20 aprile 2024
Aggiornato 02:30
nuovi aiuti dall'Ue

Grecia, oggi all'Eurogruppo si discute dell'alleggerimento del debito

Il Parlamento greco ha approvato le riforme e ora attende il respondo dell'Eurogruppo di oggi. In ballo c'è l'alleggerimento del debito sovrano e l'imminente voto sul Brexit potrebbe influenzare la Commissione inducendola ad essere più conciliante

ROMA - Dopo sei mesi di trattative i ministri finanziari della zona euro, con ogni probabilità, dichiareranno che la Grecia ha approvato le riforme necessarie per sbloccare i 10 miliardi di euro di nuovi finanziamenti. Se così non fosse, il paese andrebbe in default a giugno. Ma in gioco c'è anche l'alleggerimento del debito.

Il Parlamento greco ha approvato le riforme
L'approvazione da parte del Parlamento della Grecia di nuove misure di salvaguardia sui conti pubblici rappresenta «una tappa» chiave del programma in corso, e secondo il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, a questo punto «ci sono le condizioni» per un accordo all'Eurogruppo di oggi. Nel corso della notte, tra domenica e lunedì, il Parlamento ellenico ha approvato un testo di 7.000 pagine, che include misure per rilanciare le privatizzazioni e una serie di clausole di salvaguardia sulle imposte indirette (come in Italia sull'Iva) per evitare gli sforamenti di deficit.

In ballo c'è l'alleggerimento del debito
Questi provvedimenti consentono ad Atene di presentarsi con «i compiti a casa fatti» all'Eurogruppo, nella speranza di raggiungere un accordo su quell'alleggerimento del debito invocato fin dalla difficilissima trattativa per il nuovo programma di aiuti, dell'estate 2015. Negli ultimissimi giorni le distanze sembrano essersi accorciate tra il Fondo monetario internazionale, che reclama un consistente "debit relief" per continuare a partecipare al sostegno (ora retto solo dall'Ue) e i partner europei. L'intransigente Germania, in particolare, vorrebbe evitare un nuovo voto del Bundestag sugli aiuti ai greci prima delle elezioni.

Il voto sul Brexit potrebbe influenzare la Commissione
Secondo alcune indiscrezioni di stampa, in occasione del G7 finanziario di Sendai, in Giappone, si sarebbe discusso di un possibile compromesso, che consisterebbe in un mini alleggerimento del debito, facendo leva sulla restituzione alla Grecia degli interessi dei suoi titoli di Stato posseduti dalla Bce. Ma anche un trasferimento di parte del debito greco posseduto dal Fmi al partner Ue. Intanto si avvicina la fase più accesa della campagna referendaria in Gran Bretagna sulla permanenza nell'Unione europea. Il voto sulla Brexit sarà il 23 giugno e, secondo alcuni osservatori, indirettamente lo spettro di questo evento, che potrebbe avere conseguenze economiche nefaste un po per tutti, come appena ribadito dal G7, potrebbe aiutare la Grecia ad avere una Commissione europea «più conciliatoria».