23 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Le polemiche sulla penaltà

Rossi penalizzato, ma agli avversari non basta

Per i commissari l'incidente è sostanzialmente un concorso di colpa. Ma i rivali danno tutta la responsabilità a Valentino. Per Lorenzo «se l'è cavata con poco perché è famoso, ma molti hanno perso rispetto per lui», Pedrosa è «molto deluso»

SEPANG – Ai commissari sono bastati pochi minuti per esprimere la loro sentenza: «Sembra una manovra deliberata da parte di Rossi per spingere Marquez fuori pista, o comunque largo – ha spiegato il direttore di gara Mike Webb a Crash.net – Abbiamo ascoltato entrambi i piloti. Marquez ci ha raccontato che stava solo facendo la sua gara, per i fatti propri, che non aveva intenzione di disturbare Valentino e lo stava solo sorpassando senza toccarlo, il che è vero. Valentino, al contrario, sostiene che Marc lo stava chiaramente rallentando per rendergli difficile la corsa, dunque è arrivato deliberatamente largo in curva per darsi un vantaggio e cercare di scappar via. In effetti, pensiamo che la colpa sia stata un po' di entrambi. Nonostante quello che ha detto Marquez, anche secondo noi stava rallentando apposta Valentino, ma sulla carta non ha infranto alcuna regola: i suoi sorpassi sono stati puliti, senza contatti. Valentino, invece, ha reagito a quella che riteneva una provocazione di Marquez e purtroppo lo ha fatto con una manovra contro il regolamento: provocare apposta un incidente è una condotta irresponsabile». Da qui la decisione di lasciare a Rossi il terzo posto in gara e i relativi punti in campionato, ma di arretrarlo in fondo alla griglia di partenza per l'ultimo e decisivo Gran Premio di Valencia.

Per Lorenzo è stato graziato
Ma la vicenda non si chiuderà qui. Sia Yamaha che Honda hanno anticipato di voler presentare appello contro questa penalizzazione: la prima perché la ritiene troppo dura, la seconda troppo morbida. Una posizione che non solo il team di Marc Marquez, ma anche la maggior parte degli avversari di Valentino sembra condividere. «Ad essere onesto, non penso che i commissari abbiano deciso correttamente – ha tuonato Jorge Lorenzo nella conferenza stampa dopo-gara – Ha sbattuto fuori Marc, che ha finito con zero punti, invece lui ha mantenuto i suoi 16. È incredibile: quando l'ho visto, non ci potevo credere. Nella mia vita non mi è mai passato per la testa di fare una cosa del genere. Minimo, Valentino dovrebbe avere gli stessi punti di Marc, perché senza questa azione non ci sarebbero stati incidenti e sarebbero finiti terzo o quarto. Altri piloti sono stati penalizzati più duramente per condotte meno aggressive. Però il suo nome è importante per il campionato, quindi non gli hanno tolto punti. Partirà solo ultimo e questo non è corretto». Per 'Por Fuera' la vicenda di oggi condizionerà addirittura l'intera volata mondiale: «Non sarà un'ultima gara corretta, sapendo cosa è successo oggi – prosegue il maiorchino – Se vincerà, non sarà un campione onesto. Molte persone hanno perso rispetto per lui come sportivo. Potrà anche essere il pilota più forte della storia, ma come uomo molti hanno cambiato opinione su di lui».

Pedrosa è deluso
Dello stesso parere è anche il vincitore della gara odierna, Dani Pedrosa: «Valentino è il pilota più forte del suo periodo, ha tanti tifosi in giro per il mondo e molti giovani che guardano a lui come modello – ha commentato il compagno di squadra di Marquez – Perciò è un poì difficile ora giustificare le sue azioni, perché sono un pessimo esempio per i futuri piloti che lo ammirano. Tutti possono sbagliare, ovviamente, ma bisogna cercare di fare le cose in modo giusto e corretto. Quando si ha la traiettoria interna, si può scegliere di arrivare larghi quanto si vuole. Ma in quel momento lui era già molto lento, Marc lo ha capito e ha chiuso completamente l'acceleratore, aspettando che Valentino girasse. A quel punto Vale ha mosso la gamba e Marc è caduto. Non ho capito perché abbia mosso il ginocchio. Non è stato bello e sono davvero deluso da lui». Le polemiche, c'è da scommetterci, sono appena all'inizio.