A segno il trio delle meraviglie: il Milan risorge contro la Samp
Prima in vantaggio, poi sotto per l’uno-due della Samp, quindi di nuovo rossoneri bravi a ribaltare la partita. Ottimi i tre davanti, discreta anche la prova della difesa, al netto del blackout a metà ripresa.
DONNARUMMA - Il primo pallone che tocca lo va a raccogliere dentro la rete. Il secondo idem. Paradossalmente la prima parata vera, e anche bellissima, Gigio la sfodera in chiusura di primo tempo su Saponara che però era in fuorigioco. Nella ripresa ordinaria amministrazione. 6
CALABRIA - Troppo molle nel tentativo di contrasto su Saponara in occasione del pareggio doriano. Neppure aiutato dal compagno di reparto Musacchio. Colpevole anche in occasione del raddoppio blucerchiato. Esce nella ripresa per un problema alla caviglia. 5
MUSACCHIO - Si fa uccellare da quel vecchio volpone di Quagliarella, bravo ad aprire per Saponara che poi buca Donnarumma. Completa il frittatone tenendo in gioco il centravanti doriano nell’azione del raddoppio. Nella ripresa, grazie anche alla solidità del compagno di reparto Romagnoli, riacquista tranquillità e tutto il reparto difensivo rossonero ne guadagna. 5,5
ROMAGNOLI - Le sue chiusure sono di una pulizia e di un’eleganza impeccabile. Di testa ogni pallone è suo e si rivela ancora una volta indispensabile. 7
RODRIGUEZ - Solido in fase difensiva (la presenza di Laxalt evidentemente serve a rassicurarlo) ma bravo anche ad impostare con lanci illuminanti. Commette una sciocchezza incomprensibile al 61’ che rischia di mandare in porta la Samp, sul proseguimento dell’azione però si inventa il cambio di gioco che mette Suso in condizione di segnare il gol del 3-2. 6,5
SUSO - Alla vigilia era l’uomo maggiormente sotto i riflettori, costretto ad un cambio tattico importante. Spesso risucchiato più indietro, lo spagnolo fa fatica ad incidere sotto porta. E comunque, giusto per non perdere l’abitudine, gli basta appena un quarto d’ora di gioco per sfornare il settimo assist della stagione. Scalda i guanti di Audero con un gran tiro dal limite al 58’, ma sono solo le prove generali per il gran gol che fa esplodere San Siro. Lo strappo al minuto 86 che mette in condizione Laxalt di chiudere la partita sta lì a certificare che Suso non è solo tecnica, ma anche forza fisica, coraggio e determinazione. 8
KESSIE’ - Non sta bene e si vede da alcuni controlli approssimativi e da un’andatura non esattamente imperiosa. Alcuni suoi interventi in fase difensiva sono però preziosi. Nella ripresa alza anche il volume in mezzo al campo e la sua prova si rivela sostanziosa. 6,5
BIGLIA - Meno pulito rispetto alle ultime uscite, comprensibilmente disorientato da un cambio di modulo che lo costringe ad un lavoro molto diverso, ma soprattutto stremato dal super lavoro delle ultime partite. L’argentino è uno di quelli che avrebbe bisogno più di tutti di un turno di riposo, ma purtroppo Gattuso non ha nessuno in grado di sostituirlo. Malgrado tutto, specie nel finale di partita in più di un’occasione ci mette il piedone ad interrompere le offensive doriane. 6
LAXALT - La carica è quella giusta, la misura dei passaggi non altrettanto. L’uruguaiano spinge tanto, ma non riesce a incidere con palloni vincenti in mezzo all’area. Colpisce un palo all’86’ da zero metri, costringendo i tifosi milanisti ad un surplus di tensione e angoscia che il quarto gol avrebbe evitato. 6
HIGUAIN - Si desta alla mezz’ora, dopo un inizio sonnacchioso, con una progressione importante e un tiro a fil di palo che costringe alla gran parata Audero. Si ripete dopo appena 5 minuti, ma stavolta la palla del Pipita finisce in fondo al sacco. Basta e avanza per mandare in estasi il popolo rossonero. 7
CUTRONE - Si presenta alla sua prima da titolare in stagione con la media di un gol ogni 40 minuti. Contro la Samp gliene servono appena 15 per bucare Audero. Tanto per cambiare su assist di Suso. Ancora una volta è lui a suonare la carina che con un pressing asfissiante fin sui piedi del portiere doriano dopo l’uno-due blucerchiato. Conclude il primo tempo con l’assist prezioso che Higuain trasforma nel gol del pareggio. Nella ripresa continua a correre come un indemoniato fino a chiedere il cambio per mancanza di fiato. 8
CASTILLEJO - s.v.
ABATE - s.v.
CALHANOGLU - s.v.
GATTUSO - Milan subito aggressivo, segno che le parole di Gattuso alla vigilia sono arrivate a destinazione. L’aspetto negativo è che il Milan, incassando gol per la 15^ partita consecutiva, stabilisce un primato negativo che resisteva dal 1946. Quello positivo, di contro, è che quei due lì davanti, Cutrone e Higuain, fanno davvero paura: si capiscono, si cercano e soprattutto segnano. E poi c’è Suso, bravo come al solito ad impreziosire la prestazione rossonera con il solito fatturato di assist+gol, a salvare la panchina di Rino. Nel complesso un buon Milan che adesso può affrontare con maggiore fiducia il recupero di mercoledì contro il Genoa. 6,5
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