Milan, via al repulisti: a casa Fassone, Mirabelli e gli altri
La nuova proprietà ha iniziato l’operazione di restyling generale della società. Dopo aver licenziato l’ad Fassone, oggi è toccato a Mirabelli e Mangiarano. Presto ai saluti anche Romeo e forse Beretta.
MILANO - «AC Milan comunica l'esonero, con effetto immediato, del Sig. Massimilano Mirabelli dall'incarico di Direttore Sportivo e Responsabile dell’Area tecnica del Club. La direzione dell’area tecnico-sportiva verrà affidata a un nuovo manager che è già stato identificato e verrà annunciato a breve. Il Sig. Giuseppe Mangiarano è anch’egli stato sollevato, a partire da oggi, dall’incarico di Segretario Generale». Con questo scarno comunicato il club di via Aldo Rossi ha annunciato quello che ormai era già noto anche ai ciuffi d’erba dei campi di Milanello. L’operazione di repulisti generale, iniziata sabato mattina con il licenziamento per giusta causa dell’amministratore delegato Marco Fassone, ha vissuto oggi un’altra giornata cruciale con l’esonero del braccio destro dell’ad, finito sulla croce per un mercato faraonico che però non ha prodotto i risultati sperati.
Lettera al mondo Milan
Il dirigente calabrese, con una toccante lettera su Twitter, ha salutato tutti e ringraziato tutto l’universo rossonero (curiosamente l’unico non menzionato è stato proprio colui che l’ha portato al Milan e che alla fine non ha esitato a buttarlo in pasto al nemico, Marco Fassone).
«Quando arriva il momento di dire grazie, vuol dire che qualcosa che era cominciato, poi finisce. Non è mai facile, soprattutto quando ripensi alle interminabili giornate di lavoro dedicate a un unico e dichiarato obiettivo, il bene del Milan. Vorrei partire da qui, da questo immenso mondo chiamato Milan e dalla sconfinata passione che lo circonda. Vorrei partire da voi: dal vostro amore, dalle vostre ansie e dai vostri sogni, dalle gioie e dalle paure, da tutto quello che mi avete trasmesso in questi difficili ma splendidi 15 mesi di lavoro, dei quali vado fiero».
Non è finita
E ancora: «Ho provato con tutte le mie forze a regalarvi il miglior Milan possibile, perchè voi milanisti meritate di tornare sul tetto d'Europa e del mondo. Ci tornerete, ne sono sicuro. In questi 15 mesi abbiamo fatto tante operazioni: acquisti per un progetto a lunga durata, rinnovi complicatissimi ma portati in porto e tutta una serie di cessioni che hanno consentito al club di ridurre il passivo. Questo Milan, consentitemelo, è una creatura che sento molto mia. Gli uomini passano, il Milan resta. Forza Vecchio Cuore Rossonero!».
L’addio di Fassone, seguito da quelli di Mirabelli e Mangiarano, sembra essere solo l’inizio di una rivoluzione societaria che a breve potrebbe toccare anche il team manager Alfredo Romeo e perfino il neo assunto Mario Beretta, nominato responsabile del settore giovanile rossonero al posto di quel Filippo Galli che invece la nuova proprietà rivorrebbe a bordo.