19 aprile 2024
Aggiornato 07:00
MotoGP | Test di Sepang

Honda e Yamaha si dividono i migliori tempi. Ma occhio alla Ducati

Nei primi due giorni di prove invernali in testa si alternano le moto di Marquez e di Rossi. Ma tra loro si inserisce anche la casa di Borgo Panigale, nonostante schieri ancora il mezzo dell’anno scorso.

SEPANG - Uno a uno, palla al centro. I primi due giorni di sfida tra la Honda di Marc Marquez e la Yamaha di Valentino Rossi, all'esordio dei test invernali sul circuito malese di Sepang, si concludono in perfetta parità. Mercoledì è stato il campione del mondo in carica a balzare davanti a tutti, a soli dieci minuti dalla fine, con un 2:00.262 che lo ha portato rispettivamente davanti al Dottore di un decimo e al suo compagno di squadra Jorge Lorenzo di due.

Oggi, giovedì, è arrivata la pronta risposta della casa dei diapason, che con Lorenzo ha abbattuto per la prima volta il muro dei due minuti (1:59.963), davanti alla Ducati di Andrea Dovizioso e allo stesso Marquez, mentre Rossi si è fermato solo al sesto posto. Un sostanziale equilibrio nei tempi che fa già presagire una stagione combattuta fino all'ultima gara. Per il giovane iridato, questo inizio di test è stato all'insegna delle sperimentazioni: al primo giorno ha provato ben tre moto diverse – quella 2014, quella 2015 e una versione intermedia – prima di preferire quest'ultima, mantenuta anche nella seconda giornata.

«Ha un ottimo potenziale – ha rivelato – ma dobbiamo lavorare un po' sul carattere del nuovo motore, che rende ancora la moto difficile da guidare. E' un po' più aggressiva, ma possiamo migliorare». Quanto al pilota di Tavullia, suo rivale annunciato, l'entusiasmo del mercoledì ha lasciato invece spazio oggi a qualche dubbio. «Stamattina il problema principale è stato il chattering e fin dall'inizio non ho potuto guidare al 100% – ha spiegato – Nel pomeriggio abbiamo risolto le vibrazioni ma abbiamo dovuto modificare di molto il bilanciamento e alla fine non sono molto soddisfatto. Il mio passo non era così malvagio, specialmente perché sono riuscito ad andare un po' più veloce di ieri, ma penso che domani potremo fare ancora meglio».

Galvanizzato dalla prima posizione odierna, invece, Lorenzo ha dedicato alla sua moto solo complimenti: «La nuova Yamaha mi piace molto: la ritengo un mezzo molto completo. Ad essere onesto, neppure nel 2013, quando vinsi otto gare, avevo una sensazione buona come quella di stamattina. Dobbiamo solo migliorare la frenata: se ci riusciremo al prossimo test sono sicuro che saremo prontissimi per il Qatar». Discorso diverso per la Ducati, che in queste prove non schiera ancora la nuova moto, ma una versione aggiornata di quella dell'anno scorso, la GP14.3. Nonostante questo, Dovizioso è riuscito a lottare alla pari con i mezzi più nuovi degli avversari: «Non siamo ancora costantemente veloci come i nostri avversari – ha ammesso – ma oggi sono molto contento del nostro passo. Abbiamo migliorato un po' la moto: piccoli dettagli del telaio e della messa a punto elettronica».

Tanto da convincere perfino Valentino Rossi a inserire di diritto la casa di Borgo Panigale tra le candidate al titolo insieme alla sua Yamaha e alla Honda. «Sono veloci e hanno il vantaggio della gomma extra soffice – ha commentato – Non riesco a capire bene perché siano così veloci, ma se con la moto nuova riusciranno a fare un altro passo avanti allora potranno lottare con noi». Il duello si trasformerà in una lotta a tre?