27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
In caso di elezioni domenica otterrebbe sino all'88% dei voti

La Russia è e rimane con Putin

Né la crisi economica né le sanzioni abbattono il consenso di Putin. Secondo un sondaggio, se domenica prossima in Russia si votasse per il presidente, l'attuale leader del Cremlino avrebbe in tasca l'88 per cento dei voti di chi ha già fatto una scelta e il 58 per cento delle preferenze complessive.

MOSCA (askanews) - Crisi economica, sanzioni, isolamento sulla scena internazionale non sembrano intaccare la popolarità di Vladimir Putin: secondo un nuovo studio condotto dal centro demoscopico indipendente Levada, se domenica prossima in Russia si votasse per il presidente, l'attuale leader del Cremlino avrebbe in tasca l'88 per cento dei voti di chi ha già fatto una scelta e il 58 per cento delle preferenze complessive.

Sostegno a Putin generalizzato
Questo il quadro che è emerso, riferiscono le agenzie russe, alla domanda «per chi votereste» senza fare nomi, lasciando che gli intervistati citassero il loro candidato. Di fronte a una precisa lista, invece, la percentuale che si aggiudica Putin è del 62 per cento in termini di «sostegno generale» e dell'82 per cento se si stringe il cerchio a chi dice di avere già scelto il proprio candidato.

Assenza di alternative
I rating elettorali stellari del capo del Cremlino si spiegano anche con l'assenza di figure di peso sulla scena politica russa. Distanziatissimi, infatti, arrivano i potenziali altri candidati alla presidenza, citati dagli intervistati dal centro Levada: il 6 per cento sarebbe pronto a votare per il leader comunista Gennady Zjuganov, veterano (perdente) delle corse al Cremlino, mentre l'effervescente capo del partito Liberal Democratico, il nazionalista Vladimir Zhirinovsky, viene scelto dal 4 per cento.

All'opposizione 1 voto su 10
Solo un russo su 10 voterebbe invece per il leader carismatico dell'opposizione anti-Putin, l'avvocato blogger Aleksey Navalny, che solo ieri ha commentato via Twitter (dagli arresti domiciliari) la revoca della registrazione del suo Partito del Progresso, che secondo questo sondaggio otterrebbe comunque lo stesso magro 1 per cento dei voti in caso di elezioni parlamentari domenica prossima. Uno per cento anche per il businessman Mikhail Prokhorov.

Putin in versione moderata fa presa
La mancanza di alternative segna anche la sezione del rilevamento dedicata alle legislative: il partito governativo Russia Unita, sulla scia del rafforzamento di Putin sembra ritrovare a sua volta grande slancio e viene indicato dal 63 per cento per il proprio voto, sempre ipotizzando una elezione nel giro di pochi giorni. Segue il Partito Comunista con il 17 per cento, il partito Liberal Democratico con il 7%. Cinque consultati su 100 intendono utilizzare l'opzione del voto «contro tutti». Il sondaggio è stato condotto su un campione di 1.600 persone in 134 città di 46 regioni della Russia tra il 17 e il 20 aprile, ovvero all'indomani della «Linea diretta» di Putin con i cittadini della Federazione russa, la tradizionale maratona domanda-risposta che quest'anno ha visto il presidente russo in versione «moderata» e con toni concilianti nei confronti dell'Occidente rispetto alle precedenti edizioni e ottimista sulle sorti dell'economia russa malgrado la complicata congiuntura che sta attraversando.