Milan: gli incedibili cedibili
A parole la dirigenza rossonera conferma i big, i fatti potrebbero però dire altro

MILANO - I tifosi del Milan farebbero meglio a sperare che la sessione estiva di calciomercato termini il prima possibile e che quei primi giorni di settembre arrivino in tutta fretta. Rassegnati a vivere l'ennesima stagione all'ombra delle grandi d'Italia, i rossoneri temono la grande beffa finale in una campagna acquisti che al momento ha portato via un gioiello come Patrick Cutrone ed accolto a Milanello belle speranze e poco più, allenatore compreso.
Possibili partenti
Detto che sono destinati a rimanere a Milano al 100% i soli Piatek e Romagnoli (probabili pezzi forti del mercato milanista nell'estate del 2020), per tutti gli altri la lungimirante proprietà rossonera è pronta ad ascoltare ogni offerta, valutarla ed eventualmente accettarla. In primis Suso, protagonista di ottime prestazioni in questo pre campionato, lodato da Giampaolo che lo vuole trasformare in uno splendido trequartista, ma che davanti ad una proposta tra i 30 e i 40 milioni verrebbe gentilmente accompagnato ai cancelli di Milanello. Lione, Roma e per ultima la Fiorentina sono pronte a dialogare con un Milan che si prepara ad aprire il borsone delle plusvalenze.
Pericolo francese
Già, perchè la priorità in casa rossonera non è certo risalire e vincere, bensì incassare, ripianare i conti e poi, chissà, se rimanesse tempo magari pensare anche all'aspetto sportivo. I tifosi, intanto, tremano perchè dalla Francia continuano a rimbalzare voci secondo cui il Paris Saint Germain, una volta incassata una cifra da capogiro da Barcellona o Real Madrid per Neymar, potrebbe girare parte del malloppo proprio al Milan per Gianluigi Donnarumma, da anni ormai pallino dei parigini. . Il club milanese non scende da una richiesta inferiore ai 60 milioni di euro, ma se dovesse riceverla la prenderebbe in considerazione, con Giampaolo che, assieme a tutti i problemi a cui deve già far fronte, si ritroverebbe pure senza l'unico fuoriclasse in rosa.
Conclusioni
Nulla di ancora deciso, per carità, ma già il fatto che il Milan valuti e rifletta fa capire come i progetti di rinascita dell'ex club più titolato al mondo siano tristemente rimandati a data da destinarsi, specialmente con una proprietà alla quale la parola vittoria non interessa per nulla. A pochi metri di distanza, nel frattempo, Antonio Conte inizia a mettere a posto l'Inter, destinata ad avvicinarsi a Juventus e Napoli, facendo mangiare la polvere ad un Milan sempre più inerme. Nessun si illuda, per rivedere i rossoneri sul tetto d'Italia (almeno) passerà ancora tanto, tantissimo tempo.