ucraina non si unirà alla Nato, a ridurre il suo esercito e a dichiarare la neutralità. E proprio oggi il leader ucraino, in un'intervista all'Abc, ha parlato di «un possibile compromesso su Crimea e Donbass"

16:45 Johnson: «Pronti ad aumentare sostegno militare a Polonia»

La Gran Bretagna è pronta ad aumentare il proprio sostegno militare nei confronti della Polonia, qualora dovesse rivelarsi necessario: lo ha affermato il premier britannico Boris Johnson, durante l'incontro con i leader del Gruppo di Visegrad (Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Polonia). Johnson ha inoltre ribadito la solidarietà a Varsavia ringraziando il popolo polacco per l'accoglienza nei confronti del popolo ucraino, «in un momento così terribile"; il premier ha poi definito «barbaro» l'attacco russo sottolineando come l'Occidente debba «continuare a imporre delle sanzioni».

16:39 Anche Londra si prepara a rinunciare a petrolio russo

Anche il governo di Londra si prepara ad annunciare un piano per porre fine gradualmente l'utilizzo di combustibili fossili russi, dopo le indiscrezioni che gli Usa si preparano a bandire il petrolio e il gas russo. Downing Street farà un annuncia a breve, riferiscono fonti di governo.

16:36 Provider russi verso disconnessione dalla rete Internet principale

«Provider russi verso disconnessione dalla rete Internet principale» dal momento che Cogent, uno dei maggiori fornitori di servizi Internet, ha iniziato a tagliare fuori gli operatori russi. Lo confermano pubblicazioni russe specializzate, dopo che la stessa società statunitense Cogent Communications lo ha annunciato venerdì. Cogent non è l'unica via d'uscita web dalla Russia. Tuttavia, se tutti gli altri lo fanno, Internet diventerà più fragile e meno interconnesso, temono gli esperti.

I maggiori gruppi di tlc come Rostelecom, VimpelCom e MegaFon, ma anche pesi massimi del web russo come Yandex e VK lavorano con Cogent. L'azienda offre loro di ritirare la propria rete e le apparecchiature server entro un mese. Secondo la stampa specializzata russa «tale azione peggiorerà l'accesso ai siti i cui servizi sono ubicati all'estero. L'accesso potrebbe arrivare a essere completamente interrotto». La mossa non significa che la Russia non ha accesso a Internet, ma significa che un importante canale di traffico è sparito. Cogent gestisce oltre 100.000 miglia di collegamenti in fibra ottica tra e all'interno di città in Nord America, Sud America, Europa, Asia, Australia e Africa.

16:25 UE: «Possibile ridurre di due terzi consumo di gas Russia in 1 anno»

L'Ue può ridurre di «circa due terzi» la sua dipendenza dal gas naturale della Russia nell'arco di un anno, «mettendo fine alla sovra dipendenza verso un singolo fornitore». Lo sostiene la Commissione europea nel documento di proposte presentato oggi sulle strategie per l'energia. E interpellato sul come ognuno possa contribuire a questo obiettivo, il vicepresidente della Commisione, Frans Timmermans ha riposto con esempi come «abbassare la temperatura in casa» o «fare consumi più coscienziosi».

16:23 Lanza (Luiss): «Per sostituire gas russo c'è problema costi»

La sostituzione del gas importato dalla Russia, pari al 40% delle importazioni di gas in Italia è complicata e pone un problema di costi. Qualcosa potremmo sostituire ma che si arrivi a una totale autonomia nel giro di 24-30 mesi è difficile. Lo spiega in una intervista ad askanews il professor Alessando Lanza, docente di Energy and environmental policy presso l'Università Luiss.

16:14 Timmermans: «UE non ha piani su bond comuni per energia e difesa»

La Commissione europea non sta approntato piani per il lancio di obbligazioni europee comuni per finanziare le strategie su energia e difesa. Lo ha riferito il vicepresidente della Commissione, Franz Timmermans interpellato durante una conferenza stampa sulle speculazioni di stampa su questa ipotesi. «Non abbiamo piani di questo tipo nella Commissione, forse - ha detto - è qualcosa a cui sta pensando qualche Stato membro (più o meno)».

16:10 OCSE sospende partecipazione Russia e Bielorussia

In risposta all'aggressione su larga scala della Russia contro l'Ucraina, il Consiglio dell'Ocse ha deciso di sospendere immediatamente la partecipazione della Russia e della Bielorussia agli organismi dell'organizzazione. Il Consiglio, si legge in una dichiarazione del segretario generale, continuerà a rivedere la situazione come appropriato.

16:09 Colloquio del ministro della Difesa russo con omologo turco

Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha discusso oggi con l'omologo turco, Hulusi Akar, della situazione in Ucraina e di altre questioni riguardanti la cooperazione bilaterale nella difesa. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo in una nota riportata dall'agenzia di stampa Ria. Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa di Ankara in una nota riportata da Ria, «il ministro Akar ha espresso la nostra aspettativa di sostegno per un arrivo in sicurezza in Turchia delle navi mercantili in attesa nei porti russi».

16:09 Macron: «Xi sostiene nostra azione per cessate il fuoco»

Il presidente francese Emmnuel Macron ha segnalato come il suo omologo cinese Xi Jinping, nel colloquio avuto assieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz abbia dato sostegno alla loro azione «per un cessate-il-fuoco e la garanzia dell'accesso delle persone agli aiuti umanitari» in Ucraina. «Assieme il cancelliere tedesco abbiamo discusso questa mattina con il presidente cinese sulle drammatiche conseguenze della guerra in Ucraina. Per un cessate il fuoco e la garanzia dell'accesso delle persone agli aiuti umanitari, il presidente Xi ha dato il suo sostegno alla nostra azione», ha scritto su Twitter Macron.

15:57 UE: stop dipendenza da gas russo con più fonti e taglio consumi

La Commissione europea europea sostiene che è possibile mettere fine alla dipendenza da petrolio e gas dalla Russia «ben prima del 2030». E Per realizzarlo propone di sviluppare un piano che ha battezzato «REPowerEU» basato su due pilastri: diversificare le forniture, tramite maggior gas liquefatto, gasdotti da fornitori non russi, aumento dei volumi di biometano e idrogeno rinnovabile autoprodotto o importato e, secondo, riducendo più rapidamente l'uso di combustibili fossili su case, costruzioni, industria e produzione elettrica aumentando l'efficienza, l'uso di rinnovabili e intervenendo sulle strozzature delle infrastrutture.

Bruxelles afferma che una «piena attuazione» delle sue proposte «Fit for 55» ridurrebbe i consumi annuali di gas naturale del 30%, equivalente a 100 miliardi di metri cubi per il 2030. «Con le misure previste nel piano REPowerEu ridurremo gradualmente di almeno 155 miliardi di metri cubici l'uso di gas, equivalente al volume importato dalla Russia nel 2021. Circa due terzi di questa riduzione - dice la Commissione con un comunicato - può essere ottenuta nell'arco di un anno, mettendo fine alla sovra dipendenza verso un singolo fornitore».

La Commissione propone di lavorare con i Paesi membri per identificare i progetti più auspicabili per raggiungere questi obiettivi.

14:36 Bloomberg: «Oggi bando USA a import petrolio e gas russo»

L'amministrazione Biden è pronta a imporre un divieto alle importazioni statunitensi di energia russa già oggi, senza il coordinamento con gli alleati europei, secondo alcune persone che hanno familiarità con la questione, riferisce l'agenzia di notizie Bloomberg. Il divieto dovrebbe includere petrolio russo, gas naturale liquido e carbone, secondo due persone a conoscenza della decisione e che hanno parlato all'agenzia sotto garanzia di anonimato.

14:35 Kiev: «Per discutere rinuncia a NATO ci servono garanzie»

Il capo dell'ufficio presidenziale ucraino fa sapere che Volodymyr Zelensky è pronto «a negoziati costruttivi sui punti chiave» posti dalla Russia. Ma «dobbiamo ricevere una serie chiara e specifica di garanzie per la nostra sicurezza, giuridicamente vincolante, in una situazione in cui la Nato afferma apertamente che non ci sarà l'adesione dell'Ucraina», ha dichiarato Mikhail Podolyak, riportato dal canale Telgram ucraino Strana.ua.

«La cosa principale è, ovviamente, la sicurezza. La cessazione delle ostilità... Per quanto riguarda le questioni politiche, il presidente Zelensky non ha paura di parlare con la parte russa di questioni politiche. Ma è naturale che difendiamo la nostra statualità nazionale, i nostri diritti nazionali», ha detto Podolyak. «È inutile per parlare dei dettagli ora. Ora la cosa principale è proteggere l'Ucraina», ha concluso.

14:22 Stoltenberg: «NATO deve fare in modo che conflitto non si espanda»

La NATO ha la «responsabilità di garantire che il conflitto non si espanda oltre l'Ucraina», ha affermato il segretario generale Jens Stoltenberg. Parlando durante una conferenza stampa congiunta a Riga con il presidente lettone Egils Levits martedì, Stoltenberg ha osservato che «la sofferenza che vediamo ora in Ucraina è orribile».

«Abbiamo la responsabilità di garantire che il conflitto non si intensifichi e si espanda oltre l'Ucraina. Sarebbe ancora più pericoloso, distruttivo e ancora più mortale. La situazione potrebbe sfuggire di mano», ha detto Stoltenberg.

14:18 Cina valuta ingresso in aziende russe (Bloomberg)

La Cina sta valutando l'acquisto o l'aumento di partecipazioni in società russe di energia e materie prime, come il gigante del gas Gazprom e il produttore di alluminio Rusal. Lo scrive l'agenzia Bloomberg. «Pechino è in trattative con le sue società statali, tra cui China National Petroleum, China Petrochemical, Aluminium of China e China Minmetals, su eventuali opportunità di potenziali investimenti in società o attività russe. I colloqui sarebbero a una fase iniziale e non è detto che arrivino ad un accordo», scrive Bloomberg citando una fonte. Colloqui tra aziende di energia russe e cinesi sono iniziati», secondo un'altra fonte.

13:53 Goldman Sachs: «Con stop gas russo eurozona perderà 2,2% Pil, Italia 2,6%»

Nello scenario peggiore in cui la Russia interrompesse tutte le esportazioni di gas verso l'Europa, il Pil dell'area euro diminuirebbe di 2,2 punti percentuali nel 2022 rispetto alla previsione di base, con impatti considerevoli in Germania (-3,4 punti) e in Italia (-2,6 punti). Lo sostiene un report di Goldman Sachs, sottolineando come la dipendenza dal gas russo della Germania (50% delle sue importazioni totali) e dell'Italia (45% circa) sia «notevole».

L'Europa, spiega la banca d'affari Usa, dipende «pesantemente» dal gas naturale russo, con Mosca che rappresenta circa un terzo delle importazioni dell'eurozona. Dato l'alto grado di incertezza, Goldman Sachs paventa quindi tre scenari: il primo, in cui non ci sono ulteriori interruzioni di fornitura di gas in aggiunta alla riduzione del flusso dallo scorso settembre; un secondo, con l'arresto della fornitura di gas che passa attraverso l'Ucraina per tutto l'anno; e un terzo scenario con lo stop completo di tutte le importazioni russe attraverso i gasdotti verso Europa, anche per il resto dell'anno.

13:50 Blinken: «Paesi UE pongano fine a dipendenza da energia russa»

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ritiene un «imperativo» che i paesi europei smettano di fare affidamento sull'energia russa, soprattutto mentre è in corso la guerra in Ucraina. Parlando in una conferenza stampa congiunta a Tallinn con il primo ministro estone Kaja Kallas, Blinken ha affermato che c'è «non solo un'opportunità ma anche un imperativo in questo momento, per molti Paesi in Europa: uscire finalmente dalla dipendenza dall'energia russa». «Perché la Russia la usa come un'arma», ha insistito.

13:33 Stoltenberg: con guerra fuori Ucraina situazione «fuori controllo»

La NATO ha la «responsabilità» che «con ci sia un'escalation del conflitto» e che questo «non esca fuori dai confini dell'Ucraina» perché la situazione sarebbe fuori controllo». Lo ha detto oggi il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante la sua visita in Lettonia. Parlando durante una conferenza stampa congiunta con il presidente lettone Egols Levits, il leader della Nato9 ha confermato che l'Alleanza «difenderà ogni centimetro» del territorio del suo territorio.

13:21 Partito Putin: «Nazionalizzare produzione società in fuga dalla Russia»

La Russia dovrebbe considerare di nazionalizzare la produzione delle aziende occidentali che hanno sospeso la loro attività nel Paese dall'invasione dell'Ucraina. Lo ha scritto Andrei Turchak, il segretario generale del Consiglio di «Russia Unita», il partito di Vladimir Putin, spiegando che si tratterebbe di una decisione «puramente politica». «È una misura estrema, ma non tollereremo pugnalate alla schiena», ha commentato.

Anche l'ex presidente russo Dmitry Medvedev ora sostiene l'idea di nazionalizzare le attività delle società straniere. «Sequestreremo i beni di stranieri e società straniere in Russia, a seconda di ciò che questo o quel Paese ha introdotto come sanzioni anti-russe. È possibile che nazionalizzeremo la proprietà di cittadini di paesi ostili», ha insistito in un'intervista al quotidiano russo Vzgiad, tradotta dal Courrier International.

13:21 Colloquio tra Lavrov e il Cardinale Parolin

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha avuto oggi un colloquio telefonico con il segretario di Stato vaticano, il card. Pietro Parolin. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo. «Le parti hanno espresso speranza per il prossimo round di colloqui tra Mosca e Kiev e per un accordo sulle questioni fondamentali che sono al centro della crisi ucraina, al fine di arrivare a una soluzione e far cessare le ostilità - si legge nel comunicato riportato dall'agenzia di stampa Interfax - dopo che Parolin ha espresso preoccupazione per la situazione in Ucraina, Lavrov lo ha informato sulla posizione russa sulle cause e gli obiettivi dell'operazione militare speciale condotta in Ucraina».

12:53 Prezzo gas sceso sotto 200 euro a Mwh

In calo questa mattina il prezzo del gas che si è portato sotto i 200 euro a Mwh. Il future su aprile al Ttf, il mercato del gas dei Paesi Bassi per il Nord e il Centro Europa ha raggiunto i 187 euro a Mwh per poi risalire a 205 euro a Mwh, in calo del 10%. Nella giornata di oggi il prezzo ha raggiunto i 295 euro a Mhw, per poi ripiegare dopo che Gazprom ha assicurato che le forniture sono in linea con le richieste.

12:43 Estonia: «Chiudere i buchi nelle sanzioni contro Mosca»

La prima ministra estone Kaja Kallas ha chiesto di chiudere i buchi nelle sanzioni occidentali contro la Russia durante una conferenza stampa congiunta dopo l'incontro con il segretario di stato Usa Antony Blinken. In particolare, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Reuters, Kallas ha chiesto che i paesi occidentali restringano il mercato delle criptovalute per chiudere questo buco che permette di aggirare le sanzioni. Inoltre ha auspicato la chiusura totale per la Russia e la Bielorussia del sistema interbancario Swift

12:29 Xi a Macron e Scholz: «Massimo autocontrollo in crisi ucraina»

Il presidente cinese Xi Jinping, in una conversazione col presidente francese Emmanuel Macron e con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha lanciato un appello al «massimo autocontrollo» nel conflitto ucraino, per il quale ha «profonda preoccupazione». Lo riferiscono i media cinesi. Pechino non ha condannato l'invasione russa dell'Ucraina ed è vista dall'Europa come una risorsa per una possibile mediazione tra le parti intrattenendo con Mosca buone relazioni.

12:24 Zelensky: «Crimea e Donbass? Possibile compromesso, no ultimatum»

Su Crimea e Donbass con la Russia «possiamo discutere e trovare un compromesso, su come continuare a vivere», ma l'Ucraina non accetterà un ultimatum dal Cremlino, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una intervista a Abc. «Se parliamo di territori temporaneamente occupati e repubbliche non riconosciute da nessuno», ha detto Zelensky, rispondendo a una domanda sulla richiesta russa di riconoscere la Crimea come russa e il Donbass indipendente, «possiamo discutere e trovare un compromesso».

«Per me è importante sapere come la gente che vuole essere parte dell'Ucraina vivrà in quei territori», ha detto, citando «garanzie di sicurezza. È questione più complicata di riconoscere e basta, questo è un altro ultimatum e non siamo pronti per un ultimatum», ha affermato il leader ucraino, «la cosa importante è che Putin cominci a dialogare».

12:10 Russia, arriva Radio Sputnik al posto di Eco di Mosca

Da domani sulle frequenze di Radio Eco di Mosca, una delle ultime voci indipendenti nel panorama mediatico russo, trasmetterà radio Sputnik, fedele ripetitore delle posizioni del Cremlino. Lo ha annunciato la direttrice del di Russia Today e Sputnik, Margarita Simonyan, secondo cui «viene risolta una ingiustizia storica, ovvero che la radio più citata in Russia ad oggi non ha una frequenza Fm».

Echo di Mosca è stata chiusa nei primi giorni di marzo dopo il blocco delle sue trasmissioni da parte dell'ente russo che controlla le telecomunicazioni, a causa dei servizi e i dibattiti sull'attacco all'Ucraina. Lo storico direttore dell'emittente, Alexey Venediktov, è stato licenziato dal gruppo Gazprom media, proprietario di Eco di Mosca.

12:02 Shell: «Stop acquisto petrolio russo»

Il colosso petrolifero britannico Shell ha annunciato oggi la sua intenzione di ritirarsi dal suo coinvolgimento in tutti i progetti relativi agli idrocarburi russi, compresi il petrolio greggio, i prodotti petroliferi, il gas e il gas naturale liquefatto, in modo graduale e in linea con le nuove indicazioni delle autorità. Come primo passo immediato, la società interromperà tutti gli acquisti spot di petrolio greggio russo. Chiuderà anche le sue stazioni di servizio, i carburanti per l'aviazione e le operazioni di lubrificazione in Russia.

11:40 Unhcr: «Due milioni di persone hanno già lasciato l'Ucraina»

Come annuncia il responsabile dell'agenzia ONU per i rifugiati Unhcr Filippo Grandi, sono già due milioni le persone che hanno lasciato l'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa.

11:37 Zelensky denuncia: «Promesse non mantenute dall'Occidente»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato oggi le «promesse» non mantenute dell'Occidente di proteggere l'Ucraina dai bombardamenti russi. «Stiamo ascoltando promesse da tredici giorni. Tredici giorni in cui ci viene detto che saremo aiutati in cielo, che ci saranno aerei, che ci verranno consegnati», ha detto in un video pubblicato su Telegram. «Ma la responsabilità di questo è anche di chi non ha potuto prendere una decisione in Occidente per 13 giorni (...). Di coloro che non hanno protetto i cieli ucraini dagli assassini russi», ha aggiunto il presidente. «L'umanità, che deve prevalere nelle capitali del mondo, deve prevalere sulla paura», ha insistito.

11:24 Yanukovich a Zelensky: «Ferma la guerra, ottieni la pace a ogni costo»

L'ex presidente dell'Ucraina, Viktor Yanukovych, ha invitato l'attuale capo dello Stato Volodymyr Zelensky a fermare la guerra ad ogni costo. «Capisco molto bene che hai molti 'consiglieri'. Ma sei personalmente obbligato a fermare lo spargimento di sangue e raggiungere un accordo di pace ad ogni costo», ha detto Yanukovich, secondo quanto riferito da Interfax.

11:18 Polonia: «Insufficienti aiuti UE per profughi»

L'offerta dell'Unione europea di 500 milioni di euro in aiuti ai paesi che aiutano i rifugiati ucraini è insufficiente, ha affermato un viceministro degli esteri polacco. «Questa cifra non sarà certamente sufficiente, soprattutto perché sarà distribuita tra tutti i paesi», ha detto Pawel Jablonski in un'intervista a Polsat News.

Jablonski ha affermato che i calcoli iniziali stimano che il costo per ospitare un milione di rifugiati costerà alla Polonia fino a 10 miliardi di zloty (2,2 miliardi di dollari/2 miliardi di euro) se si tiene conto dei costi dell'istruzione, dell'assistenza sanitaria e delle assicurazioni sociali.

11:07 Mosca: Russia e USA tornino a «coesistenza pacifica» Guerra Fredda

Russia e gli Stati Uniti dovrebbero tornare al principio della coesistenza pacifica come hanno fatto durante la Guerra Fredda: è quanto riferito dal ministero degli Esteri russo, citato da Interfax. Mosca è pronta per un dialogo onesto e rispettoso con gli Stati Uniti e nutre la speranza che i rapporti con Washington tornino alla normalità, ha detto Alexander Darchiyev, direttore del Dipartimento del Nord America presso il ministero degli Esteri russo.

«Siamo aperti a un dialogo onesto e rispettoso, reciprocamente, nella stessa misura in cui gli Stati Uniti saranno pronti per questo. Forse, farebbe bene ricordare il principio ben dimenticato che ha funzionato durante la Guerra Fredda, la convivenza pacifica, nonostante i valori e gli ideali che ci separano e che non devono essere imposti l'uno all'altro», ha detto Darchiyev.

«E anche il proverbiale 'ordine basato sulle regole' insieme alle norme 'progressiste' che rifiutano la morale tradizionale non ci devono essere imposte», ha affermato ancora il diplomatico. «Se procederemo da questa comprensione delle basi delle relazioni bilaterali, alla luce della responsabilità speciale della Russia e degli Stati Uniti per il destino del mondo come superpotenze nucleari, conserviamo la speranza che torni la normalità nelle relazioni tra i nostri paesi», ha insistito. «Ma, ovviamente, questo richiede un movimento reciproco di entrambe le parti. Vorrei ribadire che siamo pronti per tale reciprocità», ha concluso Darchiyev.

10:49 Cina a USA: «Dare dettagli su laboratori biologici»

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha esortato gli Stati Uniti a dare i dettagli dei laboratori che fanno ricerca nel settore biologico in Ucraina e sono finanziati da Washington, inclusi su tipi di virus che vengono conservati e esaminati e quali ricerche vengono condotte nelle strutture. Pechino chiede alle parti in causa nel conflitto in Ucraina di garantire la sicurezza di questi laboratori. Lo scrive il sito CGTN. La richiesta del ministero arriva dopo che domenica la Russia ha denunciato di avere le prove di laboratori che sviluppano programmi militari su possibili armi biologiche in Ucraina.

10:28 Zelensky: «Su adesione a NATO mi sono raffreddato da tempo»

«Riguardo la questione della Nato, mi sono raffreddato da tempo, da quando abbiamo capito che la Nato non è pronta ad accettarci», ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una intervista a Abc. «Non saremo un Paese che chiede in ginocchio, non siamo quel Paese e non voglio essere quel presidente».

10:19 Gas russo continua a fluire in Europa

Rimangono elevate le spedizioni di gas via Ucraina, nel rispetto dei volumi contrattuali a lungo termine, e pari a 109 milioni di metri cubi al giorno, sui livelli dei volumi di ieri. Lo riporta Interfax. «Gazprom fornisce normalmente gas russo per il transito attraverso il territorio dell'Ucraina, in conformità con le richieste dei consumatori europei, 109,5 milioni di metri cubi all'8 marzo», ha detto ai giornalisti il portavoce di Gazprom Sergei Kupriyanov.

10:16 Zelensky: «Questo conflitto porterà Terza guerra mondiale»

«Credetemi, ho parlato con molti leader occidentali, questa guerra non finirà qui, farà scoppiare la Terza guerra mondiale», ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una intervista a Abc, in cui afferma tra l'altro che il presidente Vladimir Putin potrebbe porre fine alla perdita di vite civili in Ucraina, se solo lo volesse. «Penso che sia in grado di fermare la guerra che ha iniziato», ha detto Zelensky. «Dovrebbe sapere una cosa importante che non può negare, che è in grado di fermare la guerra».

10:06 Cingolani: «Russia chiude gas? Sacrifici ma non ci fermiamo»

Se la fornitura di gas dalla Russia fosse «interrotta completamente le riserve attuali e il piano di emergenza ci darebbero tempo per arrivare alla stagione buona, abbiamo lo stoccaggio. Ad aprile avremo metà della disponibilità che ora importiamo dalla Russia. Dovremo fare sacrifici ma non fermeremo le macchine». Lo ha deto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani intervistato su Rai 3. «In questo momento il gas si vende altre 300 euro per Mwh e frutta 1 mld di euro al giorno. Non sono sicuro che vogliano chiudere. C'è una componente finanziaria che non va sottovalutata», ha aggiunto.

10:01 Vola il nichel, il London Metal Exchange sospende le contrattazioni

Schizza il prezzo del nichel, raddoppiato rispetto alle quotazioni di ieri dopo aver sfondato brevemente i 100.000 dollari a tonnellata, sui timori che la Russia, tra i principali produttori al mondo, non possa più esportare la sua produzione. Il London Metal Exchange (LME) ha così deciso di sospenderne le contrattazioni almeno per il resto della giornata.

09:54 Cingolani: «In 24-30 mesi saremo indipendenti da gas russo»

«Noi dalla Russia importiamo 29 miliardi di mc di gas. Questi vanno sostituiti. Al momento abbiamo realizzato una operazione anticipata e rapida e a primavera inoltrata 15 mld saranno rimpiazzati. Rimane la metà stiamo lavorando su rinforzo delle infrastrutture, rigassificatori e contratti di lungo termine. Ventiquattro, 30 mesi dovrebbero bastare per renderci indipendenti». Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani intervistato su Rai3.

09:42 L'oro prosegue la sua corsa, massimo a 2.027 dollari

Non si arresta la corsa delle materie prime, con l'oro, bene rifugio per eccellenza, che si porta ben sopra i 2.000 dollari l'oncia, arrivando a toccare un top a 2.027 dollari, sui massimi da agosto 2020.

09:19 Maduro: «Conflitto può portare a Terza guerra mondiale»

Il conflitto militare in Ucraina potrebbe portare a una terza guerra mondiale, ha affermato il presidente venezuelano Nicolas Maduro, aggiungendo che è importante fermare la «follia» globale. «Il conflitto si sta espandendo da un punto di vista militare, che potrebbe portare a una terza guerra mondiale. Già ora ha conseguenze globali, come un impatto devastante sui prezzi di petrolio, benzina e gas, sul costo del cibo, dei fertilizzanti , trasporti. L'impatto globale si esprime nell'insicurezza, nella gestione delle relazioni internazionali», ha affermato Maduro, citato dall'emittente venezuelana VTV, esprimendo la speranza che si possa «fermare la follia che ha colto i leader più importanti dell'Occidente e del mondo».

09:13 Gas: prezzo in rialzo a 260 euro alla Borsa di Amsterdam

Prezzo del gas in ulteriore rialzo alla Borsa di Amsterdam a 260 euro al megawattora, dopo un picco toccato in avvio di giornata a 295 euro.

09:02 Britannici pronti a sostenere Polonia se fornirà caccia a Kiev

Il Regno unito è pronto a «sostenere i polacchi e qualunque sia la loro decisione» ha detto il ministro della Difesa britannico Ben Wallace nel caso in cui Varsavia fornisse caccia all'Ucraina, ma ha avvertito che questa scelta porterebbe il Paese «direttamente sulla linea del fuoco» di Russia e Bielorussia. Parlando a Sky News, ha spiegato che il sostegno non consisterebbe nel fornire aerei da combattimento che gli ucraini possano usare ma «proteggeremo la Polonia, li aiuteremo con tutto quello che serve».

08:23 Unimpresa: «Con petrolio a 150 dollari inflazione all'8,4%»

L'inflazione in Italia è destinata a crescere ancora e arrivare a giugno all'8,4%. Un'inevitabile, ulteriore impennata dell'indice dei prezzi al consumo sarà causata dalle crescenti tensioni per la guerra in Ucraina che stanno alimentando, in particolare, il prezzo del petrolio. Lo segnala il centro studi di Unimpresa, basando la previsione sull'inflazione con il prezzo del petrolio fino a 150 dollari al barile entro giugno, mentre, col petrolio a 120 dollari il caro-vita potrebbe attestarsi al 7,5%.

08:20 Kiev: «Accordo tregua per evacuare civili da Sumy»

Kiev e Mosca hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco lungo il corridoio umanitario Sumy-Poltava - Nord-est ucraino- a partire dalle ore 8 italiane, ha confermato il governo ucraino.

07:45 Ambasciata USA: «Situazione continua ad essere imprevedibile»

L'ambasciata degli Stati Uniti in Ucraina ha affermato oggi che la situazione della sicurezza in tutto il Paese «continua ad essere imprevedibile» ed ha avvertito i cittadini statunitensi che cercano di fuggire che le condizioni a ogni confine «possono cambiare molto rapidamente». L'ambasciata ha anche ricordato ai suoi cittadini di non entrare in Bielorussia, citando «l'applicazione arbitraria delle leggi, il rischio di detenzione, l'attacco militare russo alla vicina Ucraina e il rafforzamento dell'esercito russo in Bielorussia lungo il confine con l'Ucraina».

07:04 Kuleba chiede dialogo diretto tra Zelensky e Putin

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha chiesto oggi un dialogo diretto tra il presidente Volodymyr Zelensky e il suo omologo russo, Vladimir Putin. «Chiediamo da molto tempo una conversazione diretta tra il presidente dell'Ucraina e Vladimir Putin, perché capiamo tutti che è lui a prendere le decisioni finali, e soprattutto in questo momento», ha detto alla televisione ucraina . «Il nostro presidente non ha paura di nulla, compreso un incontro con Putin», ha aggiunto Kuleba. «Se anche Putin non ha paura, venga a questo incontro per discutere», ha concluso.