Schaeuble: credo che la Grecia non uscirà dall'Eurozona
Anche se i mercati hanno inserito prospettiva nei loro calcoli, il Ministro delle finanze tedesco si dice fiducioso a proposito della non uscita della Grecia dall'Eurozona. Eppure, i dati non sono confortanti: il 2014 si è chiuso con un deficit doppio rispetto alle previsioni, pari al 2,5% del Pil.
NEW YORK (askanews) - Wolfgang Schaeuble non si aspetta che la Grecia lasci l'eurozona, anche se i mercati hanno già inserito questa prospettiva nei loro calcoli. Il ministro delle Finanze tedesco ha tuttavia chiarito che non è ancora stato raggiunto un accordo tra Atene e i negoziatori dell'Unione Europea su altro «ossigeno finanziario» per il Paese, che molti temono possa andare in default per il suo ingente debito.
Schaeuble: i mercati lo contemplano, ma io sono fiducioso
«La maggior parte dei partecipanti al mercato ci sta dicendo che ha già tenuto conto di tutto ciò che potrebbe accadere», ha detto Schaeuble al Consiglio per le relazioni estere a New York. Ma per quanto riguarda la prospettiva che la Grecia lasci l'eurozona, ha sottolineato, «direi che sono abbastanza fiducioso che questo non accada». Tuttavia, ha ammesso, «finora non abbiamo una soluzione. E non mi aspetto di averne una la prossima settimana».
Dati economici non confortanti, deficit doppio rispetto alle stime
I dati economici, del resto, non sono confortanti. La Grecia ha rivelato di aver chiuso il 2014 con un deficit di bilancio più che doppio rispetto alle previsioni: un passivo pari al 3,5 per cento del Pil. Le ultime previsioni ufficiali della stessa Grecia lo stimavano all'1,3 per cento del Pil, mentre la Commissione europea aveva pronosticato un disavanzo dell'1,6 per cento del Pil. Il rosso è però nettamente più basso di quello dello scorso anno, sia in termini di incidenza sul Pil, 3,5 per cento dal 12,3 per cento del 2013, sia un termini assoluti con 6,4 miliardi dai 22,5 miliardi dell'anno precedente.
Debito pubblico al 177%
Nel frattempo il debito pubblico ha raggiunto il 177 per cento del Pil, secondo i dati di Elstat, l'ente di statistica greco, dal 175 per cento del 2013. In termini assoluti si è attestato a 317,1 miliardi di euro, in marginale calo dai 319,1 miliardi del 2013. L'incidenza è comunque aumentata perché l'economia ellenica ha subito una nuova contrazione, la mole del Pil si è ridotta a 179,1 miliardi dai 182,4 del 2013. Con le misure di risanamento adottate, poi, Atene è sì riuscita a ricreare un avanzo primario di bilancio, ma limitato allo 0,4 per cento del Pil, a sua volta deludendo le attese.
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