25 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Calciomercato | Milan

Ibrahimovic, primo colpo del Milan di Mihajlovic

Inizia a prendere forma la squadra che il tecnico serbo vorrebbe avere a sua disposizione. Tanti possibili arrivi da Genova (Bertolacci, Niang, Kucka, Soriano, Obiang, De Silvestri) e un sogno: Zlatan Ibrahimovic. Venerdì o sabato appuntamento a Berlino tra Galliani e Mino Raiola.

MILANO - «Fatta l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani», rivelava profetico Massimo D’Azeglio in una delle massime che hanno fatto la storia del nostro risorgimento. Oggi, parafrasando il tutto si potrebbe dire del Milan: «Scelto l’allenatore, ora bisogna costruire la squadra».
Compito tutt’altro che agevole, perché il lavoro da fare per Galliani e i suoi collaboratori (nessuno) si annuncia improbo. Innanzitutto ci sarà da decidere il futuro dei 15 rossoneri a rischio conferma, tra contratti in scadenza (Essien, De Jong, Bonera, Abbiati, Pazzini, Mexes), fine prestiti (Destro, van Ginkel, Bocchetti), e precari di varia natura (Cerci, Muntari, Zaccardo, Albertazzi, Rami, Zapata). Praticamente una squadra intera che potrebbe lasciare Milanello a cui potrebbero aggiungersi nomi illustri quali Jeremy Menez (al vaglio la sua posizione da irredentista anarchico nel possibile scacchiere tattico di Mihajlovic) o addirittura El Shaarawy e De Sciglio, passati in breve tempo da enfant prodige a oggetti misteriosi della squadra rossonera.
Tutti dovranno passare al vaglio del «sergente di ferro» Sinisa Mihajlovic. All’ex tecnico doriano spetterà l’ingrato compito di fare la lista dei buoni e cattivi da consegnare a Galliani, che a sua volta poi dovrà provvedere all’epurazione vera e propria.

Tanti arrivi da Genova, sia dal Genoa che dalla Samp
Poi però ci sarà da ricostruire e qui la faccenda si complica. Innanzitutto c’è da capire se i famosi (o famigerati) 120 milioni per il mercato, promessi da Galliani ad Ancelotti, sono reali e verranno adesso messi a disposizione anche del nuovo Milan di Mihajlovic, oppure si è trattato solo - come già qualcuno teme - di campagna elettorale. Poi, eventualmente, si dovrà decidere come investirli.
Il primo passo dovrebbe essere quello di pescare a piene mani dal calcio genovese. Dal fronte Genoa, grazie alla solida amicizia tra Galliani e il presidente rossoblu Preziosi, potrebbero arrivare il centrocampista Bertolacci, talentuosa mezzala classe ’91 in comproprietà tra Grifoni e la Roma, l’eterno Juraj Kucka, da diversi anni accostato ai rossoneri ma mai arrivato a Milanello, e soprattutto ‘Mbaye Niang, di ritorno dopo il prestito semestrale ricco di gol e soddisfazioni alla corte di Gasperini. Dal fronte Sampdoria invece Mihajlovic potrebbe fare richiesta di alcuni suoi pupilli, i centrocampisti Soriano e Obiang, l’esterno De Silvestri e magari anche il difensore centrale Romagnoli, anche lui però di proprietà della Roma e difficilmente raggiungibile dal Milan.

Berlusconi e il miraggio Ibrahimovic
Fin qui nulla di sensazionale e soprattutto nessun nome capace di rinvigorire l’insonnolito e intristito tifosi rossonero. Ed ecco che nella mente del presidente Berlusconi, spalleggiato dal fido Galliani, ha iniziato a fare capolino un progetto che potrebbe scuotere dalle fondamenta l’intero universo milanista: il ritorno di Zlatan Ibrahimovic.
Impresa che avrebbe davvero il sapore della mission impossible, come testimoniato pochi giorni fa dal sempre presente agente-manager-pizzaiolo di Ibracadabra, Mino Raiola: «Berlusconi dice che Ibra torna al Milan? Non lo sapevo ma come ho già detto i grandi giocatori non possono tornare in Italia», rifilando in un attimo un colpo secco alle ambizioni del Milan, ma soprattutto a quelle del povero calcio italiano alla disperata ricerca del rilancio.

Appuntamento fissato a Berlino tra Galliani e Raiola
La verità è che Ibra è stanco del campionato francese e non disdegnerebbe un ritorno nella squadra che ha amato di più, appunto il Milan, anche a costo di una sostanziale decurtazione del suo stipendio mostre (circa 14 milioni di euro l’anno).  Nel corso del summit ad Arcore con Galliani e Mihajlovic, Berlusconi ha espressamente chiesto di riavere il gigante svedese in squadra ed è per questo che l’ad rossonero ha già riallacciato i contatti con Raiola e i due si incontreranno a Berlino, in occasione della finale di Champions League, tra venerdì e sabato.

Come si dice in questi casi, se son rose fioriranno.