Wall Street a rischio bolla a causa delle 5 big della tecnologia
Apple, Amazon, Alphabet, Facebook, Google e Microsoft trainano la ripresa economica americana, ma diversi economisti lanciano l'allarme sulla loro capitalizzazione ormai fuori controllo

ROMA – Le cinque regine del high tech – Apple, Microsoft, Google, Facebook, Amazon, Alphabet – sono anche le cinque più grandi società al mondo per valore in Borsa. Ma molti economisti sostengono la loro è una identità finanziaria ipertrofica, gonfiata e pronta a esplodere. E qualora avessero ragione, potrebbe verificarsi proprio quello che a Wall Street chiamano un «bloody nightmare», un bagno di sangue, che coinvolgerebbe tutti i mercati finanziari globali. L'allarme arriva direttamente da uno dei più influenti premi Nobel dell'economia, Robert Shiller, e vale la pena ascoltarlo.
Cosa rischiano le regine del high tech
A trainare la ripresa economica americana sono i colossi della tecnologia della Silicon Valley: Apple, Alphabet, Amazon, Facebook, Microsoft. E i loro valori in Borsa continuano a crescere in maniera esponenziale e i tre maggiori indici del mercato americano sono ai massimi storici. Ma potremmo essere di fronte alla più grande bolla speculativa degli ultimi dieci anni e, in tal caso, potrebbe esplodere da un momento all'altro con conseguenze nefaste per tutta la finanza globale. Michael Hartnett è il responsabile investimenti di Bank of America Merrill Lynch ed ha elencato una serie di segnali preoccupanti.
La capitalizzazione è ormai fuori controllo
Innanzitutto, secondo Hartnett, la capitalizzazione delle cinque regine della tecnologia americana è fuori controllo perché non corrisponde più ai dati dell'economia. E questo è uno dei primi sintomi di una bolla speculativa a rischio esplosione. Prendiamo ad esempio i valori di Apple e Alphanet: sommati insieme fanno 1.487 miliardi di dollari. Una cifra monstre superiore perfino a quella di tutti i valori complessivi degli istituti bancari e finanziari d'Europa e del Giappone. Il costo delle azioni delle due società è arrivato fino a 1.000 dollari l'una. E come sottolinea Libero, da gennaio i titoli tecnologici si sono rivalutati più del 21%.
L'allarme lanciato dal premio Nobel Shiller
Secondo il fondatore della newsletter Edge, Anthony Mirhaydari, la concentrazione dei guadagni sulle big della tecnologia «è anormale, ma per essere equi, si deve ammettere che è giustificato» perché la crescita dei profitti «è solida». Ma il più grande esperto di bolle speculative, il premio Nobel Robert Shiller, la pensa diversamente sostenendo che è molto pericoloso quando i livelli delle azioni sono molto elevati e non riflettono più i fondamentali economici. Shiller mette in guardia su una possibile esplosione di una bolla speculativa nel cuore di Wall Street e invita a prestare la massima attenzione nel breve periodo.
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