28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Calcio - Serie A

Milan, ora Bertolacci diventa un caso

Inizio stagione da incubo per uno degli acquisti più onerosi della campagna acquisti estiva del Milan. L’ex genoano Bertolacci si ferma ancora per un nuovo risentimento muscolare ed è il terzo infortunio dall’inizio del campionato. Mister 20 milioni inizia a diventare un problema.

MILANO - L’entusiasmo in casa Milan è durato davvero poco, il tempo di un battito di ciglia tra il momento in cui lo staff medico ha comunicato a Mihajlovic l’avvenuta guarigione ed il ritorno in gruppo di Andrea Bertolacci (martedì) e il nuovo stop muscolare dell’ex genoano per una ricaduta (mercoledì).
La notizia, ufficializzata stamattina da una nota del club ha gettato lo scompiglio nei pensieri già confusi del tecnico rossonero: «AC Milan comunica che al termine dell’allenamento di ieri Andrea Bertolacci ha accusato un riacutizzarsi del dolore al bicipite femorale sinistro. Il centrocampista verrà rivalutato prossimamente in base al decorso clinico».
La mezzala azzurra salterà sicuramente la partita contro la Sampdoria mandando all’aria i piani rivoluzionari di mister Mihajlovic, costretto ad attendere tempi migliori per traslocare al 4-4-2.

Terzo infortunio stagionale
Per Bertolacci si tratta già del terzo ko a livello muscolare dall’inizio della sua avventura al Milan. Si era infortunato a settembre in Nazionale durante la partita contro Malta, una lesione all'adduttore della coscia destra che lo mise fuori causa per tre partite. Poi un nuovo infortunio contro la Lazio, questa volta al bicipite femorale. Ora la ricaduta dopo l'allenamento di ieri a Milanello, per cui saranno necessari nuovi accertamenti clinici che ne stabilizzeranno i tempi di recupero. 

Media voto deficitaria
A questo punto però è inevitabile che su Andrea Bertolacci e sull’operazione che lo ha portato a Milano all’inizio dell’estate inizino ad addensarsi nubi cupe e minacciose. Il suo inizio di avventura in rossonero non può che definirsi da incubo: una media voto scadente da 5,62 in otto partite giocate, condite da 1 gol (a Roma contro la Lazio), 1 assist (in trasferta contro il Torino) e un cartellino giallo (a Marassi contro il Genoa), e quel soprannome, «mister 20 milioni», che comincia a pesare come un macigno sull’ex centrocampista del Genoa.

Mister 20 milioni
Una supervalutazione che è sembrata evidente a tutti tranne che a Adriano Galliani, pronto a firmare un lauto assegno alla Roma che ne deteneva il cartellino, malgrado le veementi proteste dei tifosi rossoneri che hanno immediatamente manifestato tutto il loro malcontento nei riguardi dell’operazione. Non tanto per il valore intrinseco di Bertolacci (indubbiamente un discreto centrocampista), quanto per la cifra spesa per strapparlo ai giallorossi, chiaramente drogata dal fallimento - appena qualche giorno prima - della trattativa con il Monaco per l’acquisizione di Kondogbia, poi finito all’Inter.

Deficit di personalità
Il vero problema di Bertolacci è un evidente deficit di personalità che gli impedisce di fare quello di cui una squadra molle, depressa e scombinata come il Milan avrebbe maggiore bisogno: prendere per mano i compagni, non solo il reparto di centrocampo, e condurli alla vittoria. La mezzala romana è senza dubbio un buon esecutore di schemi, basti vedere il suo rendimento in una macchina perfettamente oliata come quella di Gasperini, ma in una squadra senza punti di riferimento, senza un’idea di gioco, senza leader in campo e fuori, il buon Bertolacci sembra destinato a perdersi. 

Tutte le speranze riposte sul 4-4-2
Senza dimenticare l’aspetto tattico relativo al ruolo in cui Andrea Bertolacci si esprime al meglio. Nel Genoa giocava da centrale in un centrocampo a 4, con lo slovacco Kucka accanto. Al Milan invece si è trovato costretto a districarsi in un centrocampo a 3 nel quale evidentemente fatica a ritrovarsi. La speranza dei tifosi rossoneri, corroborata dall’ultimo incoraggiante scorcio di partita in rossonero contro la Lazio, è che il tanto atteso cambio di modulo ormai deciso da Mihajlovic (il passaggio dal 4-3-3 al 4-4-2) si riveli decisivo soprattutto per esaltare le qualità di Bertolacci. In caso contrario per mister 20 milioni il futuro al Milan potrebbe rivelarsi sempre più irto di ostacoli.