2 giugno 2023
Aggiornato 00:30
Risparmio e bail in

Banche, perché in Ue i bond senior potrebbero venire inclusi nel bail in

Dal prossimo anno anche i bond senior, finora esclusi da eventuali operazioni di salvataggio sugli istituti in crisi, potrebbero diventare a rischio bail in. La Commissione europea ha presentato un pacchetto di nuove norme per le banche europee

I bond senior potrebbero venire inclusi nel bail in.
I bond senior potrebbero venire inclusi nel bail in. Foto: Shutterstock

BRUXELLES – I bond senior potrebbero rientrare nel bail in bancario. La Commissione europea, infatti, ha appena presentato un pacchetto di nuove norme per le banche europee allo scopo di rafforzare ulteriormente la resilienza degli istituti di credito di Eurolandia e coadiuvare la ripresa economica. E dall'anno prossimo la normativa che finora escludeva i bond senior dal bail in potrebbe cambiare.

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Anche i bond senior sono a rischio bail in
I bond senior potrebbero essere presto inclusi in un eventuale bail in bancario. Nuove regole, infatti, sono in arrivo per gli istituti di credito comunitari e l'anno prossimo la normativa che finora escludeva questi titoli da eventuali operazioni di salvataggio delle banche che coinvolgono i proprietari di bond subordinati e correntisti con capitale superiore ai 100mila euro potrebbe cambiare. L'UE ha perseguito un'ambiziosa riforma del sistema di regolamentazione del settore finanziario per ripristinare la stabilità e la fiducia del mercato in tempi di crisi e la Commissione europea ha appena presentato un pacchetto di nuove norme allo scopo di rafforzare la resilienza degli istituti di credito di Eurolandia e coadiuvare la ripresa. Tra le proposte presentate dalla Commissione ce n'è una che riguarda proprio i bond senior.

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Le nuove regole per le banche europee
Come riferisce Mirco Galbusera su Investire Oggi (inserto finanziario de Il Messaggero), Bruxelles vorrebbe dar vita a una nuova classe di titoli a metà strada tra i bond subordinati e i bond senior, che le banche dovranno accumulare per rispettare le normative sul bail in. Questi titoli potranno essere «aggrediti» nel caso in cui fosse necessario intervenire con un piano di salvataggio sull'istituto. Secondo l'UE il cuscinetto dei bond subordinati non basta più e le banche devono dotarsi di un altro strumento finanziario utile in caso di crisi. Ma in che misura i bond senior saranno coinvolti in futuro dalla normativa sul bail in è ancora tutto da capire. Per ora si tratta soltanto di una proposta inserita in un pacchetto di nuove regole molto più ampio, che comprende la riduzione degli oneri amministrativi per le piccole banche e importanti novità come il Tllac, un requisito per valutare la capacità di assorbimento delle perdite di un istituto di credito.

I bond senior delle banche italiane sono tra i più sicuri
Vale la pena ricordare che anche l'amministratore delegato del Monte Paschi di Siena, Marco Morelli, aveva detto di voler coinvolgere nell'aumento di capitale della banca più antica del mondo anche gli obbligazionisti senior, tramite l'operazione di conversione dei bond subordinati in azioni. Per ora al monito non sono seguiti fatti, ma non è escluso che – qualora l'aumento di capitale di Mps andasse incontro a qualche difficoltà - in futuro il Monte possa bussare alla porta dei proprietari di bond senior. In ogni caso la direzione della strada tracciata da Bruxelles appare già chiara, anche se è probabile che l'Ue approvi una normativa ad hoc che interessi più direttamente le banche di alcuni paesi e non altri, perché maggiormente a rischio bail in. In tal caso possiamo dire che i bond senior degli istituti italiani sarebbero tra i più sicuri. Secondo i risultati di una simulazione realizzata su tutte le banche italiane a inizio 2016 da una società di consulenza, infatti, in caso di crisi un eventuale bail in coinvolgerebbe solo le obbligazioni più rischiose e non sarebbe necessario intervenire sui bond senior.