Milan, Mihajlovic svela l’enigma centrocampo
Nella conferenza stampa della vigilia di Milan-Palermo l’allenatore rossonero ha parlato del dualismo tra Montolivo e De Jong, vero tema caldo di questo inizio stagione milanista. Intanto per la partita contro i siciliani non sono previste grosse novità di formazione rispetto al derby, ma dalla lista dei convocati resta ancora fuori Mexes.
MILANO - Non è un Mihajlovic soddisfatto quello che si è presentato davanti ai giornalisti per la consueta conferenza stampa della vigilia di campionato. E per fortuna, ci sarebbe da dire, visto l’andamento altalenante del Milan in queste prime tre giornate di campionato. Il fatto che l’ex tecnico sampdoriano mostri tutta la sua insoddisfazione per quanto visto contro Fiorentina, Empoli e Inter, conferma che a Milanello c’è ancora tanto da fare, a cominciare dalle scelte tecniche.
Sinisa insoddisfatto ma la formazione non cambia
Qui però la faccenda si ingarbuglia perché se da una parte Mihajlovic è apparso infastidito - per usare un eufemismo - per quanto mostrato dai suoi ragazzi in questo inizio di stagione, dall’altra stupisce il fatto che poi le decisioni di formazione siano prevedibili, scontate e anche un pizzico autolesioniste.
«Giocheremo con la stessa squadra del derby, se qualcuno non si fa male», le parole lapidarie del tecnico serbo a chi gli chiedeva informazioni sugli undici che scenderanno in campo contro il Palermo.
Confermato perfino Honda, bocciato da tutti
Ma come, pure Honda, quel giocatore capace di creare con le sue performance un muro compatto e impenetrabile di dissenso tra giornalisti, opinionisti, addetti ai lavori e soprattutto tifosi rossoneri? Si, perfino il samurai giapponese sarà confermato sabato sera contro i rosanero di Iachini: «Honda è un professionista serio - la spiegazione di Mihajlovic - e per quello che riguarda la fase di non possesso si sacrifica molto. Poi è vero che dovrebbe fare qualcosa di più in fase offensiva. Per quanto riguarda le alternative, Bonaventura può giocare da trequartista come da interno, Suso non ha fatto bene con l'Empoli, ma come tutta la squadra del resto».
Balotelli ancora in panchina
Inutile insomma sperare in qualche colpo di scena a livello di formazione, ad esempio l’utilizzo di Balotelli dal primo minuto in un inedito, ma quanto mai desiderato, tridente con Bacca e Luiz Adriano. «Se Mario gioca rappresenta una soluzione in più perchè ha la capacità di tirare da fuori. Si sta allenando bene, come tutti, ha cominciato con il piede giusto. Ma è presto per parlare di tridente».
Il dualismo Montolivo-De Jong
Chiarita la questione Honda e relegato ancora una volta in panca Balotelli, è rimasto solo un altro nodo da sciogliere, quello del tanto discusso dualismo tra i due capitani rossoneri, Riccardo Montolivo e Nigel De Jong. Ha destato scalpore la scelta dell’allenatore serbo di puntare nel derby sull’azzurro e lasciare fuori l’olandese, soprattutto perché il rinnovo dell’ex City - contratto scaduto a giugno 2015 - è costato una notevolissima cifra al Milan (un triennale a 3 milioni di euro netti l’anno, per un totale lordo di 18 milioni, poco meno dell’intero cartellino di Bertolacci). Non proprio uno stipendio da panchinaro.
Eppure, Sinisa Mihajlovic, malgrado le parole di circostanza, sembra aver fatto le sue scelte: «Sono due giocatori molto importanti per il Milan, ma non è detto che se gioca uno l'altro sia bruciato. Deciderò di volta in volta, mi piacerebbe farli giocare tutti, ma non posso. Sono pagato anche per prendermi la responsabilità delle scelte. Poi posso naturalmente sbagliare».
De Jong: «Bisogna saper accettare la panchina»
Il primo a capire l’aria che tira è stato proprio Nigel De Jong che, interpellato sull’argomento, ha offerto la propria interpretazione parlando da vero leader : «Abbiamo una squadra competitiva. Chi non gioca deve accettare la panchina. Siamo in 25, non solo 11 e per questo dobbiamo rimanere sempre positivi, anche se restiamo fuori».
Fuori Mexes, c’è Josè Mauri
Nessuna grossa novità intanto nella lista dei convocati di Sinisa Mihajlovic, tranne l’assenza di Philippe Mexes, ancora non al meglio della condizione. Portieri: Abbiati, Donnarumma, Diego Lopez. Difensori: Abate, Alex, Calabria, De Sciglio, Rodrigo Ely, Romagnoli, Zapata. Centrocampisti: Bonaventura, De Jong, Josè Mauri, Kucka, Montolivo, Nocerino, Poli, Suso. Attaccanti: Bacca, Balotelli, Cerci, Honda, Luiz Adriano.
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