Referendum, la Lega la spunta sul M5s: sì al quorum al 25%. Insorge il Pd
Dopo le scintille tra il MoVimento 5 Stelle e Matteo Salvini arriva il quorum voluto dalla Lega nel referendum propositivo
Dopo le scintille tra il MoVimento 5 Stelle e Matteo Salvini arriva il quorum voluto dalla Lega nel referendum propositivo
L'Ufficio parlamentare di bilancio giudica «eccessivamente ottimistica» la stima di Tria, e il Pd protesta. Ma nel 2014 la stessa situazione riguardò loro
La riforma elettorale - l'Italicum - si sta rivelando come una profonda faglia per un terremoto politico causato da due schieramenti di cultura che si scontrano. Questa l'immagine che scaturisce dalla spiegazione data dal professore Stefano Ceccanti, a proposito dello scontro in atto sulla legge elettorale.
Uno dei punti più contestati della legge elettorale voluta da Matteo Renzi è quello che attribuisce il premio di maggioranza alla lista e non alla coalizione, come avveniva invece con il 'Porcellum', ma molti di coloro che criticano questo punto della riforma non troppo tempo fa erano a favore, al punto da firmare un referendum che proponeva proprio questa modifica.
Mozione con un'insolita doppia paternità, quella dell'ex ministro della Lega Roberto Calderoli e della capogruppo del Pd Anna Finocchiaro. Ceccanti: «Bisogna fare qualcosa e farlo in maniera condivisa»
Ceccanti: Voto per corrispondenza a volontari ong e studenti all'estero
«Solo con il ricorso dei promotori alla Consulta potrebbe essere confermato»
Secondo il costituzionalista e parlamentare del Pd «è necessario tenere fuori il Quirinale dalle polemiche»
L'impostazione deve essere quella che risulta dal combinato disposto della bozza Violante e del programma elettorale del Pd
«Pure Barbera e Bodrato lo sostenevano fin dal '93»
Lo ha dichiarato il Senatore Stefano Ceccanti
Estratto all'articolo del senatore del Pd Stefano Ceccanti
Dichiarazione del senatore del Pd, Stefano Ceccanti
Dichiarazione del senatore del Pd, Stefano Ceccanti
Dichiarazione del sen. Stefano Ceccanti, commissione Affari costituzionali
Dichiarazione del sen. Stefano Ceccanti