24 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Medio Oriente

Nucleare iraniano: Mosca, siamo passati alla ricerca di soluzioni concrete

Il negoziatore russo: Le possibilità di fare progressi su alcuni punti dell'accordo nucleare fra l'Iran e i Paesi del 5+1 (i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza e la Germania) sono «in aumento»

MOSCA - Le possibilità di fare progressi su alcuni punti dell'accordo nucleare fra l'Iran e i Paesi del 5+1 (i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza e la Germania) sono «in aumento»: lo ha dichiarato il negoziatore russo Sergey Ryabkov all'indomani dei colloqui di Roma con le controparti iraniane, che hanno incontrato anche i negoziatori francesi e statunitensi.

«Possiamo dire che l'elaborazione di un accordo fa progressi: dopo questi colloqui siamo ottimisti, alla vigilia del nuovo round di negoziati che inizierà lunedì a Vienna» ha spiegato Ryabkov, sottolineando tuttavia che «possono ancora sorgere problemi seri»: «Siamo passati dalla semplice discussione alla ricerca di soluzioni concrete».

OTTIMISTA ANCHE ROHANI - Nonostante la quarta sessione di colloqui fra le due delegazioni svoltasi il 16 maggio a Vienna non abbia prodotto risultati di rilievo, il presidente iraniano Hassan Rohani si è detto ottimista su una possibile intesa definitiva «entro il 20 luglio». Teheran ha nel frattempo raggiunto un accordo con l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) sull'adozione di nuove misure che rafforzeranno la trasparenza dei programmi nucleari iraniani.

L'obbiettivo finale dei negoziati con i Paesi del 5+1 è quello di raggiungere un accordo definitivo e globale sul dossier nucleare iraniano, sulla base dell'intesa temporanea (valida sei mesi ma prorogabile per altri sei) firmata il 20 novembre scorso ed entrata in vigore il 20 gennaio.

L'intesa - assai criticata da Israele - prevede che l'Iran conservi la metà dello stock di uranio arricchito al 20% per alimentare il reattore di ricerca di Teheran mentre il rimanente verrà diluito al 5%; inoltre, ulteriori operazioni di arricchimento verranno sospese per sei mesi così come la costruzione o l'ampliamento di nuovi siti.

In cambio, le sanzioni di Stati Uniti ed Unione Europea in vigore in determinati settori verranno allentate, mentre rimarranno invariate le sanzioni commerciali e finanziarie americane così come quelle imposte dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu; per un periodo di sei mesi infine non verranno imposte nuove sanzioni oltre a quella già esistenti.

MOGHERINI INCONTRA NEGOZIATORI RUSSO E IRANIANI - Il ministro degli Esteri Federica Mogherini avrà oggi alla Farnesina un confronto sulle trattative riguardanti il programma nucleare iraniano con i viceministri degli Esteri iraniani Seyed Abbas Araqchi e Majid Takht Ravanchi. Lo indica una nota della Farnesina.

I negoziati sul programma nucleare iraniano sono stati al centro dei colloqui che il ministro Mogherini ha avuto ieri a Roma con il viceministro degli Esteri della Federazione Russa e negoziatore Sergey Ryabkov, a margine della «Global Zero Conference on a Middle East WMD Free Zone» a Roma. Il ministro ha avuto con Ryabkov uno scambio di informazioni sulle prospettive dei negoziati.

In tale quadro - si legge nella nota - il Ministro Mogherini ha confermato a Ryabkov il sostegno del governo italiano ai negoziati tra l'Iran e i P5+1 guidati dall'Alto Rappresentante dell'Unione europea, Catherine Ashton e a quelli fra Teheran e l'AIEA.

PROBABILE PROROGA SCADENZA 20 LUGLIO - E' sempre più probabile un rinvio della scadenza del 20 luglio, entro la quale l'Iran e il gruppo 'Cinque più Uno' dovrebbero arrivare a un accordo sul controverso programma nucleare di Teheran, dal momento che restano profondi contrasti tra le due parti. Lo hanno riferito diversi esperti.

Malgrado l'obiettivo sia raggiungere un'intesa entro il limite fissato, funzionari vicini ai negoziati hanno riconosciuto che è sempre più possibile un rinvio. «Immagino che questi colloqui siano già iniziati», ha affermato Ray Takeyh, ex consigliere sull'Iran del Dipartimento di Stato americano, «Appare probabile, viste tutte le notizie su vicoli ciechi e punti morti».

Mark Fitzpatrick, anche lui un passato al Dipartimento di stato americano e oggi all'Istituto internazionale per gli studi strategici, si è trovato in sintonia. «Dubito che una proroga sia formalmente stata discussa, perchè questo equivarrebbe a riconoscere di non riuscire a rispettare la scadenza del 20 luglio», ha affermato, «Ma alcune discussioni a riguardo devono essere in corso, informalmente».

L'Iran e il gruppo 'Cinque più Uno' - formato dai membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Stati Uniti, Russia, Francia, Gran Bretagna e Cina) più la Germania - vogliono arrivare a un accordo duraturo sul nucleare entro il 20 luglio, quando scade l'intesa provvisoria di sei mesi raggiunta a novembre.