18 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Campioni delle due e delle quattro ruote a confronto

Fernando Alonso vuole diventare il Valentino Rossi della F1

«Lui è un'ispirazione per me. Oggi non sono in lotta per il titolo, ma se non mi arrendo dimostrerò il mio talento, come fa lui». A 35 anni, appena due in meno del Dottore, Nando è convinto di poter tornare a vincere

Fernando Alonso e Valentino Rossi
Fernando Alonso e Valentino Rossi Foto: Ducati

ROMA – Valentino Rossi non è solo il motociclista più vincente, conosciuto e amato della sua generazione. È anche un modello, un punto di riferimento che travalica i confini del mondo delle due ruote. Basti pensare che si ispirano a lui anche i colleghi della Formula 1. Dai giovani, come Daniel Ricciardo (che solo pochi giorni fa aveva confessato di voler «essere come lui, capace di tenere il passo delle giovani generazioni»), ai più esperti. Come Fernando Alonso. Con i suoi 35 anni, l'ex ferrarista è quasi coetaneo del Dottore. E dunque trova proprio nelle imprese del campione di Tavullia la consapevolezza di poter tornare a lottare per il titolo mondiale anche in futuro. «Anche dopo qualche anno in cui non sei più in corsa per il campionato – ha dichiarato il pilota asturiano – se continui ad andare avanti, prima o poi dimostrerai il tuo talento, proprio come sta facendo oggi Valentino. Lui è un'ispirazione per me. Devi continuare a credere in te stesso e quando avrai la moto o la macchina in grado di garantire prestazioni al massimo livello, sarai pronto. Perché non si dimentica come guidare una moto o una macchina in due o tre anni».

Il suo futuro dipende dai regolamenti
Oggi, alla McLaren, Nando si sente in una situazione molto simile a quella che visse Vale nel suo biennio sfortunato in Ducati. Da fuori può apparire come un veterano ormai sul viale del tramonto. Ma da dentro si sente al massimo della sua forma, in grado di combinare il suo talento naturale con una migliore conoscenza tecnica. A mancargli, per ora, è solo una macchina degna del blasone della storica squadra inglese. «Non penso che il mio tempo in Formula 1 sia esaurito – ribatte Alonso – Anzi, penso che ora io stia guidando al mio miglior livello. E conosco la macchina e la situazione tecnica tanto da riuscire a spingere il mezzo un po' più al limite. Non sono per niente preoccupato». E ad appendere il casco al chiodo non ci vuole nemmeno pensare. Almeno per ora. «Nel 2017 ho un contratto con la McLaren, poi nel 2018 vedrò se mi continuerò a divertire guidando queste auto – prosegue – Se i regolamenti rimarranno questi e dovrò limitarmi a risparmiare gomme e carburante, guidando al 90% senza poter spingere, allora la prossima stagione per me sarà l'ultima. Anche se vincessi il campionato: non dipende dai risultati o dalla competitività della McLaren, ma dalla direzione in cui va la Formula 1. Ovviamente voglio vincere e il più presto possibile. Ma una macchina competitiva o un cambio di team non basterebbe a motivarmi: ci sono altre cose che mi divertono di più».