Offensiva dei separatisti alla vigilia del summit Putin-Poroshenko
I due capi di stato si vedranno a Minsk nell'ambito di un summit regionale in cui si discuterà del trattato d'associazione firmato da Kiev con l'Unione europea. Saranno presenti anche rappresentanti dell'UE. Il conflitto in Ucraina orientale ha fatto oltre 2.200 morti in oltre quattro mesi.
KIEV - I separatisti filorussi hanno annunciato oggi un'offensiva, a sud della loro roccaforte di Donetsk, in Ucraina orientale. Il loro tentativo sembra essere quello di guadagnare terreno in vista dell'incontro a Minsk tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Petro Poroshenko, considerato importante per cercare di superare la crisi.
I due capi di stato si vedranno domani nella capitale bielorussa nell'ambito di un summit regionale in cui si discuterà del trattato d'associazione firmato da Kiev con l'Unione europea. Saranno presenti anche rappresentanti dell'UE.
Formalmente non è previsto un bilaterale tra Putin e Poroshenko, ma il leader ucraino ha promesso di «parlare di pace» con Putin e ha detto di sperare di convincere il leader di Mosca a ritirare i combattenti dall'est del paese.
Il conflitto in Ucraina orientale ha fatto oltre 2.200 morti in oltre quattro mesi. Oggi il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha detto di augurarsi che l'incontro possa «facilitare gli scambi d'opinione» per trovare una osluzione alla crisi.
Il portavoce di Putin Dmitri Peskov, dal canto suo, ha affermato che Mosca conta d'affrontare delle «questioni umanitarie». In tal senso, Lavrov ha annunciato che «da questa settimana» un nuovo convoglio umanitario russo entrerà nel territorio dell'Ucraina.
La Russia ha fatto entrare, senza il via libera di Kiev e l'imprimatur della Croce rossa internazionale, un convoglio di 220 camion con 1.800 di aiuti umanitari. Il convoglio è arrivato a Lugansk, una città priva di acqua ed elettricità da oltre tre settimane, di fatto senza controlli. Kiev ha urlato alla provocazione.
«Noi speriamo che i malintesi che si sono verificati al passaggio del primo convoglio non si ripeteranno e che non ci saranno ritardi», ha affermato Lavrov.
I ribelli filorussi, che ieri in occasione della festa nazionale ucraina hanno fatto sfilare i prigionieri dell'esercito regolare tra gli insulti, provocando lo sdegno occidentale ma anche una difesa d'ufficio oggi da parte di Lavrov, oggi hanno annunciato una controffensiva a sud di Donetsk. Un tentativo, sembrerebbe, di prendere a tenaglia le forze regolari.
Il portavoce militare ucraino Andrei Lisenko, dal canto suo, ha affermato che le truppe governative hanno fermato una colonna di «dieci carri armati e due veicoli blindati da trasporto truppe» con le insegne separatiste, che si dirigeva verso Mariopol.