18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Per i tedeschi il debito greco è una colpa imperdonabile

La vera ragione per cui i tedeschi non digeriranno mai il debito greco

I tedeschi associano l’indebitamento a una delle pagine più brutte della loro storia nazionale, il nazismo, e per questa ragione condannano le responsabilità dei greci senza appello

ROMA – E’ evidente che tra i tedeschi e i greci esiste uno iato incolmabile, un antagonismo atavico che rende difficile – se non impossibile – qualsiasi tentativo di collaborare per procedere insieme nella stessa direzione. C’è una ragione profonda all’origine di questo status quo: si chiama nazismo.

Il futuro dell’Ue è nelle mani dei greci
Fino a venerdì scorso, sembrava che l’accordo tanto atteso tra Atene e i suoi creditori fosse questione di ore. Intorno alla mezzanotte, invece, Alexis Tsipras ha gelato tutte le cancellerie europee con l’annuncio del referendum, indetto per il 5 luglio. Stamattina le borse sono crollate e tutta l’Unione Europea attende di conoscere il suo prossimo futuro. La Grecia resterà o no nell’euro? Se Atene non rimborserà al FMI il prestito di 1,8 miliardi di euro entro fine mese, lo stato greco dovrà dichiarare il fallimento. E questo accadrà, se i creditori non concederanno ulteriori prestiti, o almeno una proroga del programma di aiuti. Come sostiene David Francis sull’articolo pubblicato su www.foreignpolicy.com, i tedeschi e i greci sono equidistanti gli uni dagli altri quando si tratta di collaborare per procedere insieme e scrivere le pagine della storia internazionale, e c’è una precisa ragione storica alla base di questo antagonismo reciproco: il nazismo.  

L’origine della conflittualità tra Atene e Berlino
Nessun’altro popolo tanto quanto quello greco vede Angela Merkel come fumo negli occhi. Durante il 2012, quando la Cancelliera si recò in visita ad Atene, il popolo greco protestò contro la visita diplomatica accogliendola con svastiche e insulti. E i tedeschi, d’altra parte, associano l’indebitamento a una delle pagine più brutte della loro storia nazionale e per questa ragione condannano le colpe dei greci senza appello. Il risultato di questi sentimenti è una conflittualità reciproca, mai sopita, che emerge con tutta la sua forza in momenti critici come quello che stiamo attraversando. Vale la pena ricordare le ragioni storiche che hanno concorso a questo status quo. Quando, dopo la fine della prima guerra mondiale, la Germania fu costretta a pagare 132 miliardi di marchi oro (equivalenti a 33 miliardi di dollari) ai paesi che aveva invaso durante il conflitto, dovette prendere a prestito il denaro di cui aveva bisogno, indebitandosi col governo americano.

Per i tedeschi l’indebitamento è una colpa imperdonabile
Molti storici concordano sul fatto che con il Trattato di Versailles vennero messe le basi per l’esplosione del secondo conflitto mondiale, perché le riparazioni di guerra imposte alla Germania – appena uscita dalla guerra da perdente, economicamente e politicamente distrutta e per di più con le casse vuote – furono davvero troppo alte. I tedeschi iniziarono a dipendere economicamente dai prestiti americani, e quando scoppiò la crisi del ’29 anche la Germania ne fu travolta. Le banche tedesche iniziarono a fallire nel 1931 e nella neonata Repubblica di Weimar quel poco che restava dei risparmi dei tedeschi, già provati duramente dai sacrifici imposti dal Cancelliere Heinrich Bruning, si volatilizzò. Fu in questo preciso momento storico che germogliò il seme nazista e Hitler consolidò il suo potere. Il resto è storia. Ma è a causa di queste esperienze che i tedeschi associano l’indebitamento a una delle pagine più brutte del loro vissuto nazionale, tanto che il termine «schuld» in tedesco vuol dire sia debito che colpa. Lo rigettano e ripugna loro da un punto di vista morale. Non perdonano, perciò, oggi i greci considerati i primi responsabili della crisi europea.