Ucraina, Berlino accusa Mosca. Lavrov duro: «Ipocriti»
La Germania vede «diversi segnali» s'un sostegno della Russia ai gruppi armati filo-russi presenti nella vicina Ucraina. Il Ministro degli Esteri russo: «ci si può ricordare che la violenza sulla Maïdan, chiusa con decine e decine di morti, è stata definita democrazia, mentre si parla di terrorismo a proposito della manifestazioni pacifiche che hanno luogo nel sudest»
BERLINO - La Germania vede «diversi segnali» s'un sostegno della Russia ai gruppi armati filo-russi presenti nella vicina Ucraina.
«Ci sono numerosi segnali che nell'est dell'Ucraina alcuni gruppi armati attivi ricevano il sostegno della Russia», ha assicurato la portavoce aggiunta del governo Christiane Wirtz.
Nella parte orientale dell'Ucraina la situazione è tesa. Kiev ha ordinato un'ampia operazione anti-terrorismo nella parte est del paese, mentre i filo-russi non cedono gli edifici governativi che hanno occupato.
SIAMO PREOCCUPATI - «Quando si vede il comportamento, le uniformi e le armi portate da alcuni di questi gruppi, non si può veramente trattare di gruppi di difesa dei cittadini che si sono auto-costituiti», ha aggiunto la portavoce di Berlino.
«Il governo tedesco è preoccupato per il nuovo aggravamento della situazione nell'est dell'Ucraina», ha ribadito nel corso di una conferenza stampa. «Noi stimiamo che la Russia abbia una responsabilità particolare nell'evitare una nuova escalation e nel contribuire a una stabilizzazione della situazione in Ucraina».
Di questa responsabilità, ha proseguito, «fanno anche parte un ritiro delle truppe dislocate al confine con l'Ucraina, una diminuzione del prezzo del gas e un linguaggio più contenuto».
Wirtz ha inoltre rivelato che la cancelliera tedesca Angela Merkel, in questo momento in visita a Ischia, ha avuto un colloquio telefonico stamani col primo ministro britannico David Cameron. Londra oggi ha chiesto un indurimento delle sanzioni dell'Unione europea contro Mosca.
MOSCA: IPOCRISIA SMISURATA - La Russia accusa gli occidentali di ipocrisia «smisurata» nelle reazioni agli avvenimenti in Ucraina.
Lo ha detto ha detto il ministro russo degli Affari Esteri Sergei Lavrov. «ci si può ricordare che la violenza sulla Maïdan (la piazza di Kiev epicentro della protesta filoeuropea), chiusa con decine e decine di morti, è stata definita democrazia, mentre si parla di terrorismo a proposito della manifestazioni pacifiche che hanno luogo nel sudest» ha detto Lavrov in una conferenza stmpa. «E' un'ipocrisia smisurata».