24 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Il salva-banche è legge

Decreto banche, così il governo salva Mps (e i grandi debitori insolventi del paese)

Il decreto salva-risparmio è stato approvato in via definitiva alla Camera e prevede alcune importanti novità: dalla garanzia pubblica per le banche in crisi alla strategia nazionale per l'educazione finanziaria

ROMA - Varato dal governo Gentiloni sull'onda del fallimento dell'aumento di capitale per il Monte Paschi Siena sul mercato, il decreto banche è stato approvato definitivamente dalla Camera. Il provvedimento, oltre a sancire la 'ricapitalizzazione precauzionale' pubblica del Monte dei Paschi, mette sul piatto per fronteggiare le crisi bancarie un paracadute da 20 miliardi di euro da aprire nel corso del 2017. Ecco le novità più importanti del dl banche:

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  • La garanzia pubblica per le banche in difficoltà
    Il decreto prevede la possibilità di concessione della garanzia pubblica sulle passività delle banche aventi sede legale in Italia. Può essere concessa a favore di una banca con patrimonio netto positivo e che abbia però urgente bisogno di liquidità e a favore di una banca in risoluzione (come Banca Etruria, CariFerrara, Banca Marche, CariChieti) o di un ente-ponte (le good bank nate dalla risoluzione). La Banca è tenuta però a presentare un piano di ristrutturazione per confermare la redditività e la capacità di raccolta a lungo termine sulle proprie gambe.
     
  • Addio alla "black list"
    E' rimasta, invece, fuori dal testo la black list sollecitata inizialmente dallo stesso presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, e dai partiti all'opposizione. Governo e maggioranza hanno approvato «solo» una norma che prevede che il Mef faccia una relazione ogni 4 mesi alle Camere sugli interventi statali e sui «profili di rischio e sul merito di credito» dei soggetti classificati in sofferenza per un ammontare pari o superiore all'1% del patrimonio. I nomi dei grandi debitori insolventi del paese resteranno sconosciuti.
     
  • Il tetto agli stipendi dei manager
    Tra le novità introdotte in Parlamento arriva un tetto allo stipendio dei membri del consiglio di amministrazione e dei manager in caso di messa in campo di soldi pubblici che si aggiunge alla previsione contenuta nel decreto originario della 'revoca o sostituzione dei consiglieri esecutivi e del direttore generale'. Le due condizioni non saranno comunque obbligatorie, ma solo una scelta da parte del Mef. Per quanto riguarda le quattro banche risolte (Banca Etruria, CariChieti, Cariferrara e Banca Marche) si riaprono i termini fino al 31 maggio per i risparmiatori che vogliano chiedere il rimborso forfettario e viene ampliata la platea di coloro che possono richiedere il rimborso forfettario per i titoli subordinati anche il convivente more uxorio e i parenti entro il secondo grado, oltre al coniuge ed i parenti di primo grado.
     
  • I rimborsi forfettari per i risparmiatori
    La gestione delle istanze di rimborso dovrà essere gratuita per i risparmiatori. Nei rimborsi dei bond subordinati si tira inoltre una linea in chiave anti-speculazione il 1 gennaio 2016, data di entrata in vigore delle norme sul bail-in. Dopo si considera acquisita la piena conoscenza della rischiosità. Nelle ricapitalizzazioni vengono determinti due livelli di sconto sul valore delle azioni: uno per gli obbligazionisti subordinati i cui titoli vengono convertiti in azioni e uno per il Tesoro. Gli sconti, uniti alla diluizione legata all'intervento pubblico, garantiscono la penalizzazione per gli azionisti esistenti.
     
  • Il sistema di calcolo per le banche quotate e non quotate
    Sarà inoltre differente il sistema di calcolo del valore delle azioni a seconda che si tratti di banche quotate o non quotate. Per le banche non quotate il valore delle azioni sarà calcolato sulla base del patrimonio, delle prospettive reddituali, del rapporto tra valori contabili e di mercato degli istituti quotati e dell'impatto delle operazioni di cessione di attivi; mentre per le banche quotate il valore delle azioni sarà fissato sulla base delle quotazioni dei trenta giorni precedenti all'emissione del decreto. Nel caso particolare in cui la banca sia quotata ma il titolo sia stato sospeso dalle contrattazioni per più di 15 giorni (come per Mps) il valore delle azioni sarà il minore tra i due.
     
  • La strategia nazionale per l'educazione finanziaria
    Anche le BCC potranno trasformare le imposte differite derivanti da rettifiche su crediti deteriorati, operate fino alla fine del 2015, in crediti d'imposta. Modificati anche i termini per i versamenti del canone che le banche sono tenute a pagare per poter trasformare le Dta in crediti d'imposta. Via libera infine alla 'strategia nazionale per l'educazione finanziaria assicurativa e previdenziale'. La norma prevede che il governo trasmetta al Parlamento entro sei mesi le linee guida della strategia che sarà coordinata da un Comitato che resterà in carica per tre anni.