Tsipras: «Proposte inaccettabili»
Sembrava fatta e invece un documento ha fatto saltare l'intesa. La troika vorrebbbe che la Grecia accettasse il prolungamento del piano di finanziamento in corso, ma il governo greco non è disposto a farlo e pretende invece una rimodulazione del debito e un nuovo piano di aiuti. La prossima riunione dell'Eurogruppo è prevista per giovedì.
BRUXELLES - Sembrava fatta e invece un documento ha fatto saltare l'intesa. La troika vorrebbe che la Grecia accettasse il prolungamento del piano di finanziamento in corso, ma il governo greco non è disposto a farlo e pretende invece una rimodulazione del debito e un nuovo piano di aiuti. La prossima riunione dell'Eurogruppo è prevista per giovedì. Intanto, ad Atene, c'é attesa per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
IL DOCUMENTO DELLA DISCORDIA - Sembrava fatta, e invece di nuovo un punto e a capo. La Grecia ha respinto come «assurde» e «inaccettabili» le proposte di sostegno ricevute oggi alla riunione dell'Eurogruppo. «A queste condizioni oggi non può esserci un accordo», ha affermato una fonte del governo ellenico citata da France Presse, spiegando che i partner dell'area euro chiedevano il proseguimento dell'attuale programma di aiuto e correzione - che scadrà a fine mese -, mentre Alexis Tsipras aveva già preannunciato che non avrebbe accettato nessun accordo a queste condizioni. Il motivo per cui quest'oggi è saltata l'intesa, è proprio il documento proposto dal presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem: documento in cui la Troika ripropone, ancora una volta, il prolungamento del piano di finanziamento già rifiutato dal governo greco, che invece chiede venga ridefinito e ristrutturato ex-novo, includendo anche una rimodulazione del debito. E' così tornato anche il nervosismo sui mercati finanziari, dopo il sopraggiungere dei segnali negativi che ruotano intorno al difficile accordo in gestazione all'Eurogruppo.
IL PROSSIMO EUROGRUPPO SI TERRÀ GIOVEDÌ O VENERDÌ - Si rende necessaria quindi un'altra riunione dell'Eurogruppo, e il ministro delle Finanze dell'Irlanda ha confermato la possibilità che si svolga questa settimana, e sarebbe il terzo in quindici giorni. Secondo quanto riporta Dow Jones, giungendo alla riunione a Bruxelles, Michael Noonan non ha escluso che si possa svolgere venerdì, mentre in precedenza fonti europee avevano indicato giovedì come data di un nuovo possibile incontro. In ogni caso «mi piacerebbe che il collega greco oggi mettesse sul tavolo richieste specifiche», aveva affermato mentre la fiducia del passato fine settimana sulla possibilità di un compromesso aveva presto lasciato il campo a rinnovati allarmismi sulla Grecia. Sembra nuovamente in bilico la possibilità di raggiungere un'intesa per garantire il mantenimento del supporto al paese, mentre nell'attesa della prossima riunione proseguono trattative più approfondite per un piano più complessivo. Diversi ministri avevano sostenuto che l'opzione migliore sarebbe stata la proroga dell'attuale programma di assistenza, ma Alexis Tsipras non è stato d'accordo e non sio è lasciato sfuggire l'occasione per strappare qualcosina in più.
LA GERMANIA È IRRESPONSABILE, NON LA GRECIA - Non hanno dato i risultati sperati quindi le discussioni «tecniche» svoltesi venerdì e sabato scorsi fra i rappresentanti del governo greco e quelli della Troika (Commissione europea, Bce, Fmi), ribattezzata ora ufficialmente «le istituzioni» nel linguaggio comunitario, un omaggio solo cosmetico per ora alle richieste di Atene. Il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha detto che la riunione di oggi è stata «difficile», ma ben peggiori sono state le parole del ministro delle Finanze di Berlino, Wolfgang Schaeuble, secondo cui i greci hanno eletto «un governo che agisce in modo irresponsabile». Inevitabile il botta-e-risposta coi membri della governance greca. "Chi è irresponsabile e chi responsabile è soggettivo - ha replicato a stretto giro il portavoce del governo greco Gavriil Sakellaridis, citato dal quotidiano Ekathimerini - anch'io potrei dire che il comportamento della Germania è irresponsabile. Ma non voglio avere uno scambio di insulti». Il clima sembra quindi nuovamente essere virato al negativo, laddove venerdì scorso, all'indomani del vertice tra capi di stato e di governo dell'Ue, sembrava migliore.
IL PRINCIPE DELLA TEORIA DEI GIOCHI NON BLUFFERÀ - La posizione della Grecia è piuttosto chiara e non sembra intenzionata ad arretrare neanche di un solo passo. Niente «giochi» con Eurolandia, ha affermato il ministro delle finanze Yanis Varoufakis in un articolo sul New York Times. «Il fatto che io abbia passato così tanto tempo della mia precedente carriera accademica a studiare la teoria dei giochi, ha portato diversi commentatori a ipotizzare che possa prestarmi a bluff, stratagemmi e altri sotterfugi per cercare di vincere con carte deboli. Nulla di più sbagliato. Se c'é qualcosa che le mie conoscenze sulla teoria dei giochi mi hanno insegnato, è che sarebbe pura follia pensare di gestire le trattative della Grecia con i nostri partner come un gioco negoziale da condurre con bluff e sotterfugi tattici». Poi ha aggiunto: «Spesso mi chiedono: che farete se l'unico modo di ottenere i finanziamenti di cui avete bisogno fosse superare le linee invalicabili che avete indicato? Coerente con il fatto di non prestarmi a bluff rispondo: le linee rosse che abbiamo tracciato non saranno superate». E «siamo determinati a non lasciarci trattare come una colonia debitoria che deve soffrire quel che deve soffrire».
INTANTO ATENE DEVE ELEGGERE IL SUO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - Nel frattempo, ad Atene, proseguono le difficoltà per l'annuncio del nome del candidato alla presidenza della Repubblica, un ruolo essenzialmente onorifico, ma la cui mancata elezione a fine gennaio aveva determinato lo scioglimento del parlamento greco. Il nome sarà reso noto solo martedì, dopo una riunione del gruppo parlamentare Syriza, il partito della sinistra radicale del premier Alexis Tsipras. «La decisione del premier Tsipras è di annunciare il candidato prescelto dopo l'importante Eurogruppo che si svolge oggi pomeriggio a Bruxelles", ha spiegato il portavoce del governo Gabriel Sakellaridis. L'annuncio del candidato sarebbe dovuto avvenire, dopo alcuni rinvii, domenica mattina, e questo ulteriore ritardo maschera la difficoltà di Tsipras ad imporre il suo candidato preferito, il commissario europeo Dimitris Avramopoulos. L'ala sinistra di Syriza non gradisce il nome di Avramopoulos, esponente del partito Nuova Democrazia dell'ex premier Antonis Samaras. In alternativa, il ministro dell'Ambiente Panayiotis Lafazanis, che però ha avuto un difficile colloquio ieri con Tsipras. Al piano del premier si oppone anche il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, preoccupato per i colpi all'equilibrio della commissione. Il primo voto per l'elezione del presidente greco è previsto per mercoledì. In caso di fallimento alla prima votazione - a maggioranza qualificata-, la seconda - a maggioranza semplice - avverrà cinque giorni più tardi.
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