Champions League: i risultati sbugiardano la formula
L’ennesima rivoluzione estiva aveva scombinato le fasce, generando sorteggi e raggruppamenti bizzarri. Ora che la fase a gironi è terminata, le somme inchiodano la Uefa
NYON - Il primo turno di Coppa Campioni termina con le 16 qualificate che prenderanno parte agli ottavi di finale, lasciando per strada qualche big illustre (Borussia Dortmund ed Atletico Madrid su tutte) e promuovendo diverse sorprese (Roma e Shakthar Donetsk, ad esempio). Tutto facile, invece, per grandi blasonate come Barcellona, Liverpool e Manchester United che hanno superato la fase a gironi senza patemi e stravincendo il proprio raggruppamento, grazie a goleade e gare vinte in scioltezza.
Qualcosa da rivedere
Eppure, spettacolo a parte, questa formula della Coppa dei Campioni va rivista, almeno nelle fasce che vanno poi a comporre i raggruppamenti. L’idea di piazzare in prima fascia le squadre vincitrici dei rispettivi campionati, infatti, è naufragata quasi completamente, sia perché ha generato gruppi squilibrati (Barcellona e Juve insieme, ad esempio, a confronto con un girone mediocre con Porto, Besiktas, Monaco e Lipsia) e sia perché ha ignobilmente mandato a casa molte delle formazioni detentrici del loro titolo nazionale; lo Spartak Mosca, ad esempio, è finito terzo dietro a Liverpool e Siviglia, mentre ancora peggio è andata al Benfica che ha chiuso ultimo e a zero punti. Una formula che ha peraltro, come detto, fatto scontrare subito big del calibro di Barcellona e Juventus, ma anche di Bayern Monaco e Paris Saint Germain, accoppiate dallo scudetto francese soffiato lo scorso anno dal Monaco ai parigini. Dal prossimo anno la Coppa Campioni cambierà faccia con i principali campionati che offriranno 4 squadre ciascuno, limitando i posti per le leghe minori: l’occasione adatta per rivedere un formato alquanto cervellotico.