29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Le norme europee penalizzano l'agroalimentare del Belpaese

L'UE: Il prosciutto italiano è troppo buono, puniamolo

Il prosciutto crudo di Parma, «vanto assoluto dell'agroalimentare italiano, vende mediamente ogni anno 700mila cosce in meno nel mercato nazionale e c'é il concreto pericolo di fallimento del settore». Lo dichiara Assosuini, che aggiunge: «I nostri suini sono troppo magri per l'UE, per produrre il Parma dobbiamo importarne dall'estero».

Intervista al presidente del Consorzio di tutela del Prosciutto di Parma, Paolo Tanara

Prosciutto di Parma, la vaschetta traina i consumi

Il numero uno dell’ente consortile: «Contro l’agropirateria fare sistema con le altre Dop». Nel 2011 crescono export (+4 per cento), affettato (+10,6) e pre-affettato (+7,5). Tanara su Eurocarne: «Una manifestazione che offre spunti di dialogo interessanti»

Il Prosciutto di Parma torna quest’anno protagonista dei weekend parmensi del mese di settembre

Settembre 2008: Festival del Prosciutto di Parma

Una vetrina importante per un prodotto italiano di qualità il cui indotto coinvolge 167 aziende produttrici, 5.000 allevamenti suinicoli e 3.000 addetti per un giro d’affari complessivo di 1,7 miliardi di euro