26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Negli ultimi test in Qatar a sorpresa si fa strada l'ottimismo in Yamaha

Valentino Rossi in crisi? Macché: «Sensazioni positive»

Basta polemiche contro la Ducati, il Dottore si concentra sulla sua moto. E, nonostante i distacchi elevati, trova la direzione giusta per lo sviluppo: «La messa a punto è migliorata e i tempi sul giro non sono così male»

LOSAIL – Proprio a due settimane dal primo Gran Premio del Mondiale 2015, proprio quando la preparazione invernale della Yamaha di Valentino Rossi sembrava aver toccato il punto più basso, nel box della casa dei diapason si fa inaspettatamente strada un filo di ottimismo. «Ci manca mezzo secondo dalla vetta – ammette il direttore del team Massimo Meregalli – ma stiamo facendo progressi nella direzione giusta ed entrambi i nostri piloti si sono avvicinati al top». In realtà, cronometri alla mano, il distacco è un po' superiore a mezzo secondo: quasi sette i decimi accusati nelle due giornate di prove in Qatar in cui i team hanno potuto girare, prima di essere bloccati dal maltempo al terzo giorno.

E nonostante il Dottore abbia dovuto fare i conti, tra l'altro, anche con una caduta al terzo giro della prima sessione (per fortuna senza conseguenze fisiche), pure il diretto interessato sembra cominciare a vedere rosa: «Alla fine oggi non è andata così male – riconosce – Avevo un passo piuttosto buono, abbiamo lavorato un po' sulla moto e migliorato la messa a punto. La mia sensazione è piuttosto positiva e i tempi sul giro non sono così male». Persino nella seconda e ultima giornata di test, quando le cose sembravano mettersi peggio, alla fine si è aperto uno spiraglio per il miglioramento della sua moto.

«La giornata per me è stata difficile – racconta il campione di Tavullia – perché abbiamo cercato di lavorare molto sulla messa a punto della moto per migliorare ed essere più veloci, ma non abbiamo ottenuto i miglioramenti che ci aspettavamo. Ero in una situazione difficile, ma per fortuna nell'ultima ora abbiamo modificato qualcosa. Abbiamo fatto un passo indietro e provato una strada diversa. E si è rivelata la scelta giusta: sono riuscito a migliorare la mia posizione e il mio passo sia con le gomme dure che con quelle morbide. Il lavoro è stato duro, ma alla fine abbiamo trovato qualcosa di buono».

Che avessimo ragione quando sospettavamo Valentino Rossi di fare solo un gioco delle parti? Che le sue dichiarazioni preoccupate contro la Ducati o le sue critiche per le concessioni regolamentari nascondessero una pretattica più che un vero timore? Del resto, è proprio nel momento in cui la moto di Borgo Panigale sembra andare meglio e installarsi stabilmente in cima alle classifiche che Vale smette di parlarne e si concentra sul suo mezzo: in particolare, sul famigerato cambio automatico «seamless» che sembra essere riuscito a ridurre di molto il distacco dalla Honda. E, dal canto suo, il campione del mondo in carica Marc Marquez ieri è stato chiaro: il loro unico rivale per il titolo sarà la Yamaha. Ora che il momento della verità si avvicina, insomma, ci accorgiamo che forse Rossi ci stava solo prendendo tutti in giro. Come fanno i veri campioni.