Roma: l’impresa leggendaria da cui prendere esempio
La straordinaria rimonta dei giallorossi contro il Barcellona verrà ricordata come una delle più incredibili della storia e fungere da cartina tornasole per altre società

ROMA - Una tifoseria ancora inebriata, incredula, sfinita dopo la serata più esaltante degli ultimi 17 anni, in Europa degli ultimi 34. La parte giallorossa di Roma è letteralmente impazzita dopo il 3-0 inflitto al Barcellona, rimonta dell’1-4 dell’andata al Camp Nou che non lasciava presagire nulla di simile, anzi, qualcuno si augurava una semplice dignitosa sconfitta che non facesse troppo al morale e non incidesse sulle statistiche già poco lusinghiere dei romanisti. E invece la formazione di Eusebio Di Francesco ha sfornato una prestazione perfetta, tirando fuori da ogni singolo calciatore più di quanto avesse dentro e costringendo il Barcellona alla peggior partita dell’anno, una delle più scialbe della storia recente dei catalani, aggrediti da una Roma cattiva e tatticamente impeccabile; alzi la mano chi aveva mai visto Lionel Messi incapace di tirare in porta zero volte in una gara, punizioni escluse. E alzi la mano chi aveva mai visto i blaugrana incapaci di imbastire uno straccio di azione offensiva, limitandosi ad uno sterile e peraltro impreciso possesso palla.
Esempio
La Roma, viceversa, ha sfruttato al meglio la sua miglior prestanza fisica, appoggiandosi ad uno Dzeko insuperabile nella difesa dei palloni e dominando il Barcellona negli scontri in area di rigore. Insuperabile pure la linea difensiva, guidata da un Manolas superlativo, autore anche della rete del 3-0 che ha mandato in estati il popolo giallorosso. Roma che forse non vincerà la Coppa dei Campioni, forse non arriverà neanche in finale, questo al momento è l’ultimo dei pensieri del frastornato e felice pubblico romanista, ma che può servire da esempio ad altre compagini italiane che al momento sono certamente inferiori alle grandi di Spagna ed Inghilterra, ma che dalla combattività dei giallorossi possono prendere spunto per tentare imprese simili in futuro, aggirando anche l’inarrivabile qualità tecnica, potenza ed esperienza degli avversari. Impresa, ad esempio, non riuscita al Milan in Coppa Uefa contro l’Arsenal, a causa dello 0-2 della gara di andata a San Siro quando gli uomini di Gattuso sono apparsi intimoriti e intimiditi da un avversario forte ma non insuperabile; la grinta, l’atteggiamento propositivo ma intelligente ed una cura maniacale dei dettagli tattici possono ancora fare la differenza, nonostante il divario economico e tecnico con le potenze economiche europee. Italiane, alla prossima impresa.